La sillaba che prefigge altisonanze- Attimo terrificante di sospesa attesa- Noi liguri al BUR- Prefiggiamo preferibilmente con due sole lettere alla a: VA-FA-CA- TA- BA- PA- MA-LA (oriundi)
Crediamo che non solo Luciana Littizzetto, come ha confessato a “Che tempo che fa”, ma moltissimi altri italici televisionanti l’elezione papale, siano stati percorsi da un rapidissimo brivido di terrificante sospesa attesa nell’ascoltare l’alto prelato annunciante l’ “Habemus Papam: eminentissimum ac reverendissimum dominum … sanctae Romanae Ecclesiae … BER (<<<>>>)goglio qui ecc.”
L’attimo è certamente l’intervallo di tempo più breve possibile ed immaginabile e però, nell’epoca della cultura atomistica, è sufficiente a provocare suspence, a sollecitare connessione di idee, nell’immediatezza del pensiero che corre all’incredibile velocità della luce. Così, nell’incommensurabile, compone tempeste proto-neutroniche, crea disintegrazioni o, al contrario, provoca ponderose sedimentazioni.
Perché alla voce tremolante di Jean-Pierre Tauran non difettavano né sorpresa, né pathos, né gaudium.
Ma, nella congerie delle turbinose circonvoluzioni mentali dell’attimo, “Lui” prorompeva dal nulla e, allucinato, lo spettro mnemonico nominale si agitava nella negazione: no, non può essere approdato anche lì, no lo creo, aggettava il nostro
ispanico originario costrutto linguistico.
No, invero no ! il BER… stava per Bergoglio, argentino, di lingua spagnola, di schiatta ligure piemontese. Deo gratias !
Nessuna, seppur pervertita, intuizione aveva (claro!) collocato al seguito di quella pregnante prima sillaba, una diversa possibilità, per esempio “Ber…sani”: inammissibile percorso. Invece, per il primo, per “Lui”, questa trascendentale inconcepibilità non era scattata. It is the question! Perché? Perché mai quello che certamente non poteva, nella pur inarrestabile fuga dell’attimo, aprirsi per Bersani, poteva invece aprirsi per “Lui” ?
La corretta collocazione del problema deve essere approfondita. La sillaba iniziale dei nomi in disamina appare evidenziata maggiormente in zona padanica. Noi liguri prefiggiamo ai nostri nomi, preferibilmente, sillabe a due lettere: VA (es. Vacca); FA (es. Fazio); CA (es. Carrara); TA (es. Tassara); BA (es. Barabino); PA (es. Parodi); MA (es. Maccagli); LA (es. Lauretta= oriundo);oppure, semmai, BUR (es. Burlando).
Il padre del novello Pontefice proveniva infatti dal Piemonte. Ma anche l’emiliano Bersani appartiene a cotale grande area. Dunque la soluzione non può essere ricercata nell’intuizione geografica.
C’è dell’altro.
Teoricamente, qualsiasi persona di sesso maschile potrebbe essere eletta Papa, anche se, di fatto, è ormai acquisito che si scelga tra i cardinali.
L’elezione di un laico è dunque improbabile ma non impossibile. Per questa ragione l’automa che dirige, volenti o nolenti, le nostre circonvoluzioni mentali ha operato lo scatto subito annullato dal completamento del nome. Ma, dicevamo, “Lui”, perché proprio “Lui”?
Per usare termini footbolistici : per l’invasione di campo. Dal momento fatidico della “discesa in campo” in avanti, il “Campo”, inteso come lo spazio pubblico generico e generale di tutti noi, è stato invaso e pervaso da “Lui” e dai suoi strumenti in modo tale da rendere asfittica ogni attività sociale, asfissiata ogni volontà dialettica, condizionata malamente ogni iniziativa politica, disastrato il linguaggio, aggrediti i poteri costituzionali, ridicolizzata l’etica istituzionale.
La scalata non è mai arretrata dinanzi a nulla. Considerata dunque la valenza del Papato, cardine di forze politiche, internazionali, parapolitiche, populistiche dai richiami ancestrali, il meccanismo teorico mentale ha indicato, illico et immediate, la possibilità di connettere quella sillaba a quel nome, nell’ambito di una strategia che, scorporata dal concreto, rende ammissibile il progetto.
Siamo mal messi, purtroppo.
Ma, come dice Ber…goglio, non facciamoci rubare la speranza e… “Buona sera”.
BELLAMIGO