Per coloro che hanno assistito alla presentazione del libro “Storia dell’Oratorio di Noli e della Confraternita di Sant’Anna” scritto da Giuliano (Luciano) Moggio, alla presenza del nostro Vescovo Diocesiano, Vittorio Lupi, del Sindaco, Ambrogio Repetto, del nostro Parroco, Don Andrea Giusto, di Maria Angela Venturino (Presidente delle Confraternite Diocesane) e di un folto pubblico interessato all’argomento, non è passato inascoltato un “grido di dolore” da parte dell’autore indirizzato nei confronti di una pseudo guida volontaria in una delle tante gite storico/culturali in Noli.
Si è trattato di uno “sfogo” inusuale, tanto più esploso da un laico da un “Pulpito di Oratorio“, nei confronti di personaggi che, come ricordato da Moggio, a volte, con spregiudicata insufficienza culturale, raccontano fandonie.
Il fatto: rispondendo ad una domanda di storia nolese, l’autore si è trovato a dover chiarire alcune circostanze circa l’epoca dell’Imperatore Federico Barbarossa. Lui, ricercatore meticoloso negli archivi della nostra cittadina, presso le famiglie nolesi doc, appassionato come altri nolesi della nostra storia, alla scoperta della vita secolare della nostra Noli, non è riuscito a trattenere la sua indignazione per ciò di cui era venuto a conoscenza circa “fandonie” inventate dall’accompagnatore in occasione di una visita guidata di anni fa.
Così come si è a conoscenza di affermazioni ascoltate in recenti convegni che corrono alla velocità della luce in Noli una volta pronunciate (il tipico lampo a ciel sereno), tipo l’inventarsi il “sentiero del pellegrino“, di “picchetti” sulle vie collinari, della storia dell’olmo di Voze durante la Resistenza partigiana, con l’unico scopo di ricevere finanziamenti pubblici e/o bancari per pubblicazioni “turistiche(?)”, che nulla hanno di serio per quanto concerne il vero“museo diffuso” che potrebbe invece essere messo in luce per attrarre quel turismo culturale, per Noli naturale fonte di interesse economico. Come quello che, ad esempio, auspica sulla Stampa di venerdì 27 dicembre 2013 il Prof. Castellazzi di Finale: “Nuovi scavi archeologici servono anche al turismo”. A Noli…. invece, così come sono stati organizzati e finalizzati sotto la regia degli amministratori da noi scelti dal 2004 a maggio 2014, gli scavi hanno creato, oltre a onerose spese fuori programma, disastri di ogni genere, disagi per tutti, lasciati in onerosa eredità con spregiudicata arroganza.
PRESA DIRETTA
La trasmissione su RAI 3 di lunedì scorso: “morti di stato” condotto da Riccardo Jacona mi ha definitivamente convinto che ormai in Italia è indispensabile una seria riforma della giustizia e di conseguenza di chi l’amministra. I fatti raccontati, documentati quella sera, assieme ad altri che personalmente ho avuto occasione di ascoltare o leggere pressochè giornalmente, mi hanno fatto alzare dalla poltrona amareggiato come non mai. Il ripetersi di palesi protezioni, omissioni, interpretazioni in fase istruttoria o dibattimentale, lasciano il cittadino senza speranza alcuna. Viene logico porsi domande, ma non trovi risposte: questo non è certo educativo. Morti di stato (italiano) violente, morti di paese (Noli) morali. Sempre di giustizia si parla e si tratta.
Ed ecco l’ultimissima notizia riguardante la vicenda di Via Belvedere, con un condominio che deve essere abbattuto perchè irrecuperabile, come si evince da perizia asseverata presso il Tribunale di Savona,nel 2010, da parte dell’Ing Testa (da poco deceduto).
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Savona contro la decisione del GUP (Dott.ssa Fiorenza Giorgi) che dichiarava il non luogo a procedere (motivato in base a sentenze di Cassazione) nei confronti di Rivarossa Giuseppe, Zoppi Giovanni, Filippi Giampiero, Passalacqua Maurizio, Rosso Simona, Fotia Donato, Carozzo Roberto e Delfino Giovanni. Quindi tutti assolti dal reato loro ipotizzato dalla Procura, e cioè “cooperazione colposa di – pericolo di crollo colposo – o frana colposa.” Solo per l’ing. Delfino Giovanni, con separato decreto dello stesso GUP, veniva disposto il rinvio a giudizio per il delitto di falso ideologico, ora confermato. Trattasi della perizia giurata dell’ottobre 2009 dove l’ing. Delfino attestava la esistente e futura stabilità del versante, con la conseguente autorizzazione, da parte del Comune, a proseguire i lavori. E pensare che esattamente quattro mesi prima, una pressochè identica perizia giurata riguardante la stessa zona dello stesso versante, deteminava la decisione del TAR Liguria nel revocare una simile ordinanza sindacale di sgombero di un’abitazione emessa in aprile.
Nessun colpevole dunque; rimane, da parte del GUP, “l’auspicio per il riconoscimento di un congruo risarcimento in favore dei soggetti danneggiati nella competente sede civile” a seguito “delle fessurazioni e, in genere, le lesioni riscontrate sugli immobili di Via Belvedere, cagionate dalla avidità e dalla superficialità degli imputati”.
ORDINANZA DEL SINDACO A 11 EMITTENTI SUL TERRITORIO DI NOLI
ORDINANZE NON EMESSE
Sull’albo pretorio on line del Comune di Noli rimane stampata sino al 23/01 la Ord. Sind. 1882 (vedi) del 02/01/2014. Nella sua qualità di Autorità Comunale di Protezione Civile, Sanitaria e di Pubblica Sicurezza, a seguito di un una nota pervenuta in data 11/12/2013 dove l’A.R.P.A.L. (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Liguria) comunica gli esiti di rilevamenti di misure di campo elettromagnetico (alcuni fuori misura)…. il Sindaco ORDINA ai diversi soggetti/enti/ emittenti interessati la località Zuglieno, (nello specifico Groppino – Voze – Cian da Crava)”di riportare i valori di campo entro i limiti di legge”…. e “di predisporre idonea recinzione”… (Clicca nel titolo sopra per leggere ordinanza).
Il fatto molto grave, a mio avviso, è che nè il Segretario Capo, Direttore Generale Dott.ssa Nerelli, nè il Sindaco Ambrogio Repetto, nè l’Assessore. alla Sanità Giovanni Peluffo, nè gli uffici preposti alla tutela della salute e dell’ambiente comunali abbiano omesso di prendere in considerazione, senza agire di conseguenza, la segnalazione dell’ARPAL del 27/01/2009. Ragion per cui la stessa ARPAL, con la nota del 11/12/2013 ha motivo di sottolineare l’inadempienza da parte di una amministrazione prioriramente (parola di Sindaco) dedicata alla salvaguardia della salute e sicurezza dei cittadini. Obiettivi sicurezza e produttività raggiunti come in questo caso da “Noli che cambia”? Certo che NO! Forse in tutt’altre faccende affacendati…il paese Noli come la nazione Italia dimostra di essere allo sbando.
Carlo Gambetta