Leggendo, come abbonato, il mensile della Curia Savonese “Il Letimbro” del mese di Novembre, non posso fare a meno di esprimere alcune considerazioni.
Ho potuto riscontrare che alcuni dei chiamati in causa sullo stesso mensile di Ottobre nell’editoriale del suo direttore Don Angelo Magnano dal titolo “Le nostre domande sulla Tirreno Power”, pur invitati a dare le loro versioni, hanno preferito il silenzio.
Sempre per non dimenticare, ritengo doveroso elencare chi non ha risposto…perché non ha letto? (non posso crederci!) …oppure perché ritengono più conveniente non rispondere, come fanno tutti coloro che preferiscono usare la “facoltà di non rispondere”?, dimostrando, di fatto, di dover nascondere, denunciare misfatti ed omissioni precedentemente commessi, oltre che incapacità di gestire un grosso problema che deve essere comunque affrontato con responsabilità, con convincente determinazione, possibilmente in modo collegiale.
Attenzione però, qui non si tratta di reato penale punibile dalla legge… e la facoltà di non rispondere è un diritto che è concesso, dovuto ad un indagato, ma di non sapere o volere rispondere per iscritto a delle precise domande formulate dal Direttore, per fare chiarezza sulle posizioni che ciascuna istituzione ha assunto o ha dichiarato di voler assumere nel passato su questo problema troppo importante che esiste da tempo sul nostro territorio: lavoro e salute. Per quale motivo? Si dà così adito alla “gente”, alla popolazione tutta del circondario savonese, di fare valutazioni inopportune quanto pericolose perché non suffragate dalle risposte scritte degli aventi causa alla salvaguardia della salute e del diritto al lavoro, vale a dire dai nostri tutori istituzionali. Vogliamo solo conoscere tutte le singole verità per sapere chi e come effetivamente dimostra di guidare la comunità.
Scrivevo su trucioli.it dell’11 ottobre scorso (vedi): “Vedremo, vedremo quanti si premureranno di chiarire su “Il Letimbro” le loro posizioni; vorrei poter leggere dichiarazioni di personaggi politici come Nino Miceli per la Regione (in campagna elettorale aveva assicurato “no al raddoppio”, per cui è meglio non si ripresenti a Noli), della Provincia (in campagna elettorale con il futuro Presidente possibilista), i Sindaci dei comuni interessati come Savona, Vado Ligure, Quiliano, Bergeggi, Spotorno e Noli, questi tre ultimi sempre contrari…”a parole””.
Per esempio” gli amministratori pubblici che si sono dichiarati soddisfatti dell’A.I.A” (Autorizzazione Integrata Ambientale) non hanno risposto alle domande: “Ritenete che la vostra posizione sia in linea con quelle assunte in precedenza sulla questione? Avete sostenuto un “no” interlocutorio, non pensate sia una sorta di alchimia politica? Ritenete ingiustificati gli attacchi ricevuti da alcune associazioni ambientaliste? In ogni caso , credete sinceramente che permettere ai due vecchi gruppi a carbone di funzionare ancora per anni e anni senza gli adeguamenti alle migliori tecnologie come da norma, sia un fatto positivo per il territorio di cui siete responsabili?” Cosa pensate della posizione del magistrato che a Taranto afferma: “sulla salute non sono ammessi mercanteggiamenti?””.
E cosa dire di tutti gli altri amministratori dei Comuni del circondario interessati al caso: i Sindaci e le minoranze locali, così come per i responsabili politici rappresentati istituzionalmente nella Provincia ed in Regione, i quali non hanno ritenuto doveroso portare il loro contributo rispondendo a domande ben precise formulate tipo: ” ritenete che la Chiesa abbia il diritto dovere di fare sentire la sua voce su questi argomenti ?”. Abbiano il coraggio di rispondere ai loro amministrati, questi personaggi politici oggi silenziosi ed assenti, gli stessi che non perdono occasione per farsi notare, presenziando con tanto di sciarpa tricolore, assieme ad altri colleghi politico/istituzionali a manifestazioni accanto ad alti Prelati!!! Se hanno rispetto, non penso sia tempo perso scrivere poche righe…ma convincenti…se non altro, per giustificare le loro indennità di carica…ben rimunerate!
Non ha risposto il Comune di Savona, direttamente chiamato in causa, così come i sindacati.
