Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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DA SAVONA/ MONTI VERGOGNATI


La Presidenza del Consiglio ha presentato il ricorso contro la sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che, l’8 gennaio scorso, ha condannato l’Italia per trattamento inumano e degradante di sette detenuti. Al 31 marzo erano 65.831 i detenuti presenti nelle carceri italiane, a fronte di una capienza regolamentare pari a 47.045. Sul totale dei detenuti presenti nei 206 istituti di detenzione italiani, le donne sono 2.847, gli stranieri 23.436. I soggetti in semilibertà sono 890, e tra questi 99 sono stranieri.

 Roberto Martinelli, del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: «Circa l’80% dei detenuti ha problemi di salute, più o meno gravi. Il 38% versa in condizioni mediocri, il 37% in condizioni scadenti, il 4% ha problemi di salute gravi e solo il 20% è sano».

Il 40% dei detenuti è in attesa di giudizio ( circa 30.000 9 , è poiché statisticamente il 50% viene assolto nel processo, quindi 15.000 persone subiscono per un paio di anni un trattamento disumano da innocenti.

La settimana scorsa anche il Quirinale è tornato a parlare di emergenza carceri. Napolitano «ha colto ogni occasione per denunciare l’insostenibilità delle condizioni in cui versano le carceri», si legge in un messaggio del segretario generale del Quirinale Donato Marra al sindacato della polizia penitenziaria. Il Quirinale, prosegue la nota, auspica «un sistema di gestione della pena più conforme ai principi costituzionali», sottolineando che «il sovraffollamento degli istituti, le condizioni di vita degradanti che ne conseguono, i numerosi episodi di violenza e di autolesionismo, le condotte di inquieta insofferenza o di triste insofferenza sempre più diffuse tra i reclusi, la mancata attuazione dunque delle regole penitenziarie europee confermano purtroppo la perdurante incapacità del nostro Stato a realizzare un sistema rispettoso del dettato dell’art. 27 della Costituzione repubblicana sulla funzione rieducativa della pena e sul “senso di umanità” cui debbono corrispondere i relativi trattamenti».

Probabilmente il presidente Monti non legge le dichiarazioni del Presidente Napolitano o peggio se ne è fregato altamente !

Luciano Locci

 

 



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L. Locci

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