Dilemma irrisolto del debito fuori bilancio di 1.500 euro! Un fatto del tutto anomalo che obbliga il sindaco Dr. Vincenzo Genduso a rinviare la pratica ad una prossima seduta del consiglio comunale. All’albo pretorio online del Comune di Taggia atti pubblicati che non sono leggibili. Perché? I residenti tabiesi dal 1861 al 2011.Abbiamo constatato che non è facile trovare gli atti pubblicati all’albo pretorio online di molti Comuni che possono maggiormente interessare i cittadini, sia per la diversa impostazione di accesso e ricerca nei siti, che varia da comune a comune, sia per la confusa (o inesistente) numerazione riportata negli elenchi. Non solo, non vi è omogeneità e progressività in ordine alla data di inizio pubblicazione e conseguente scadenza (salvo alcuni comuni).
Una carenza grave che non agevola coloro che desiderano, anche per interessi diretti, di prendere visione degli atti pubblicati. L’impressione che abbiamo tratto è che, in crescendo, le garanzie dei cittadini vengono meno! Perché? Negligenza dei Dirigenti e del Responsabile del sito? Per indirizzo dell’amministrazione comunale? Insomma, perché???
Stiamo predisponendo un’approfondita indagine sui siti dei comuni delle Province di Savona e Imperia che andremo a pubblicare su Trucioli. Come è nostra abitudine (da anni) prendiamo visione dell’elenco degli atti pubblicati dai comuni e ci soffermiamo su quelli che riteniamo sia necessario una più approfondita e attenta analisi per la prioritaria incidenza e importanza, nell’ottica degli interessi dei cittadini.
Molte sono state le anomalie e curiosità evidenziate; non solo, alle tantissime domande formulate indirizzate a chi di dovere (ormai si possono quantificare in migliaia!), con l’aggravante che non sono seguite dovute risposte. Neppure una! Una evidente e palese maleducazione nei confronti di tutti i cittadini! E’ questa la tanto conclamata trasparenza dei Comuni?
Segue l’approfondimento ed esame di alcuni atti pubblicati all’Albo pretorio online del Comune di Taggia con riflessioni e domande. Ecco alcuni atti pubblicati:
–Deliberazione Consiglio Comunale n. 53 del 26 settembre 2012, oggetto: Appalto dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, servizi di nettezza urbana e servizi informativi – Commissione giudicatrice – Liquidazione compenso ai componenti, riconoscimento debito fuori bilancio – CIG Z630575DAF – Riconoscimento debito fuori bilancio.
Componenti il Consiglio comunale i signori:
Prog. |
Cognome e Nome |
Presenti |
|
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
|
Genduso Dr. Vincenzo Napoli Luca Orengo Roberto Manni Mario Cordoni Giovanni Beghello Luigi Lombardi Ivan Pratticò Mirko Belcamino Cosimo Roggeri Cristina Pedone Marcello Lantrua Giacomo Albanese Salvatore Mauro Conio Mario Cava Fedele Alberghi Massimo Arieta Pietro Salvatore
|
Presidente Assessore Assessore Vice Sindaco Assessore Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Assessore Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Totale presenti Totale assenti |
Sì Sì Sì Sì Sì No No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì 15 2 |
Assume la presidenza il Sindaco Genduso Dr. Vincenzo. Assiste alla seduta il Segretario Comunale il Dr. Luigi Maurelli
Nella determina si legge: Il Presidente introduce il 5° punto posto all’O.d.G. E cede la parola al consigliere Dr. Belcamino (Consigliere delegato al bilancio): “… si tratta di un debito fuori bilancio … di € 1.500 relativa ai compensi da erogare alla commissione giudicatrice ai fini dell’aggiudicazione della gara di appalto di trasporto e raccolta dei servizi di nettezza urbana. Questo lavoro è stato affidato con determina del 2011, la commissione ha svolto il proprio compito e pertanto si dà atto di questo e si riconosce il debito fuori bilancio facendone fronte imputando la spesa al cap. 3450/2 del bilancio 2012.”
Albanese Salvatore Mauro: “... il riconoscimento di un debito fuori bilancio è sempre una pratica antipatica, anche se si tratta di una somma piccola. Nel caso specifico si poteva benissimo fare un impegno di spesa a bilancio nel 2011 per pagare i commissari. Perché la spesa era prevedibile e peraltro legata ad una commissione di gara: si tratta di una mancanza grave del responsabile del servizio. Il gruppo che rappresenta prende atto della situazione, che, si ribadisce, si poteva e si doveva evitare. Di conseguenza preannuncia la votazione negativa in merito.”
