Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Trattoria Tripoli, un secolo di storia a Piana Crixia e un ‘maitre’ cronista di 90 anni


A vederlo da fuori, sembra un locale di passaggio come tanti. Eppure la Trattoria Tripoli di Piana Crixia, sulla provinciale che porta ad Acqui Terme, esiste da più di cent’anni. La locanda Corona Grossa, infatti, fu fondata nel 1895 da un’emigrante di ritorno dall’Uruguay. L’attuale nome risale al 1913, quando il figlio della titolare, di ritorno dalla campagna di Libia, pensò bene di omaggiare l’impresa cambiando l’insegna del locale. La sala è piccola e spartana; alle pareti spiccano, tra molte foto artistiche, le recensioni del Gambero Rosso e di riviste specializzate olandesi che celebrano il locale.

In cucina la signora Chiarlone, con l’aiuto di tutta la famiglia, prepara i prelibati ravioli fatti rigorosamente a mano, i taglierini, la polenta, la trippa, il coniglio, il galletto alla cacciatora, il maialino al latte, la salsiccia e le carni alla brace. Ancora, quel che capita di stagione, e i formaggi del luogo. Si finisce con il budino alle uova e i dolci della zona. Spesso compare una favolosa torta di nocciole e il mattoncino, un particolare tiramisù. Senza fronzoli ma curata la carta dei vini: si segnalano il barbera, il dolcetto e la bonarda.

Il maitre di sala, Aldo Dogliotti, è un arzillo signore che va per i novanta (anni) e ha più di una storia da raccontare. La sua, innanzitutto: sotto le armi all’inizio della guerra, sfuggito per un pelo alla campagna d’Albania, poi carabiniere a piedi scalzi e finalmente, dopo una lunga carriera come ispettore commerciale, “garzone di bottega” (dice lui) nel ristorante della moglie. Ma anche la storia antica di Piana Crixia e dei dintorni, di cui Dogliotti è cronista attento e documentato, e sulla quale ha scritto molti libri e ottenuto premi e riconoscimenti. E le vicende di tante piccole comunità di questo borgo di confine, tra la Liguria e il Basso Alessandrino, che in silenzio ed ostinatamente hanno attraversato i giorni della storia. Ancora, quella di tanti compaesani emigrati per il mondo che Dogliotti, fino a qualche anno fa, raggiungeva periodicamente negli USA e in Sud America portando con sé i volumi che oggi fanno magari parte del catalogo di qualche biblioteca in Uruguay, in Paraguay o in Argentina.

Così, tra una portata e l’altra, può capitare di ascoltare una traduzione inedita del giuramento degli uomini di Casteldelfino al marchese Del Bosco agli inizi del ‘200, scoprire Giuseppe Volpi, futuro conte di Misurata, firmare a Losanna il trattato di pace con la Turchia nelle foto dell’Illustrazione italiana del periodo, o trovare vicino alla cassa (il prezzo medio di un pasto si aggira sui 23 Euro) la storia di Piana Crixia e delle sue frazioni. E qualcuno ha creduto di riconoscere, in quel signore in grisaglia che in fondo alla sala sta gustando i ravioli, un certo Marco Tronchetti Provera

Massimo Macciò


 



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