Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ho votato Grillo, ci ha fatto sognare. La ruberia sia ridotta e torni la cultura civica


Si, ci sono arrivato un po’ in ritardo, ma in tempo per dare un voto che sapevo essere poco “utile”, ma rispondeva alle mie convinzioni: Ingroia alla camera, Grillo al senato Le riassumo qui.

Nel dopo guerra ho votato DC all’insegna dell’anticomunismo sovietico, subito dopo PR perché La Malfa (padre) era La Malfa, poi DS perché La Malfa era morto, poi Di Pietro dopo Tangentopoli perché era il simbolo dell’anticorruzione , poi, di delusione in delusione ero ancora qui col PD di Bersani che mi chiedeva il “voto utile”.

Utile a che cosa. Al rinnovamento per il bene del Paese. Eh no! Adesso BASTA! La politica, la finanza, il potere, la speculazione si intrecciano nei loro giochi in campi nazionali e internazionali dei quali io non ne capisco assolutamente nulla e quindi non voglio parlarne. So solo che le conseguenze negative le dobbiamo pagare sempre noi, quelli delle tasse.

Per esempio, è successo che eventi storici mondiali (che hanno logiche di sviluppo incontrollabili) hanno fatto sì che si siano aperte nel mondo zone atte a un’industrializzazione (con tecnologie nostre, occidentali!!) a bassissimo costo di lavoro: NOI l’abbiamo pagata con una disastrosa disoccupazione, LORO c’han fatto su splendide speculazioni, (con l’effetto collaterale di aver sottratto altro denaro all’investimento a favore della speculazione, che ne ha già troppo). Il nostro governo può farci qualcosa? Non lo so, lui in quei giochi ha la sua parte. Magari può aspettare che il costo del lavoro aumenti anche là….?

Ormai non c’è dubbio che qui mancano soldi e il costo del nostro Stato è insostenibile. Ma già dal tempo di ManiPulite si diceva che le Procure erano intervenute sulla corruzione là dove la Politica avrebbe dovuto intervenire con ben maggiore efficacia. Ma allora ce n’era per tutti: c’era la “crescita” e ce n’era anche per chi riusciva a fare, in un modo o nell’altro, la “cresta sulla spesa” che rapidamente diventò un “diritto acquisito”.

Il guaio è che ora non è più così: “la Cina è vicina” c’era scritto sui muri, in rosso, ed infatti è arrivata, ma, porcamiseria, da destra non da sinistra e intanto questa “cresta” ha raggiunto, considerati gli “effetti collaterali” (evasione fiscale, costi in aumento per inefficienza e prolungamento dei lavori pubblici spesso inutili e/o sospesi e via dicendo) gli 80 miliardi l’anno, circa. Insostenibile, ma, quel che è peggio, collegata ad un “sistema” dove si intrecciano indissolubilmente destra-sinistra “Casta” amministrazione statale e, sissignore, cultura civica. Come pensano, i nostri politici, che di questo sistema fanno parte, di programmare, a breve o a lungo termine, il ricupero di un po’ di queste risorse?

L’urgenza, l’immediato, l’hanno già pagata, appunto, i soliti poveretti che pagano le tasse. Insistere vorrebbe dire recessione disastrosa, e questo si sa e si sa anche che senza quei soldi (SOLDI, la moralità è un’altra cosa) promesse e programmi sono una presa per il culo. Ce lo vedete questo “sistema” rinunciare al malloppo? So bene che anche che fra i politici ci sono persone per bene, competenti, come Bersani, ad esempio, come Tabacci e tanti altri, ma nel “sistema” sono impotenti: se vogliono stare lì devono adeguarsi, se no fuori! Vi ricordate Segni? aveva “perso il biglietto della lotteria” che aveva vinto con un referendum grazie al quale avrebbe potuto fare un governo. Fu lui, che ne faceva parte, a dire già allora: “Questo sistema, ormai, è irreversibile”:. Scomparve, non so neanche se è ancora vivo.

