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Borgio Verezzi: nuovo edificio ma nel parco pubblico


Può accadere anche questo in una Riviera dove da anni il cemento è imbattibile, con migliaia di seconde case vuote ed un’economia turistica in costante recessione. Senza essere iscritti al partito degli ambientalisti, da Borgio Verezzi un pugno nello stomaco. Vogliono costruire un edificio di 536 mc in un’area, già cementizzata, ma dove era previsto almeno un parco pubblico. Ora neppure quello. Per fare cassa nell’interesse della comunità? C’è chi si oppone, forse invano.Pubblichiamo l’intervento del consigliere di opposizione Renzo Locatelli, candidato sindaco, nel 2011, nello schieramento ‘Io amo Borgio Verezzi’.

VARIANTE N. 3 AL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA IN AREE COMPRESE IN ZONA “C2” LOC. BELLOTTO COMPORTANTE VARIANTE DI ESCLUSIVO INTERESSE LOCALE AL VIGENTE P.R.G.

Il Consiglio Comunale con la delibera
n. 40/2012 del 29 Novembre 2012 ha approvato la variante in oggetto con 6 voti favorevoli e 2 contrari, omettendo di fare il punto sulla situazione pregressa che, secondo la convenzione regolarmente sottoscritta tra il Comune ed il Soggetto Attuatore, prevedeva una serie di opere pubbliche attuate solo in parte.

Visto che gli attori coinvolti, sia nella precedente che nell’attuale lottizzazione sono sempre gli stessi, la Società SERTOR da un lato ed il Comune di Borgio Verezzi dall’altro, si ritiene opportuno analizzare nel dettaglio l’evolversi degli avvenimenti fino al contesto attuale.

Il complesso residenziale della lottizzazione precedente, interamente realizzato, conta 50 unità abitative, che ad oggi risultano così:

Abitualmente occupate n. 5;

Invendute n. 2;

Abitate saltuariamente (seconde case) n. 43

L’utilizzo effettivo dei fabbricati esistenti suggerisce una prima riflessione: è giusto procedere col consumo indiscriminato del territorio per costruire seconde case?

URBANIZZAZIONE PRIMARIA

Tra le opere di urbanizzazione primaria previste dalla convenzione che la Società SERTOR doveva eseguire a proprie spese figurano:

  1. “l’allargamento, previsto dal P.R.G., della strada comunale via dei Pasti per la tratta che, partendo da via Trento Trieste, sale verso monte per una lunghezza di circa mt. 100”;
  2. “una tratta di marciapiede lungo via Trento Trieste della lunghezza di ml. 45 (…)”.

La convenzione prevedeva inoltre che “Le pratiche amministrative finalizzate ad ottenere la disponibilità delle aree private sulle quali eseguire il ridetto ampliamento, saranno condotte e perfezionate dal Comune”.

AREE A VERDE PUBBLICO

L’articolo 4 comma 4 della Convenzione stabiliva:

Le aree a verde pubblico attrezzato, per complessivi mq 1.860, dovranno essere realizzate dal soggetto attuatore in conformità alle norme tecniche di attuazione del piano particolareggiato (art. 8) nonché del vigente P.R.G. (art. 23) che, sottoscritto dalle parti per accettazione, viene allegato sub “B” alla presente convenzione per farne parte integrante e sostanziale.

Tali aree resteranno in piena proprietà del soggetto attuatore il quale dovrà provvedere quindi, a proprie integrali cure e spese, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse nonché chiudere nelle ore notturne per riaprirle al mattino. Sulle ridette aree a verde pubblico attrezzato viene costituito, in favore del Comune di Borgio Verezzi, vincolo di destinazione d’uso pubblico (…).

Si pattuisce comunque la facoltà del Comune di chiedere in qualunque momento, la cessione gratuita della proprietà delle aree a verde pubblico dietro semplice richiesta del Comune stesso.

Gli oneri e la clausola di cui al presente articolo dovranno essere riportati in tutti gli atti di vendita dei singoli immobili che compongono il complesso e trasferito quindi agli acquirenti degli stessi”.

Secondo le “NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE” (Tabella H.01.) presentata dal Soggetto Attuatore,

“La zona a verde pubblico attrezzato è destinata ad attività ricreative e luoghi di sosta per il tempo libero (piazzole panoramiche, zona lettura e simili).

Nello specifico la sistemazione delle aree a verde pubblico prevedeva tra l’altro:

  • “percorsi pedonali accessibili ai portatori di handicap“;
  • rivestimenti in pietra faccia a vista muri di contenimento (spessore minimo cm 20)”;
  • “posa in opera di lastre in arenaria a pavimentazione percorsi pedonali “;
  • “fornitura e posa in opera n° 12 panchine“;
  • scalette in elementi lignei“;

La spesa totale prevista per le suddette opere era di Euro 57.600.

L’area destinata a parco pubblico conta oggi 42 piante di ulivo e 7 carrubi ultracentenari.

OSSERVAZIONI

Sono trascorsi anni dall’ultimazione dei lavori ed anche la vendita delle unità abitative costruite è da considerarsi sostanzialmente conclusa, ma alcune opere pubbliche, come l’allargamento di via dei Pasti e i 45 metri di marciapiede, non sono ancora state effettuate, anche perché il Comune non ha mai perfezionato la pratica degli espropri. Inoltre il Soggetto Attuatore negli anni non ha mai provveduto alla manutenzione dell’area a verde pubblico, ne tantomeno alla chiusura notturna dell’impianto.

Come se tutto questo non bastasse, la nuova variante ripropone l’allargamento di via dei Pasti come opera di urbanizzazione in cambio del permesso a costruire di un nuovo fabbricato di mc 536 da costruirsi nell’area precedentemente destinata a parco pubblico.

Dalla situazione sopradescritta si rileva il completo disinteresse del Comune sul compimento dell’intera operazione, in quanto non ha compiuto tutte le azioni previste a proprio carico ed i necessari controlli sull’effettiva realizzazione delle opere previste, ne tantomeno provveduto a pretendere il completo rispetto delle norme contenute nella convenzione sottoscritta. Le Amministrazioni che si sono succedute, compresa l’attuale, hanno disatteso il preciso dovere di difendere e salvaguardare gli interessi pubblici.

Per quanto riguarda più propriamente i contenuti della variante in discussione, si rileva:

. L’area indicata dal P.R.G. come “C2” dal punto di vista urbanistico è inedificabile in quanto risulta completamente saturata dai fabbricati oggi esistenti;

. Per poter costruire il nuovo manufatto su un’area destinata a verde pubblico, dove verrebbero anche distrutte numerose piante protette di ulivo e di carrubo, vengono trasferiti, con una operazione illegittima, gli indici dalla zona B1 per un totale di 1.791 ( 537 mc);

. La nuova area destinata a verde pubblico offerta in cambio, si trova in una zona fuori mano e pertanto di scarso interesse pratico.

. Viene nuovamente promesso come nuovo beneficio, l’allargamento di via dei Pasti, quando tale opera di urbanizzazione era già stata inserita nella convenzione della precedente lottizzazione.

Per tutte le ragioni di cui sopra si è chiesto il ritiro della proposta di variante o il voto contrario del Consiglio Comunale, purtroppo invano.

Renzo LOCATELLI

Consigliere comunale



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