Il Foglio Quotidiano di Giuliano Ferrara, di sabato 27 ottobre, ha titolato la rubrica delle lettere (vedi sotto) all’imperiese Alessandro Natta, l’ex segretario del Pci, al quale il giornalista alassino Daniele La Corte aveva ‘riservato’ il libro Alessandro Natta Il semplice frate. Oggi quelle pagine (risalgono al dicembre 2001) tornano d’attualità con la firma di Riccardo Ruggeri, l’ex operaio Fiat diventato manager e chiamato ai vertici dell’azienda Agnelli.
La lettera pubblicata (Leggi…..) da giornale di area berlusconiana (con ampi spazi di libertà e liberismo), spesso citato come autorevole fonte dagli osservatori politici, ha conquistato il titolo della pagina: “Ai compagni abelinati Natta spiegò che cosa voglia dire andarsene con stile”. L’autore è Ricccardo Ruggeri, un simbolo della storia Fiat e, a sua volta, autore del libro “Una storia operaia”.
Ruggeri ricorda, tra l’altro, che “Da un vecchio libro di Daniele La Corte, estraggo una frase rivolta a sconosciuti dirigenti liguri da Alessandro Natta, subito dopo la sua rottamazione. “Certi compagni sono talmente abelinati che vanno ai funerali e non sanno quello che dicono. Non si rendono conto che è più facile fare un comizio che recitare un’orazione funebre”. Che soddisfazione rileggere che di Natta qualcuno si era ricordato subito dopo la sua scomparsa il 23 maggio 2001. Lui che dopo la morte di Enrico Berlinguer, il leader più amato e stimato della sinistra italiana, fu ‘chiamato’ alla carica di segretario generale del Pci, prima della sgrande svolta di occhetto, quella che trasforma il partito comunista italiano in Pds.