Bersani, per esempio, che io continuo a ritenere (perché lo so) una persona corretta e competente aveva deciso quella “lenzuolata” di provvedimenti destinati a ridurre i costi con una diffusa liberalizzazione: non fu un gran successo, comunque uno rendeva i medicinali vendibili anche fuori dalle farmacie, sì, ma solo quelli “da banco”, non quelli destinati (con o senza tiket) alle ASL e pagati dallo Stato che avevano prezzi due-tre volte i prezzi praticati all’estero. I costi di produzione degli identici medicinali sono uguali in Europa. Dove va la differenza? Nel “sistema”, ovviamente. Nel caso mio, quando l’ho scoperto (nel 2004), questa differenza era di tremila euro l’anno. Solo per me. E infatti Bersani è ancora lì, incensurato, ma nel sistema, come tutti gli ex ministri della Salute, Bindi compresa.

La recente legge sulla corruzione è anch’essa annacquata (fra l’altro a favore del caso Penati). A chi ne ha chiesto ragione al Ministro Cancellieri la risposta è stata:”Credetemi, abbiamo fatto il possibile, non sarebbe passata”.

Quanto sopra è frutto di mie osservazioni, tenendo ben sotto controllo la faziosità (che tutti abbiamo), e ce n’è abbastanza per capire che quel BASTA che condivido con Grillo è irreversibile.

Intanto ci vuole la faccia rotta di certi nostri politici per accusare la Germania perché si rifiuta di pagare i nostri debiti dovuti a una corruzione così sfacciata e internazionalmente riconosciuta.

Il primo obiettivo da mettere in cantiere è quello di chiudere il buco da dove escono indebitamente le risorse che servono a cavarci dai guai e diventare un paese normale. Per questo va corretta tutta la relativa legislatura da gente competente e va riformata la Magistratura per renderla veramente efficiente nei tempi e nei modi. Resa veramente indipendente, ma anche migliorare i sistemi di autocontrollo adeguati, come vuole la Costituzione

Poi tutto il resto.

So bene che è utopia, ma Grillo ci ha fatto sognare. Ha saputo dar voce e potere a questa esigenza diffusa, e senza di lui non c’è speranza. Monumenti a lui e a Casaleggio in tutta Italia vicino a quelli di Garibaldi, se riusciranno ad essere tanto intelligenti da saper sfruttare il molto potere momentaneo che hanno per dare una seria scossa alla nostra società. La cosa non è per niente facile. Devono quanto meno assicurare allo Stato, senza troppo preoccuparsi della provenienza, un manipolo di gente onesta – non è difficile – e anche competente – che è meno facile e sperare…. Il berlusconismo (a prescindere da Berlusconi) è ancora lì, insieme alla faziosità, frutto di secoli di dominazioni (con Francia o Spagna purché se magna) che hanno ritardato la formazione del senso civico di una nazione che per tutto il resto vale molto.

Ci vuole Grillo.

Rischi, in teoria, ce ne sono: quando Grillo dice “tutti fuori, poi arriviamo noi a fare come diciamo noi” sarebbe – storicamente – l’inizio di ogni dittatura. Forse mancano troppe cose per temere. Intanto la squadra è “armata”…solo di profili personali rassicuranti, basta guardarli in faccia. La mia impressione è che accettino la dittatura del Capo perché le condizioni attuali, questa improvvisa formazione la rendono obiettivamente indispensabile, ma sarebbe folle pensare che prima o poi non evolveranno in senso “democratico”.

L’appoggio “intellettuale” è assicurato e garantito da gente come Don Gallo, Dario Fo, Villaggio, e tanti altri e mi va benissimo. Ipotizzare una dittatura non ha senso. Facciano tutti i giochi che ritengono opportuni, ma, se vogliono avere qualche speranza, si limitino all’essenziale: devono riuscire a impostare le cose in modo che la ruberia sia ridotta a limiti “fisiologici”(siamo tutti uomini, no?), gli “effetti collaterali” saranno più che sufficienti. Ma lascino perdere di insistere su certi dettagli che richiedono competenza specifica, come l’uscita dall’euro e altre cosette. Rischiano (rischiamo) di vanificare questa straordinaria occasione.

Valfrido Gambetta

Trieste 6 marzo 2013


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