C’era una volta un ragioniere. Si chiamava A.R. Lavorava come impiegato a Torino. Aveva 40 anni, moglie e due figli. Si fa dare un anticipo sulla liquidazione e acquista un immobile di 45 mq in un condominio di nuova costruzione (siamo nel 1967) a Borghetto Santo Spirito. Quarto piano, terrazzino e vista mare.
Lo vedo già il nostro ragioniere.
Felice come una Pasqua (siamo in tema).
Felice della sua conquista sociale, magari proviene da una famiglia modesta e con il buon impiego che ha (se va bene lavora in FIAT) si lancia verso il sogno della casa al mare.
Chissà avrà incontrato un agente immobiliare che gli avrà promesso mare (è proprio il caso di dirlo) e monti.
Guardi – dice l’agente – guardi come viene su bene questo condominio, ma si rende conto 45 mq di vista sul mare …
Suvvia rag. non costa tanto, nove milioni, che sviluppo e che progresso, la vedessero i suoi e poi il mare ma se lo immagina il mare di Borghetto … la Riviera …”
Il nostro ragioniere si convince e compra.
La storia, che io sto romanzando, è però raccontata sull’Unità del 10 agosto 1979 dal giornalista Massimo CAVALLINI (leggete tutto l’articolo allegato per favore).
Eccone un primo stralcio: è clamorosamente attuale.
A.R. vedeva il futuro
correre liscio
avanti a sé, come su
una lunga tavola levigata.
Due mesi interi di mare
ogni estate per la moglie e
i due figli, un mese per lui.
Poi Natale.
E tutte
le feste comandate.
Da ultima la pensione: una
vecchiaia serena, piena dell’azzurro
del mare della riviera
e confortata dall’ossequio
degli indigeni verso il foresto
« proprietario ».
Poteva un impiegato chiedere di
più alla vita.
Già chissà forse poteva.
Era il 1967.
Ma oggi siamo nel 1979 (cioè all’epoca dell’articolo) e com’è la situazione ?
Vediamo.
A.R. è un uomo deluso … prigioniero in una delle mille sdraio rosse disposte l’una attaccata all’altra
Sentite cosa dice:
Sembra di essere al cinema.
Per arrivare a Borghetto
Santo Spirito abbiamo compiuto
un breve viaggio lungo
un’Aurelia intasatissima
e costeggiata dalle mille nefandezze
della speculazione.
Siamo partiti da Savona, abbiamo
superato il promontorio
che, a Torre del Mare
guarda verso l’isolotto di
Bergeggi. Un tempo doveva
essere un posto stupendo:
oggi è solo un ammasso bitorzoluto
di pretenziose villette
con balconcini panoramici.
Dice ancora il nostro malinconico ragioniere:
Borghetto.. è un
pezzo di periferia
milanese trapiantato, come
per uno strano sortilegio,
nel cuore della riviera di Ponente.
… Un’impressionante
sfilata di palazzoni
anonimi che dal mare
inonda tutta la pianura
fino alle montagne ed anche
un poco oltre. La ferrovia
prima e l’Aurelia dopo
tagliano questa compatta
massa di cemento in tre
grandi fette.
Mi dispiace ragioniere, mi creda proprio mi dispiace.
Vede, anche lei, come i borghettini ovvero i Liguri è una vittima anche se sono stati i borghettini ovvero i Liguri a fregarla.
Lo so, lo so, ragioniere, è un po’ difficile da spiegare.
Ma, voi cari lettori, ascoltate, ascoltate ancora un poco per favore, sentite cosa diceva nel 1979 il giornale del PCI:
Si poteva costruire dappertutto
e con qualunque volumetria
Bastava chiedere.
In fondo si trattava di un
gioco in famiglia.
Democristiani erano i proprietari
dei terreni, democristiani
— o comunque benevolmente
disposti ad ungere
le ruote del carro DC —
erano i titolari delle nuove
imprese costruttrici, democristiano
era il sindaco, democristiani
gli agenti che
piazzavano gli appartamenti
prima ancora che fossero
costruiti, democristiani i
progettisti. E tutti, attorno
a questa torta, di giorno in
giorno sempre più gigante- ‘
sca ed appetitosa, si muove.
vano fraternamente, come un solo uomo.
Santa pace, cari lettori, non vorrei che qualcuno fra di voi si sentisse chiamato in causa, non sia mai !!!
Era il 1967 .. suvvia i tempi sono cambiati !!!
Non lo prenderete mica sul serio il nostro ragioniere !!
Dai !!
Ma sentite ancora un poco:
Fu che in quel lontano e felice
1967 che venne avvinghiato il
nostro rag. Vista mare,
gli avevano detto. Vista
mare sarebbe stata se, contemporaneamente
al suo condominio,
non ne avessero costruiti
altri tre, tutti più a
ridosso della costa e tutti
notevolmente più alti.
No ragioniere non se la prenda.
Non è l’unico ad aver subito una sorte ingrata.
Lei … i democristiani, ma io sapesse ragioniere !
Io che di anni ne ho 44.
Ma perché – mi dice il ragioniere – mi dica un po’ non sia timido.
Beh, vede, io sono il figlio di un operaio FIAT e ho incontrato gli altri.
Gli altri ?
Ma si, suvvia, gli altri.
Quelli che, … quelli che sono a sinistra, quelli che quando sono all’opposizione dicono una cosa, ma quando vanno in maggioranza (quelle poche volte che ci vanno) ne fanno un’altra.
Ma non mi dica – si informa il ragioniere – quelli del PCI, poi PDS, poi DS, poi Rifondazione Comunista, poi SEL, poi PD… ?
E si, ragioniere, proprio quelli.
Beh lei è sfortunato, caro ragazzo, io la casa posso sempre venderla, ma lei ….
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… sentite un po’ … sento un piccolo rumore, preciso e costante.
Ma guardate da Madonna degli Angeli sta scendendo sulla strada una piccola tartaruga !!
Sembra affaticata.
Ed anche un po’ sorpresa.
Si guarda intorno … facciamo silenzio non vorrei che si accorgesse di noi ….
Ohhh sta guardando verso l’Oleificio … non ci crede neanche lei, ma allora esiste veramente !!!
Ma il mare, dov’è ?
Tutti questi palazzoni non mi fanno vedere il mare !!! sussurra la nostra tartaruga.
Viene dal Paese di Chi lo Sa e non si sa dove Va …
Ma sul carapace tiene un lettera indirizzata al Sindaco di Borghetto Santo Spirito….
Il suo nome è Vanessa.
Scende giù da Madonna degli Angeli.
Passo lento ma costante ….
Buona Pasqua a tutti
Giovanni Sanna