Vi racconto una storia. Un gruppo di cittadini fonda una associazione che ha come finalità quella di recuperare, diciamo così, al pubblico sguardo (si avete capito bene) una serie di monumenti antichi. Questa associazione raggiunge un accordo con il Comune e conclude una convenzione con lo stesso. Senonché, dopo molti anni, il Comune decide di non rinnovare la convenzione perché la legge impone di compiere una gara pubblica.
Il responsabile dell’associazione prende carta e penna e scrive ad un po’ di gente fra cui il Presidente della nostra amata Regione dicendo che, in questi condizioni, non si può andare avanti.
Tutto questo avviene a Genova.
Il monumento in questione è niente meno che la Casa di Cristoforo Colombo.
Perché scrivo di queste cose ?
Perché è proprio la dimostrazione, senza scomodare grandi discorsi sui massimi sistemi, di quanto pesantemente si sia ridotto il livello di attenzione di questo Paese verso la cultura e il mantenimento del rispetto verso il Passato che è poi un ponte di collegamento verso il Futuro.
Tutto nasce dal fatto che mi trovo a Genova e passo davanti alla Casa del grande navigatore del cui nome tutti si riempiono la bocca, ma poi, quando si tratta di fare qualcosa, i cittadini, che se ne fanno carico, sono lasciati soli.
Decido di visitarla.
E’ piccola, ma interessante.
Dentro c’è persino un Tricolore donato dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Poi vado a visitare la Porta Soprana.
Salgo sulle torri con vista bellissima su Genova.
Tornato a casa leggo con più attenzione gli opuscoli informativi che mi sono stati consegnati e scopro che la Casa di Cristoforo Colombo è gestita da una associazione, che è l’Associazione di Volontariato “Porta Soprana”.
Voglio saperne di più e visito il sito di questa associazione.L
Navigando scopro una lettera della Presidente dell’Associazione (http://associazione-portasoprana.it/blog/), che denuncia lo stato di degrado di alcuni monumenti e l’impossibilità, di fatto, pur con tutta la buona volontà, di proseguire nella propria opera dal momento che il Comune non rinnova più la Convenzione.
Il Comune si difende dicendo che deve indire una gara pubblica per la gestione del sito.
A tale proposito però mi permetto di osservare, senza voler scomodare le mie conoscenze giuridiche, per quale ragione, dopo tanti anni, si rende necessaria una gara pubblica: forse il Comune di Genova pensa che sul suo territorio vi siano tanti enti e/o associazioni in grado, a titolo gratuito e volontario, di ottemperare alle funzioni esercitate oggi ottimamente dall’associazione di Porta Soprana ?
Inoltre mi domando: ma perché la Stampa non ha dato risalto a questa questione, che, se non vado errato, non è stata trattata a livello giornalistico nazionale.
Sul sito del Comune di Genova nella parte relativa ai bandi non ne ho trovato alcuno sulla casa Museo di Cristoforo Colombo, ma potrei sbagliarmi naturalmente.
In ogni caso segnalo il sito (http://www.museucolombo-portosanto.com): nell’isola portoghese di Porto Santo vi è una casa museo intitolata al grande navigatore.
Naturalmente non voglio addentrarmi in disquisizioni storiche, ma ricordo che Colombo ha vissuto solo per qualche anno nella casa di Genova e ha dimorato poi anche in Portogallo a Porto Santo.
Magari, per ovviare al problema, gli amministratori genovesi potrebbero rivolgersi ai colleghi portoghesi per capire come loro gestiscono la casa di Cristoforo Colombo nell’isola di Porto Santo.
Mia figlia, che era con me a visitare la Casa, è stata fortunata nel poterla ancora vedere perché, se ora la Casa chiude, non potrà più farlo e come lei non potranno più migliaia di bambini.
Ma chi si trova oggi alla guida della Città di Genova ?
C’ è una giunta di centro destra ?
No, oggi a Genova abbiamo un Sindaco di SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà), il cui cognome evoca un altro grande personaggio della storia genovese e non solo.
Ancora recentemente alcune persone mi chiedono se io ho in tasca la tessera di SEL.
Rispondo che non c’è lo più da oltre un anno perché non ho condiviso l’alleanza di SEL con il PD.
Però in tasca ho i biglietti ricordo della visita alla Casa Museo di Cristoforo Colombo.
Giovanni Sanna