Mercoledì 19 novembre 2014, su LA STAMPA, viene pubblicato un articolo, riguardante Borghetto, della corrispondente Marina Beltrame dal titolo: “Il Consiglio Comunale a rischio scioglimento”. Titolo che dovrebbe preoccupare anche il più indifferente dei cittadini. Tutti lo abbiamo letto e tutti abbiamo capito (proprio tutti forse no) l’argomento trattato e di fronte a quanto affermano i consiglieri di minoranza in quelle righe, Il Sindaco di Borghetto S. Spirito, Cap. Giovanni GANDOLFO, aveva due possibilità: 1.a) non rispondere, 2.a) rispondere a tono e cercare di smontare le accuse. Invece ha scelto una terza possibilità: rispondere parlando d’altro.
Nella sua risposta (IVG.it del 20/11/2014- articolo di Andrea Chiovelli), il sindaco mostra i muscoli e fa la voce grossa: “…Il ricorso presentato al Tar dalla minoranza ed istituito dall’avv. G.Sanna…è palesemente inammissibile e lo dimostreremo nelle sedi opportune…”. Elenca anche una sequela di gravi mancanze da addebitare alla minoranza, compiute o addirittura ancora da compiere: “…nel prossimo Consiglio comunale, la minoranza metterà in piedi l’ennesima sceneggiata..” (forse è dotato di chiaroveggenza). Oltre a ciò parla del P.U.C. e dell’affidamento del servizio della nettezza urbana all’A.T.A., argomenti mai trattati nel C. Comunale del 29 settembre, ma non accenna neppure di striscio agli specifici contenuti del ricorso al T.A.R. e sia stato deciso di procedere giudizialmente. Forse, sbagliando argomento, il Sindaco pensava di creare una cortina fumogena intorno al vero e delicato problema sollevato dai consiglieri di minoranza, ma non è così, perché la verità non si può nascondere sotto il tappeto. ***
Tuttavia, indipendentemente da quale sarà la sentenza del Tribunale Amministrativo, la Giunta GANDOLFO e la sua sempre più attonita e inconsapevole maggioranza, ormai hanno definitivamente dimostrato ai cittadini di Borghetto S.S. la loro inadeguatezza a governare.
Io c’ero al Consiglio Comunale del 29 settembre e ho visto gli sguardi smarriti del Sindaco e soprattutto del Presidente del Consiglio quando è stata sollevata la “questione pregiudiziale”. Non sapevano che pesci pigliare e addirittura il consigliere di minoranza Roberto MORENO (foto a sn), lo stesso che ha sollevato la questione, ha dovuto suggerire come si doveva trattare quel particolare argomento (interventi, votazione, ecc.). Ci rendiamo conto o no?
A questo punto sarebbe doveroso essere umili, rendersi conto che non si è all’altezza della situazione e chiudere questo triste periodo attraverso le dimissioni, anche e soprattutto per il fin troppo strombazzato: siamo “un’amministrazione in cui nessuno ha interessi personali…” . Appunto, che lo facciano almeno per l’interesse del Paese. Chi non ha fatto errori, per carità, ma perseverare avrebbe come risultato il definitivo disfacimento del Comune di Borghetto S.S.
La Giunta GANDOLFO e la sua maggioranza non devono pensare, creandosene quindi una scusante, che questa sia una guerra contro di loro o una guerra ad personam innescata da chissà quali poteri occulti o palesi. No, se lo tolgano dalla testa. E’ il Paese che chiede di cambiare e anche gran parte di chi li aveva sostenuti e votati, per la semplice ragione che l’attuale Amministrazione ha fatto molti, troppi errori, sia amministrativi, sia di scelte politiche, sia di persone.
Questo è un momento estremamente grave, in cui il Sindaco GANDOLFO dovrebbe comprendere che mettersi da parte sarebbe unicamente per il bene della cittadinanza, permettendogli, in tal modo, di intraprendere un tentativo di rinascita.
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ULTIME NOTIZIE.
Lunedì, 24 novembre 2014, tarda serata. Sono reduce dal Consiglio Comunale (ore 18,00 e seguenti) e ne segnalo alcuni momenti :
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Il consigliere Pier Paolo VILLA (foto a sn), ha reso pubblico un fatto molto inquietante: il Sindaco, con carta intestata del Comune, gli ha inviato una raccomandata nella quale lo diffidava, in qualità di primo cittadino (quindi a nome di tutti i borghettini, anche il mio), dall’esprimere, sui vari blog di Internet, giudizi su di lui e sulla maggioranza. Fatto mai avvenuto dal 1945 ad oggi e che dimostra come, in certi periodi della vita democratica di un paese, si possano insinuare atteggiamenti autoritari. La risposta di VILLA è stata chiara: caro sindaco la sua diffida e le sue minacce non mi fanno paura. Io continuerò ad esprimere le mie critiche e le mie opinioni, senza offendere nessuno, confortato dall’art. 21 della Costituzione.
Il Sindaco, nella sua breve replica non ha convinto nessuno e non è neppure riuscito a mettere una pezza a questa terribile gaffe. E in questo contesto c’è un’altra cosa che stupisce, che sconcerta e cioè che della maggioranza, che assume atteggiamenti autoritari, ne faccia parte anche l’assessore Emanuele PARRINELLO che, in campagna elettorale, così si presentava:“…I miei genitori……mi hanno trasmesso l’amore per il mio paese e per la politica, intesa come lotta alle ingiustizie alle disuguaglianze di ogni tipo e per l’affermazione piena della democrazia, della libertà…”
O gli hanno insegnato male o non ha capito.
> Il punto 4 dell’O.d.g. “Rinegoziazione mutui concessi dalla Cassa DD.PP…” è stato votato all’unanimità, ma l’assessore PARRINELLO era andato a far pipì: nessuno se ne era accorto, neppure il sempre attento Presidente del Consiglio.
> Sul punto 5 dell’O.d.g. “Variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2014” è stata sollevata, dai consiglieri di minoranza, la questione pregiudiziale. Il Presidente del Consiglio, sospendendo i suoi risolini e le sue insofferenze, condivise col Sindaco ed esternate durante gli interventi dei Consiglieri (questa sì che è democrazia), è andato nuovamente in sconcerto. Speriamo che abbia preso appunti per la prossima volta.
> Da segnalare che dopo due anni e mezzo la maggioranza, finalmente, ha letto il Regolamento del Consiglio Comunale e lo ha applicato in modo ferreo. Bravi. Presenti anche le forze armate (un vigile urbano in Aula).
> La serata è stata allietata dalla nuova e affascinante Segretaria Comunale che, tra un messaggino e l’altro e l’altro ancora digitati sul suo cellulare, ha dispensato sorrisi Durban’s e dolcetti ai consiglieri di maggioranza. Pare che nel prossimo Consiglio verrà servito anche il tè.
“Mai nella lunga storia repubblicana il ceto politico era stato oggetto di una tale, massiccia impopolarità venata di vero e proprio disgusto”
(Antonio Padellaro, Il Fatto Quotidiano del 25/11/2014)
Silvestro Pampolini
*** (vedi gli argomenti su www.trucioli.it n° 5 del 2 ottobre 2014: “A Borghetto S.S. due Consigli con una fava”).