Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Rapina e sparatoria, Silvio Fasano ferito finisce al pronto soccorso di Albenga


Decine di fotografie, fiumi di ‘inchiostro’, video web, prime pagine. ‘Mezzogiorno di fuoco’ a Pietra Ligure non ha fatto solo ‘spettacolo’ per centinaia di persone, tra stupore, paura, fuggi fuggi, indignazione, applausi a “scena aperta” per la cattura di banditi poco professionisti, con tanto di sparatoria. Al pronto soccorso, dalle 21 di questa sera, venerdì, è finito anche Silvio Fasano, fotoreporter della vecchia guardia della Riviera di ponente. Al medico di turno ha dichiarato di essere rimasto vittima, ieri pomeriggio, a Pietra Ligure, di un ‘eccesso di zelo’  di qualche carabiniere (pare un sottufficiale di Savona) che nelle fasi concitate non avrebbe guardato in faccia nessuno, neppure chi stava facendo il suo lavoro al servizio dell’informazione giornalistica. ULTIMA ORA: Fasano ha lasciato il pronto soccorso all’1,30 della notte, con un referto – prognosi di 5 giorni e dopo essere stato sottoposto a radiografie. In mattinata ha ricevuto, inoltre, la telefonata e le scuse del comando la compagnia dei carabinieri di Albenga. 

 

Silvio Fasano nel momento in cui viene soccorso da un passante dopo essere rovinato a terra

Silvio Fasano pensava inizialmente ai postumi di un’abrasione, invece i dolori al petto sono diventati insopportabili. Un fotografo fa notizia solo se muore in ‘guerra’ ? Non scherziamo… Leggi articolo de La Stampa. Scegliamo il sito internet del quotidiano torinese per evitare ‘conflitto di interessi’. Fasano ieri ed oggi, come è solito fare, si è prodigato per documentare scene fortunatamente poco frequenti sulla Riviera delle Palme e dei Fiori. Due giovani balordi, armati di una pistola giocattolo, dopo aver rapinato la cassa del supermercato Dico di Borghetto, sono fuggiti prima in auto e poi a piedi nell’affollata zona a mare di Pietra Ligure. Tallonati dai carabinieri, hanno abbandonato la vettura e la pistola. Buona parte delle sequenze sono state riprese da passanti, trasmesse ad amici, conoscenti, organi di informazione. Si possono rivedere anche su IVG dell’editore pietrese Matteo Rainisio che, tuttavia, ha privato i suoi affezionati lettori dei momenti in cui il povero Silvio Fasano stramazza a terra e non è una piuma. Una scelta di giornalismo, quella di IVG,  che si commenta da sola. Silvio Fasano ha comunque potuto vedere la ‘scena’ del suo ‘ko’ grazie ad un video che gli ha inviato la figlia.

Silvio Fasano, al centro, con Claudio Caviglia e Maurizio Pellissone

Nella tarda serata, il fotoreporter del Secolo XIX che, peraltro,  non nega mai la gratuita collaborazione a diversi blog della provincia,  si trovava al pronto soccorso ingauno in attesa del responso dei medici. Per lui l’amarezza non solo e non tanto dell’episodio del ferimento,  la comprensibile apprensione dei famigliari, quanto il fatto che nessuno degli (in)volontari protagonisti ha ritenuto quantomeno di scusarsi, rammaricarsi, assumersi la paternità dell’accaduto.  Non si divertivano i carabinieri, non si divertiva chi ha il dovere di informare in uno stato democratico e di diritto. E non era certo in quel posto per curiosare. L’auspicio è che non sia nulla di grave, per una persona non più giovane e che in passato ha avuto seri problemi cardiaci. Oltre ad essere amico da sempre della Benemerita.

Auguri di pronta guarigione anche perchè domani sera, sabato, è tra i protagonisti della serata di grande sport ad Alassio con  i giornalisti Nesti, Mazzeo e Vasino. Fasano è stato invitato anche  quale autore e testimone diretto della presenza, anni ’70, ad Alassio e Laigueglia, di due grandi del calcio mondiale: il compianto  Roberto Rosato e Gerhard Müller, detto Gerd (Nördlingen, 3 novembre 1945); dirigente sportivo ed ex calciatore tedesco, di ruolo attaccante. Campione del mondo con la sua Nazionale nel 1974 e campione d’Europa sia a livello di nazionale che di club, è considerato uno dei migliori attaccanti della storia del calcio.

Silvio, fotografo, li aveva ripresi entrambi di ritorno dal Messico mentre soggiornavano nella Baia del Sole, in spiaggia. Tempi d’oro pure per il turismo. Allora, più che ai nostri giorni, capitava di leggere di rapine, inseguimenti, cattura di banditi, sparatorie. E’ la prima volta, invece, che un fotoreporter savonese resta ferito per motivi professionali e ad opera di un rappresentante dello Stato nell’esercizio delle sue funzioni.

LA STORICA DEDICA DI DUE MITI DEL CALCIO MONDIALE A SILVIO FASANO

 

LETTERA DI MATTEO RAINISIO EDITORE DI IVG

TRUCIOILI.IT  continua a citarmi ripetutamente in molti dei post presenti su questo blog e credo di non meritare tutta questa “attenzione”.

Scrivo perchè mi hanno segnalato il pezzo su come IVG abbia censurato le immagini dell’incidente a Fasano, che ho visto personalmente nel pomeriggio di giovedi stazionare a lungo davanti alla caserma dei cc. Quindi non credo fosse “moribondo” visto che era con la sua inseparabile macchina fotografica e lo scooter a fare il suo lavoro.

Non sapevo di quanto accaduto sino alla tarda serata di ieri, perchè noi non abbiamo censurato nessuna notizia, semplicemente eravamo a Borgio per seguire i cc che davano la caccia al secondo rapinatore e , come credo un attento addetto ai lavori avrebbe dovuto notare, non eravamo presenti al momento dell’arresto del primo, in quello che giornalisticamente verrebbe definito un buco, salvato in corner grazie ad un video di un passante/lettore. Ma come si vede di tutta quella scena non abbiamo nemmeno uno scatto.

Spesso ci si dimentica che IVG non ha le possibilità di Secolo e Stampa in fatto di uomini sul campo e non possiamo essere ovunque. Se questo doveva essere un attacco a me o a IVG credo di poter affermare senza rischio di smentita che si è fatto un bel buco nell’acqua.

Distinti saluti, Rainisio Matteo

Nota di redazione: il giornalista fotoreporter Silvio Fasano conferma che una bagnante (signora Nadia….) ha ‘girato’ anche a Matteo Rainisio che si trovava sulla spiaggia e svolgeva il lavoro di ‘video – cronista’ , la registrazione della scena in cui  il fotografo del Secolo XIX è stato scaraventato a terra.  Tuttavia se l’editore – giornalista Rainisio si sente leso nella sua onorabilità e nella doppia veste ‘lavorativa’ può rivolgersi al giudice penale o al tribunale civile per ristabilire la ‘verità dei fatti‘.  Potrebbe essere l’occasione per chiedere a Silvio Fasano altre testimonianze in merito all’etica professionale di comportamenti pregressi.  Il secondo teste che potremmo citare è Felix Lammardo, già stimato direttore di IVG.  Buon lavoro  e buona fortuna ai colleghi giornalisti del sito più diffuso della provincia di Savona.




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