E’ opinione diffusa. Parlare male dei ‘potenti’ o se volete di una certa imprenditoria immobiliarista che poteva risparmiarci alcune operazioni ‘cementifere”. Eppure sarebbe utile far conoscere, far apprezzare quando emerge qualcosa di positivo per la comunità, per Savona capoluogo di provincia, meta di migliaia di croceristi da tutto il mondo.Un esempio lampante nella nuova e tormentata (di polemiche) zona portuale. Qui tra palazzi e torri, discutibili urbanisticamente ed esteticamente, sorge il Parcheggio dell’Arsenale (autorimessa da 280 posti, su un’area di 4 mila mq. su 2 piani con 6 posti riservati ai disabili) dove è possibile scoprire anche la sosta gratuita. Accade nei giorni festivi e in altre occasioni. Non se ne parla, tutto finisce nel grande calderone? Intanto una tariffa oraria conveniente: 1,20 dalle ore 8 alle 20; 1,50 dalle 20 alle 02; 0,60 dalle o2 alle 8. Aperto 24 ore su 24. Gestione privata in collaborazione con Ata.
I giorni di sosta gratis? Lo documentano le ricevute (vedi riproduzione da ingrandire), lo testimoniano decine di automobilisti che hanno ‘beneficiato’ della sorpresa e commentano con elogi. In una città dove prevale – dicono ufficialmente come deterrente alla mobilità delle quattroruote e due ruote – la politica della ‘gabella’ sistematica. Un metodo, senza tanti misteri, per far cassa. Con punte e situazioni esasperate, in un contesto in cui il trasporto pubblico non è certo a livello standard dei paesi del Nord Europa o degli Stati Uniti. Governato e regno di sottogoverno, di amici degli amici o delle ‘consorterie’ in stile massonico, ma deteriore, affarista, nepotista.
Non sappiamo quanti siano i savonesi, residenti e proprietari di seconde case, turisti o pendolari del ‘mordi e fuggi’ a conoscenza che una sola località rivierasca savonese è scampata ai ‘parcheggi pubblici a pagamento’: Andora. In tutti gli altri centri, alcuni pure dell’entroterra, la ‘tassa parcheggio’ è una costante. Con qualche occhio di riguardo – come a Loano – per i residenti, però se si vuole trovare un posto libero in zona centrale e soprattutto sotto la statale Aurelia, occorre dare la caccia o alzarsi di buon mattino. Hanno copiato l’esempio gli ospedali di Albenga, Santa Corona, il San Paolo.
Il cosiddetto recupero del patrimonio edilizio dei centri storici, in particolare, è sfociato in un sconvolgente dato di fatto: la pratica di trasformare grandi alloggi in mono e bilocali, venduti a peso d’oro e ad elevata evasione fiscale. Case e vecchie dimore frazionate con autorizzazione comunale, con ingenti oneri di urbanizzazione spesso dirottati in ‘spese allegre’ anzichè investimenti in conto capitale . La ‘moltiplicazione dei ‘pani’, dicevamo, ha creato una gigantesca disparità tra il fabbisogno di posti auto e la disponibilità. In barba, manco a dirlo, a tutte le leggi statali sugli standard urbanistici e piano dei parcheggi urbani.
Questa è l’Italia della mala amministrazione premiata del resto dal voto popolare. Il Bel Paese che si chiede e ‘piange’ per la crisi del turismo qualificato, la perdita della tradizionale clientela straniera motivo di tanto benessere in anni d’oro. Il Bel Paese che ignora o dimentica che altri popoli hanno proseguito sulla strada del progresso e ci impongono un paio di decenni di arretramento economico. Evasori, a parte. Come dire non basta più il sole, il clima, il mare, un caratteristico e storico entroterra peraltro assai poco promozionato nelle scelte politico-strategiche. Al punto che pure i poveri bagni marini piangono miseria (almeno 400 hanno cambiato più proprietà e concessionari negli ultimi 20 anni).
In questo contesto è bello poter dire, a Savona diamo merito a chi dovrebbe essere apprezzato per l’iniziativa del parking gratuito. Non tutti i giorni, ma il cittadino, l’automobilista è giusto sappia, sia informato. Grazie all’esempio della società P. Kappa S.R.L. e alla collaborazione con l’ATA (azienda autotrasporti savonese che gestisce i parcheggi a pagamento).
Kappa ha sede legale in via Calata Sbarbaro 38 e iscritta al registro delle imprese l’11 aprile 2011, pochi mesi prima dell’inaugurazione dell’autorimessa dell’Arsenale (14 giugno). Il socio unico della P.Kappa è OR.SA 2000 Orizzonte Savona 2000.
Kappa ha un amministratore unico, Valeria Dellepiane, 36 anni, nata e residente a Savona, figlia dell’industriale ed ex presidente degli Industriali, ing. Aldo Dellepiane. Forse l’imprenditore più attivo di questa provincia, almeno per quel che si legge nell’informazione locale. Industriale con interessi e risorse internazionali, tanti posti di lavoro e attratto dalla locomotiva dello sfruttamento edilizio-immobiliare laddove si intravvede una buona opportunità.
La famiglia Dellepiane ha esteso le sue aspirazioni immobiliari a Noli (ex colonia con parco), Borghetto S. Spirito (porticciolo, negozi e box della famiglia Murialdo di Ceriale). Stessa acquisizione, in comproprietà, sempre con Murialdo, per l’area a mare del levante cerialese, con un ex albergo, un’ex pensione e una residenza. Anche in questo caso tra i progetti futuri è previsto il porticciolo.
Il sindaco, Ennio Fazio, storico rappresentante della Coldiretti, lungo corso prima nella Dc poi nei Pdl di Berlusconi ( e fedelissimo del ‘re provinciale’ Angelo Vaccarezza) si è fatto promotore di una proposta di rilancio di Ceriale. Una maxi discoteca per giovani proprio nell’area a mare ai confini con Borghetto. Iddio lo perdoni!
I Dellepiane attivi nel campo commerciale (prufumerie), farmacie, stabilimento balneare e attraverso Gsl (Gruppo Sanità Ligure) e Omnia Medica Group sono diventati il principale partner dell’Usl 2, indiscussi e qualificati ‘gestori’ del nuovo ospedale di Albenga (chirurgia ortopedica). Altro è dietro l’angolo. Meglio loro che dei ruspanti politici e affini, mangia-mangia insaziabili.
Si dirà, possono permettersi di offrire gratis una sosta in un garage centrale. Aggiungiamo, magari supplire una carenza strutturale dell’evento commerciale “Europa in Darsena“, con centinaia di bancarelle del commercio ambulante europeo. Mercatino dei profumi, colori e sapori d’Europa, reclamizzavano paginate di pubblicità a pagamento sui giornali, web e blog locali. Un affare per tutti. Forse un po’ meno per gli acquirenti comuni, in particolare nel comparto alimentare, florovivaistico. Poche perle. Un formaggio di capra piemontese a 32 euro al chilo (formidabile!), miele biologico (14 euro), olio extravergine (13 euro bottiglia da 750), acciughe in barattolo siciliane o pugliesi – pescate in Marocco (13 euro per 500 grammi con olio di soia), dolci a scelta della Normandia (27 euro), pane del Tirolo austriaco ( 9 euro il kg).
Non sappiamo quanto debbano spendere per il suolo pubblico. Sarà utile promozione per Savona, un po’ meno conveniente per i mortali consumatori. Che ne dite? Tutti tacciano, va bene così.