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Liguria e Basso Piemonte

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Loano e la scuola: tacete genitori ! Insegnanti rispettate la privacy !


Il titolo può trarre in inganno? A Loano il sito internet dell’Istituto comprensivo statale che comprende la scuola secondaria Mazzini-Ramella, la scuola dell’infanzia Simone Stella e di Boissano, la primaria monsignor Vallerga ( Milanesi-Boissano) è inutilizzabile da giorni. Nessuna spiegazione. Al Simone Stella, la settimana scorsa, Il Secolo XIX ha riportato un disonorevole disservizio ai danni di piccoli ‘alunni’ e genitori. Seguendo altre segnalazioni dal popolo Facebook emergono diffusi disservizi, in particolare alle medie.  Con studenti sottoposti anche a 6 materie diverse nella stessa mattinata.  ‘Zainetti’ con pesi da meritare l’intervento di Gabibbo. Assenza di insegnanti titolari, sostituzioni a raffica e per recuperare, tanti compiti, intere giornate rinchiusi in casa. E i rappresentanti di classe quando saranno eletti?

 

E’ vero che siamo il Paese delle ‘Banane’, disastrato e tutte le statistiche indicano il disarmante livello della scuola. I politici hanno sempre dato la colpa ai sindacati e viceversa, il ping pong si ripete con gli insegnanti; tra studenti adulti leggiamo il rimpallo di responsabilità. Tacciono i più piccoli, incolpevoli. E i genitori subiscono? Quasi sempre. Il timore di ritorsioni ai danni dei loro figli impone il silenzio ?

Loano sarebbe lo specchio fedele di una realtà da meritare un viaggio da cronisti di strada. Ovviamente con le necessarie precauzioni. Anche perché gira voce che qualcuno (la dirigente?) nel corso di riunioni  recenti abbia parlato di possibili denunce ed azioni nei confronti di insegnanti che divulghino ‘notizie’. Ma quali? Si riferisce, per caso, al puntuale e doveroso articolo di cronaca dal Secolo XIX in cui si descrive un episodio accaduto al Simone Stella dove i bimbi di una sezione si sono trovati senza maestra e, dopo comprensibili disagi, sono stati presi in carico da altre due ‘volontarie’.  E’ seguita una dichiarazione di disappunto del presidente della Fondazione, Stefano Ferrari, già comandante del nucleo operativo dei carabinieri di Alassio. Il cavalier Ferrari ha detto chiaro e tondo che la dirigente scolastica (Renata Lubatti, il giornale ha tuttavia omesso il nome) era stata informata per tempo dell’assenza forzata di due maestre. Non avrebbe provveduto (interruzione di pubblico servizio?), si è fatta negare per impegni (riunione) ai genitori che quella stessa mattina volevano incontrarla nella sede di Corso Europa. Chiedere spiegazioni e soprattutto assicurazioni per il futuro.

Al martedì altro patema per le famiglie perché la supplente ha detto che poteva restare fino alle 13 e sarebbe subentrata una collega. Tutto si è risolto se non il fatto che anche la terza insegnante è cambiata.  Difficile pensare che sia motivo di tranquillità per i genitori, tutti sanno quanto sia importante per i bambini ‘affezionarsi’ alla loro maestra, la continuità educativa e magari emotiva. Tra l’altro, il Simone Stella ha 190 iscritti.

Avremmo voluto che la massima responsabile di un migliaio di studenti del comprensorio rispondesse a qualche domanda, dopo aver letto a dovere quanto il sito della scuola enuncia solo nei titoli:  codice disciplinare, regolamento di istituto, criteri di accesso, consiglio di Istituto, di intersezione, di interclasse, di classe.  Una dirigente-preside che è stata insegnante di italiano, che ha vinto a pieno titolo il concorso con esordio a Ceriale, infine a Loano dove ha preso il posto della preparata professoressa Rolando, consorte dell’attuale sindaco di Borghetto S. Spirito, Gandolfo.

Poiché la critica era già riconosciuta ed ammessa dai Padri della Costituzione Italiana, è  doveroso osservare che in tre anni di direzione didattica, la prof. Lubatti ha avuto più di un contrasto con insegnanti ed altri rappresentanti di vari ‘plessi scolastici’. Nulla di eclatante si direbbe, rientra nella logica di una difficile realtà. Più problematici invece i giudizi sulla sua predisposizione al confronto e capacità sul campo di organizzare, reggere una ‘popolazione scolastica’ secondo criteri meritocratici, di funzionalità, qualità, obiettivi raggiunti. Inutile nascondere che spesso dirigenti, insegnanti, alunni, famiglie e la stessa società nel suo insieme pagano le conseguenze di una genesi di politica nella scuola che non ci pone certo all’avanguardia nel mondo, eccezioni escluse.

Si racconta e non è un pettegolezzo che di fronte a certe richieste, la dirigente dell’Istituto statale di Loano-Boissano, avrebbe risposto: “Sopra di me c’è soltanto la Gelmini” (quando la fedelissima parlamentare berlusconiana Doc era ministro della Pubblica Istruzione).

La massima istituzione cittadina, cioè il Comune, con i suoi governanti eletti, non ha nulla da obiettare, almeno apparentemente, sullo stato della scuola diretta da Renata Lubatti ? Anzi, il diligente assessore,  Luca Lettieri, detto benevolmente Il Pio  (dal nostro mitico Bellamigo), dipendente (soldato semplice) del Comune di Ceriale, consigliere provinciale, presidente di Commissione, si sarebbe detto all’oscuro delle recenti problematiche dell’Istituto comprensivo statale e comunque non tali da essere oggetto di un suo intervento autorevole.

A sostegno, si sussurra, c’è il fatto che la figlia dello sindaco e un figlio ( figlia) del presidente della Provincia frequentano le medie. Tutto bene insomma, se sono contenti loro dobbiamo  rassegnarci. Le famiglie, insegnanti, alunni ne tengano dovuto conto. In quanto alle nomine dei rappresentanti e dei titolari  (insegnanti) non abbiate fretta, siamo in Italia, Paese leader dei rinvii, della burocrazia, dei giovani laureati e diplomati disoccupati, eterni bamboccioni. Ora c’è pure il popolo di Grillo che vuol conquistare il potere di governare.

Consoliamoci, almeno al rinomato e benemerito Istituto Rossello di Loano gli alunni non cambiano insegnante ogni piè sospinto. Chi entra in prima viene ‘accompagnato’ dalla sua maestra fino alla quinta. E dire che la sinistra estrema ha sempre criticato le scuole private!

Carlo  Picasso 


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