Sorprendente la critica del Sig. Rinaldo Sorgenti, vicepresidente Assocarboni, allorquando dice di stupirsi che “la Curia si presti a questa iniziativa (porre domande è più che lecito… ndr), con posizioni che dimostrano, peraltro, ben poca conoscenza di merito dell’argomento e ripetendo slogan e posizioni ideologiche abitualmente cavalcate dagli ambientalisti.” Ringrazio ancora una volta l’iniziativa responsabilmente coraggiosa, assieme alla puntuale, precisa risposta del Direttore.
Ha risposto invece l’Ing. Giovanni Gosio CEO di Tirreno Power, dimostrando lui, non politico, la capacità di saper condurre la difesa, per lui tecnica/ecologica, dell’azienda di cui è il maggior responsabile. Apprezzamento quindi, per la serietà civile/umana dimostrata nel rispondere alle sollecitazioni del Direttore del mensile cattolico. Le argomentazioni riportate, per uno come il sottoscritto che non è “preparato” in materia, sembrerebbero però dimostrare che il passato sia stato alquanto <nebuloso>, quindi più che corretto preoccuparsi per il futuro, visto ancora le persistenti negatività attuali.
Per esempio: con le riduzioni di emissioni del 90% dal 1992 ad oggi, quanto ne rimarrà anche con l’ulteriore 71%?. “In termini di CO2, il miglioramento previsto…consentirà di evitare emissioni (dello stesso) per almeno 450.000 tonn/anno”. Anche se tutto fosse compatibile in un futuro non di certo dietro la porta, è questa l’unica scelta disponibile? Risulta la migliore sulla piazza delle possibilità? Sempre pensando alla salvaguardia della salute dei cittadini: chi non è disponibile a “pagare un cent in più” optando per il meglio e non per il più economico, se questo risulta pericoloso? Al di là degli interessi delle lobby… . E poi, i controlli sino ad oggi discutibili e chiacchierati, sembra anche occultati, lasciano l’amaro in bocca. Sarà pensare male, ma se prendiamo esempio dai risultati dei controlli e controllori A.I.A. denunciati dalla Magistratura indagante sulla acciaieria di Taranto, la preoccupazione rimane. Ciò è dovuto alla crescente sfiducia popolare che si sta manifestando nei confronti degli “enti pubblici deputati”. Queste sono, a mio avviso, i nodi che che la politica deve saper sciogliere: saper gestire il progresso, il lavoro, prioritariamente nell’interesse delle comunità.
Il fatto che ci siano stati tanti riscontri, attestati di stima e gratitudine da parte della “gente” comune, anche “di persone che non ritengono di appartenere ad alcuna chiesa”, dimostra che l’iniziativa del Direttore viene non solo apprezzata, ma anche fortemente richiesta. Mi conforta altresì constatare la scontata presenza partecipativa da parte di miei tanti concittadini firmatari (uniti da tempo alla Rete savonese Fermiamo il Carbone, anche Lei presente nel contributo illustrativo) che hanno apprezzato e condiviso l’iniziativa de “Il Letimbro”. Noi ci esponiamo, i nostri amministratori nolesi invece si nascondono.
In ultimo, le considerazioni “ Grazie! Si, la chiesa deve difendere la vita” espresse dalla Sig.ra Giovanna Odera nella parte finale del suo intervento, non mi fanno sentire solo rispetto a quello da me espresso su trucioli.it dell’11 ottobre: riavvicinarmi alla chiesa.
Non è un fuori sacco, nè un p.s.: questa è un’altra indecente realtà ambientale (negativa) esclusivamente nolese. I bambini di Noli, cittadini di oggi e di domani, continuano a non sapere il perché del voltafaccia dell’amministrazione comunale, del Sindaco Ambrogio Repetto. Con la sua pubblica promessa di escludere a priori l’impianto di antenna sulla collina di San Michele per la telefonia mobile, sistemata a poca distanza e di fronte alle loro aule scolastiche, a tutto favore degli interessi delle società telefoniche, ha di fatto smentito la stessa, precedentemente mantenuta sulla stesura, approvata, del piano regolatore delle antenne.
Cornuti e bastonati, noi cittadini di Noli; attraverso i nostri amministratori, paghiamo consulenze da migliaia di euro per giustificare l’accondiscendenza al volere di queste lobbies. Prevenzione insegna che è più intelligente sopportare qualche eventuale disagio telefonico che…..i certificati effetti negativi prodotti da parte dalle onde direzionali della legge Gasparri.
Carlo Gambetta