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Savona/ Fabio Musso, favola di un doppio ‘lavoro’. Operazione trasparenza


E’ la ‘favola’ della settimana nell’agone politico del Pd (Primarie). Comitati pro Renzi e pro Bersani. Degli altri non si parla? In naturale evidenza il ruolo del sindaco Berruti e del suo ‘braccio destro’ Fabio Musso. C’è chi si arrabbia, forse a torto, sbandierando che Musso seppur pagato dal Comune di Savona, dedica molto tempo a Renzi. Ebbe?

E’ un po come dire: le primarie del goleador di Firenze,  vento in poppa, le paghiamo anche noi, contribuenti del Comune di Savona. Curioso, vero?

Del resto il sindaco Berruti, da qualche tempo i suoi ‘angeli custodi’ lo descrivono impegnato un paio di giorni in settimana in quel di Milano. Molto vicino  all’avvocato Cristiana Rossello, professionista big, anche lei illustre concittadina della Torretta.  Altri giorni il nostro amato leader di Palazzo Sisto, li trascorre quale abile regista per dar man forte al prevedibile successo del ‘rottamatore Renzi’.

C’è chi sostiene, prendiamola alla stregua di una favola, che stando così le cose, gran parte della gestione  del Comune è già nella mani di colui al quale dovrebbe essere consegnato la scettro di futuro sindaco. L’intramontabile e ancora ‘giovane’ Livio Di Tullio, chiamato a sostituire (mistero, ma non troppo) un vero rappresentante della meritocrazia locale, l’avvocato Paolo Gaggero. Urbanistica docet!

E qui veniamo al ‘casus belli’. Berruti ‘lavora’, con dedizione ed impegno, alla scalata del compagno riformista di Firenze,  e si fa affiancare stabilmente da un ottimo componente dello suo staff, Fabio Musso, che aveva lasciato per motivi di opportunità  la segreteria della sezione Pd di Villapiana. E in precedenza era stato presidente di circoscrizione.

I due ‘lavori’ di Musso è difficile credere non siano impegnativi. Dedica più tempo a Palazzo Sisto o al comitato pro Renzi?  Il buon consiglio sarebbe quello di rendere di pubblico dominio l’assenza di conflitto di interessi (?), in questo caso fare chiarezza.  Oltre al destinatario sarebbe un regalino alla trasparenza dell’equipe (affiatata) dell’ormai rais Berruti. Può contare su una validissima segretaria particolare.   Poi c’è l’ingegner Pesce che regge i lavori pubblici, ma a fine anno dopo l’intervento della Corte dei Conti, ha scelto di traslocare definitivamente all’ATA. E per il sindaco sarà una grossa perdita.

E ancora, Berruti può contare sulle capacità e fedeltà di Marta Sperati, dirigente alla Cultura. Corre per un altro idolo, invece, il diligente ed accorto Maccario, punto di riferimento del silenziosissimo senatore Massimo Zunino (la veterana bussola).

E perché, in questo scenario, sempre ricco di favole,  non diamo il posto che merita a Roby La Marca, con lontani ricordi rivolti all’indimenticabile Luciano Palli. Di Tullio, ad esempio, potrà meglio portare avanti la politica del territorio sulle orme percorse pedissequamente dal Pci e da una certa sinistra savonese (vincente da sempre).

Potrebbe premiare l’obiettivo di quell’imprenditore locale (forte, fortissimo Delle Piane) che ha fatto incetta  di aree e terreni in quel di Legino.  In perdurante assenza (grazie a Berruti) di un ‘progetto città’ da piano regolatore (urbanistico) potrebbero vincere un bel terno al lotto quanti prevedono il trasferimento del nuovo ospedale, proprio sulle aree accaparrate a Legino.  E tirar fuori dal cilindro lo sviluppo-boom di Valloria. Trasformata, finalmente – senza nosocomio- in collina per Vip.

E’ vero che esiste un piano quinquennale Asl per rifare l’ospedale. E ci vogliono, si spendono tanti soldi. Perché non risparmiarli in previsione della nuova sede-miracolo a Legino?

E visto che siamo in tema urbanistico. Quale sarà  il destino della Valle del Santuario? Il turismo religioso potrebbe essere un valido e non utopistico volano. C’è il patrimonio delle Opere sociali e di altre famiglie illustri (Lamba Doria) che va in malora e meriterebbe di essere valorizzato, con priorità rispetto a nuovi insediamenti. Bisognerebbe mettere mano alla promessa circonvallazione.  Siamo pronti a scommettere che un consiglio giusto lo potrebbero offrire cittadini e tecnici benemeriti. Conoscono la città, la materia, le tentazioni, le soluzioni, il tesoro immobiliare.

Perché ignorare le potenzialità di un dipendente comunale di valore come il geometra Ennio Rossi? Non a caso su di lui ha sempre puntato il grande ed accorto (silenzioso) Massimo Zunino. E come dimenticare, a questo proposito, i meriti acquisiti col Comune dall’impresa Core Manitto Srl? Le opere buone di via Vacciuoli e via Sansoni.  Un nome che ha fatto fortuna con impegno, serietà, intraprendenza (è ancora l’enfante Zunino a poterlo testimoniare).  Perché ostacolare nella nostra valle un investimento in villette.  Mettere in dubbio la cristallina operazione  dei volumi della vecchia conceria trasferiti (con gli indici) in zona collinare per una villaggio da sogno.

Tutte operazioni benemerite che fanno sognare i savonesi del progresso e fanno arrabbiare troppi invidiosi e disfattisti. Abituati, loro sì,  al ‘mi manda’ Piccone.

PER NON DIMENTICARE: DA L’AGENDA DEL 31 MAGGIO 2011

Fabio Musso si occuperà della segreteria politica sviluppando rapporti con i consiglieri comunali e la coalizione di governo, tracciando strade di confronto con le forze politiche di minoranza e promuovendo un collegamento diretto con la figura del Sindaco per i soggetti cittadini organizzati.
Fabio Musso 39 anni sposato con due figli, educatore impegnato da anni nei servizi verso gli adolescenti è il Presidente uscente della Seconda Circoscrizione e segretario del circolo Pd di Villlapiana.

Dichiara il sindaco Federico Berruti: “Una città come Savona, sempre più complessa, attrattiva, importante, richiede uno sforzo sempre maggiore sia dal punto di vista amministrativo che da quello della promozione. Oltre al sindaco e alla giunta è necessario, dunque, sempre di più individuare figure che portino la loro professionalità al servizio della comunità. Roberto Giannotti ed Elisa Scarcella hanno ben operato nel corso degli ultimi anni e il loro apporto è essenziale al quotidiano lavoro di comunicazione dell’ente. Ferdinando Molteni, che è stato con me come assessore alla Cultura nello scorso mandato dimostrando tutta la sua competenza e Fabio Musso che ha brillantemente collaborato con me nel corso della recente campagna elettorale, potranno ora mettere la loro professionalità al servizio dell’ente in un momento così importante di crescita e sviluppo”.


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