Alberghi Massimo: “… Innanzi tutto c’è una determina del 28 novembre 2011 che al suo interno prevede una spesa, ma non effettua alcuna imputazione a bilancio, rimandando a successivo atto (?) … perché solitamente una determina di finanziamento non rimanda ad un altro atto, ma impegna direttamente. Credo che il responsabile del servizio conoscendo che la commissione avrebbe avuto un costo certo, poteva (doveva?) chiedere la variazione di bilancio: a rigore questa somma dovrebbe pagarla non l’amministrazione ma il funzionario. (!) […] E’ vero che 1.500 euro non sono tanti,… […] Se si pensa che un geometra costa circa 30 euro all’ora, si desume che chi ha preso parte della commissione dovrebbe avere lavorato per circa 50 ore. Sono tante queste ore per questo va approfondito il discorso. […] A peggiorare le cose è che viene impegnato su un capitolo di bilancio con un bilancio non ancora approvato(!?!) Non è l’ente che deve pagare la spesa, ma chi ha sbagliato e quindi il funzionario.”
Presidente Dr. Vincenzo Genduso: “Alcune perplessità le condivido quale ad esempio il fatto di riconoscere un debito fuori bilancio inesistente non avendo ancora il bilancio. […] …non me la sento di mettere in dubbio in questa sede la congruità della somma. …effettivamente ci sono tutta una serie di anomalie che vanno considerate.”
I consiglieri presenti hanno deciso all’unanimità di rinviare la pratica ad una prossima seduta del consiglio comunale.
– – – – –
Nel sito del Comune persiste la pubblicazione di atti che non consente ai cittadini tabiesi di poterli leggere. Sembra il voler perseverare sulla strada del non rispetto della legge sulla trasparenza. E’ il caso della pubblicazione delle determinazioni dirigenziali in solo elenchi. L’anomalia era già stata evidenziata sul n. 7 di Trucioli (Leggi…). Il Comune di Taggia non è il solo, anzi…! Stiamo predisponendo una nostra indagine in merito, che a breve andremo a pubblicare. Le leggi vanno rispettate o no? Sembra di NO!– – – – –
Gilberto Costanza
email: gilberto.costanza@alice.it
15/11/2012 N.17
14.541 i residenti tabiesi al 31 dicembre 2011 – dal 1861 al 2001 (vedi grafico)
LE CURIOSITA’ DI TAGGIA CUCINA & VINI
Tra i piatti tipici di Taggia figurano i canestrelli all’olio extravergine e i biscotti al finocchio. Di particolare pregio c’è il Moscatello di Taggia, adatto per dessert, particolarmente per bagnarvi proprio i biscottini al finocchio. E’ un vino di color giallo paglierino, con sapore dolce frizzante.
IL PERSONAGGIO
Salvatore Revelli, 1816-1859, scultore, ha lasciato importanti testimonianze della sua arte non solo a Taggia, sua città natale che non ha mai dimenticato, ma in molte altre città italiane, oltre a Lima, in Perù. Il restauro della Deposizione dell’oratorio dei Rossi, è un atto d’amore di tutta la comunità. Sue opere, come l’Angelo dolente e la Santa Filomena sono rimaste a Taggia, ma molte altre sono state donate a gallerie italiane ed altre ancora acquistate da collezionisti europei. Il 5 gennaio 1851 lo scultore venne a Genova, da Roma, dove aveva lo studio, per esporre sotto un tendone appositamente innalzato in Piazza Acquaverde le sue opere giunte via mare. Qui viene ufficialmente presentato il Colombo in catene: il pubblico nei tre giorni di esposizione ne decretò il suo successo.
LA FESTA DEI FURGARI: è una delle più importanti di Taggia ed in onore di San Benedetto. Nelle tradizioni si può leggere che oltre ai falò nel centro storico, si gareggia con cavalli o asini. Tra i giovani del paese c’è l’usanza di preparare i tradizionali furgari, realizzati mescolando polvere da sparo, limatura di ferro all’interno di lunghe canne di bambù, dalle quali fuoriescono luminose cascate di scintille colorate.
I furgari di piccole dimensioni vengono invece sparati tra amici, anche dai bambini, in segno di simpatia. Fino agli anni sessanta era un metodo usato dai giovanotti per corteggiare scherzosamente le ragazze del borgo. Durante la festa, si racconta, i tabiesi aprono le cantine, offrendo cibi e buon vino e tirando l’alba.