Prudenza, efficienza, professionalità…un successo. Ben venga la prevenzione certosina, eppure l’eccessivo allarmismo, anche di fronte ad una passata e dolorosissima disgrazia, non porta da nessuna parte. Loano, una manifestazione sportiva come quella della Maremontana – prevede una massiccia partecipazione di atleti professionisti , semi professionisti, ma anche di dilettanti, che si svolge su percorsi vari che variano da 9 km, a 16 km a 26 km fino a 47 km e che si sviluppa su percorsi montani, con dislivelli importanti e con condizioni metereologiche poco prevedibili – non può essere affrontata dal punto di vita sicurezza senza un accurato studio del percorso, delle sue caratteristiche, della raggiungibilità dei luoghi e della strategia di intervento prevista. E i risultati si sono visti. Leggi l’articolo del dr. Massimo Vecchietti.
Proprio tenendo presente questi fini e onorati della fiducia accordata alla Croce Rossa Italiana specificamente al Comitato Locale di Loano, da parte del Major Sponsor( Comune di Loano) e dal comitato organizzatore, si è costituito una unità di crisi composta da un medico esperto in emergenza e da un responsabile del gruppo SMTS, che hanno sviscerato, valutato e definito un piano strategico di intervento sia per quanto riguarda la posizione di punti di assistenza fissi ( Posti Medici Avanzati) il dispiegamento di gruppi di soccorso mobili di SMPS e la dislocazione di mezzi di trasporto sia tradizionali che 4X4.
La fase di coordinamento si è sviluppata con riunioni di definizione di compiti con l’organizzazione della manifestazione, per integrare il piano generale con i servizi di trasmissione CRI e dei Radioamatori, con la presenza di “vedette” del CAI e perché no anche con le operazioni di vettovagliamento, con la collaborazione dell ‘Associazione nazionale Alpini e della CRI stessa.
Tutte le varie postazioni sono state georeferenziate mediante supervisione diretta di tutto il percorso da parte degli SMTS
Imponente è stato il dispiegamento di mezzi:
-Due tende gonfiabili posizionate all’arrivo con posti letto, due medici, sei infermiere CRI e quanto necessario per l’emergenza
-Quattro strutture, definite PMA ( Posto Medico Avanzato), dislocate strategicamente lungo i percorsi con Tenda Mastertent, Medico e uno o due infermiere CRI .
-Nove squadre SMTS attrezzate
-Sistema radio comunicazione CRI con ponte radio appositamente attivato per una copertura completa dell’area di gara
-Logistica di trasporto di materiali ed attrezzature assicurata dal Comitato Provinciale di Savona e dal Regionale di Genova.
-Centrale operativa collocata nei pressi dell’arrivo dove era posizionato il Medico Specialista in emergenza responsabile di tutta l’operazione sanitaria , il coordinatore dei gruppi SMTS, l’organizzazione che per la gara più lunga aveva dotato tutti i partecipanti di cip elettronico e disposto lungo il percorso 5 cancelli di controllo che attraverso un sistema informatico fornivano, in tempo reale, la posizione degli atleti lungo il percorso e quindi si permettere di localizzare agevolmente l’area in cui un concorrente si fosse fermato per un qualsiasi motivo.
In base ai dati disponibili ed alle vedette era così possibile intervenire rapidamente muovendo i vari gruppi SMTS.
Come si potrà desumere una operazione di sinergia strategica molto importante che ha coinvolto più di 300 persone tra tecnici, volontari e specialisti, infermiere della CRI e medici.
Compatibilmente con l’imponderabilità , si è cercato di essere pronti ad ogni evenienza immaginabile.
La gara ha avuto un inizio meteorologicamente favorevole permettendo agli oltre 500 partecipanti suddivisi tra i vari percorsi di muoversi agevolmente in un clima primaverile.
I percorsi brevi sono stati completati entro le ore 13.
Purtroppo, con una discreta rapidità, peraltro prevista del sofisticato sistema di previsioni meteo a disposizione, dalle ore 14 circa la copertura nuvolosa è andata rapidamente aumentando, con rinforzo di venti da NE, inizio delle piogge, discesa dello zero termico introno agli 800 metri e zone in cui si sviluppavano episodi di grandinate e altre con forte nevicata.
Sul percorso più difficile, attorno al massiccio montuoso del Monte Carmo (1345 m) in quel momento si trovavano circa 150 atleti.
Qui si è evidenziata la corretta ed efficiente metodologia organizzativa, che ha permesso ci convogliare gli specialisti SMTS in zona. Raccogliere i concorrenti attorno a due punti medicalizzati uno con ottima capacità di evacuazione con ambulanze e altri mezzi , l’atro dotato sempre di posto medico, ma assai più confortevole per la presenza di un Rifugio CAI , anche se con possibilità di evacuazione più difficile.
Eventi: molti concorrenti hanno usufruito di queste due postazioni, ma nel tratto verso levante, quello in direzione del rifugio CAI, un concorrente e stato colpito da sindrome da assideramento , anche se non gravissima.
Gli SMTS sono intervenuti in circa 15 minuti ed hanno condotto l’infortunato, in maniera protetta, al Rifugio CAI dove, dopo controllo medico, si è preferito evacuare il soggetto mediante il servizio di elisoccorso, coordinato dal Responsabile Sanitario CRI della centrale operativa, con il Sistema 118 e l’elicottero dei VVFF.
Tutto si è svolto rapidamente e il concorrente è stato poi dimesso dalla struttura ospedaliera dove era stato ricoverato, in serata, in buone condizioni generali.
Altri incidenti particolari non si sono registrati eccetto un frattura di avambraccio dovuta ad una caduta, una distorsione tibiotarsica ed una decina di trattamenti per contusioni minori.
L’operazione più importante sotto il punto di vista logistico è stata quello dell’evacuazione dei concorrenti ritirati che si è svolta con efficienza ed efficacia.
Alle ore 17.00 il sistema informatico del controllo dei partecipanti ha rilasciato il “n° 0 “. Tutti fuori dal percorso e ” in salvo”.
L’operazione è sicuramente stata una esperienza importante ed in un certo senso esaltante per la grande collaborazione di tutti i volontari CRI, specialisti e non che non provenivano solo dalla Liguria ma anche dal Piemonte, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e addirittura anche dal Lazio e per la grande professionalità dimostrata.
Un ringraziamento molto sentito va al Sindaco ed all’Assessore allo Sport del Comune di Loano per il supporto logistico, avendoci messo a disposizione una sede per raccogliere gli SMTS per la notte del 22 Marzo ed i locali per il posizionamento del Centro di Controllo.
A coronare l’evento abbiamo avuto , nella sera di sabato 22, quando si era organizzata una “cena”….abbastanza spartana… con tutti gli operatori, la gradita ed inattesa presenza del nostro Presidente Nazionale Dott. Rocca, accompagnato dal Presidente Regionale Ligure sig. Nisi.
Incontro assolutamente informale che tuttavia ha dato sicuramente un’ulteriore carica di orgoglio a tutti noi.
Un ringraziamento assolutamente dovuto va anche a tutti i Volontari del Comitato Locale di Loano
Dr. Massimo Vecchietti
Responsabile Sanitario – Centrale operativa – “Maremontana 2014”- Commissario Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Loano