“Ombre e Colori” – Romanzo di Antonio Rossello – EDIZIONI DIVINAFOLLIA – Caravaggio (BG). (*) Il libro di Antonio Rossello “Ombre e Colori” è un romanzo autobiografico nel quale sono contenute pagine di diario e lettere. Il protagonista, di nome Barbarossa, e gli altri personaggi sono delineati dall’autore sia sotto l’aspetto psicologico che artistico.
Il lettore partecipa ad una sorta di catarsi. Di fronte a sé ha l’autore/scrittore che tutto tiene sotto controllo e risolve.
Lo fa dopo aver capito e affrontato i suoi tormenti sentimentali, che gli fanno prendere coscienza dell’effimero della vita.
In tal modo, anche attraverso un itinerario nella pace collinare delle Langhe, Barbarossa riesce a dare spazio ai veri valori dell’essere. Si tratta di un percorso psicologico tormentato ma vincente.
Ci troviamo innanzi, dunque, ad una ricerca della Verità che l’autore compie con metodo quasi scientifico, volutamente ispirato a quello della psicanalisi.
Più in generale, chi legge può riscontrare uno sfogo delle emozioni espresso con un linguaggio letterario paragonabile, per molti aspetti, all’introspezione di Italo Svevo nel suo romanzo “La Coscienza di Zeno”.
Per la particolarità dei soggetti umani descritti si può rimandare allo stile che caratterizza Pirandello, soprattutto in “Uno, nessuno e centomila”.
L’ambiente prevalente del romanzo è l’Albisola del mare, della solarità e degli artisti. In questo contesto ricorrono, fra l’altro, i nomi di ben noti artisti, quali, nel campo della ceramica, Ivan Cuvato, Gian Genta e Roberto Giannotti, la cantante Eliana Zunino e il fumettista Aldo De Lorenzo. La pittrice Silvana Morra è, invece, emblematica del rapporto stabilito con il territorio langarolo.
Proprio con questi spiriti creativi l’autore, negli anni, ha maturato un fitto intreccio di relazioni interpersonali, il cui effetto risulta ben evidente nel libro.
Le Ombre, di cui l’autore parla, si riferiscono ad un suo iniziale stato psicologico nebuloso, da cui egli uscirà alla ricerca del bene, insieme ai personaggi con i quali ha interagito, in una sorta di dialogo rogersiano.
Alle Ombre si contrappongono i Colori. Un contrasto espresso dai motivi e dai soggetti umani impressi nelle opere pittoriche che, di volta in volta, l’autore cita, diventando esse luce illuminante dei suoi pensieri.
Circa lo stile linguistico, nel libro oltre alla prosa compaiono anche parti in poesia: possiamo qui riferirci al medievale “prosimetro”, caratterizzato, appunto, da un intercalarsi di testi in prosa con versi poetici.
“Ombre e Colori” propone, in conclusione, un giusto dualismo, come quello fra mare e Langa, dove gli aspetti si integrano, gli uni cercano gli altri, in un processo ove l’estetica avrà la meglio: “La vita in fondo è arte – conclude l’autore -, arte di saperla vivere.”
(*) Relazione tenuta dalla Prof.ssa Mina Bencardino (insegnante di lettere presso le scuole medie) in occasione di una serata culturale tenutasi ad Albissola Marina presso il Pozzo Garitta il 17 luglio 2013.