Trucioli

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A Rocchetta Cairo ritrovato un affresco in chiesa


Il luogo non è insolito, ma la scoperta è ugualmente straordinaria. Con una notizia proprio dell’ultima ora.
Spostando l’organo musicale per un restauro conservativo seguito dalle Belle Arti di Genova, si è notato che sulla parete vi erano disegni e facce appena visibil… Scrostando leggermente la patina di colore che lo ricopriva è subito emerso un grande affresco dell’ultima cena. A prima vista il dipinto pare eseguito da un pittore di scuola non buonissima, e si potrebbe ravvedere una copia rimaneggiata dal più noto Canavesio… almeno per quanto riguarda il cibo e gli oggetti posti sulla tavola, ed anche per il San Giovanni dormiente di fattezze un po’ femminili tanto da far pensare alla Maddalena di Leonardesca memoria… Qualcuno daterebbe l’affresco al 1500, peccato che in quella data non vi fosse neppure la chiesa di Rocchetta. Che si trovava invece alle pendici del Castello ed era dedicata a San Bernardo. Rimane da scoprire ancora l’esatta attribuzione dell’affresco ed esaminare per bene le varie figure e quanto di curioso vi si trova come le pagnotte Mafalda di siciliana provenienza…Ad integrazione della notizia sull’affresco ritorvato c’è da aggiungere che si è capito quale animale sia stato servito all’ultima cena di Rocchetta: non è un coniglio come farebbero pensare le gambe, né un porcellino come sembrerebbe guardando il musetto bensì un tasso arrosto posizionato in un ampio piatto di portata.Così afferma il dr. Alfonso Sita delle Belle Arti di Genova, questa mattina durante il sopralluogo nella chiesa di Sant’Andrea. Altri dipinti dell’ultima cena propongono infatti questo animale, il tasso che fu consumato nei nostri luoghi ancora negli anni ’50 del secolo scorso… Grazie al lavoro della dr. Claudia Maritano e della collega che stanno restaurando l’organo musicale settecentesco, sono emersi anche gli altri apostoli del dipinto e Giuda [attraversato verticalmente da una scrostatura del copro dipinto] molto simile a Gesù, riconoscibile per la borsa dei quaranta denari che tiene nella sinistra.
Bruno Chiarlone Debenedetti

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B. Chiarlone

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