Noli – Storie esemplari di piccole frane e grandi lavori. Cosa sanno e conoscono i cittadini di Noli? Come vengono informati? C’è l’informazione del silenzio che non da notizie e quella degli annunci dove si parla, ma non ci si domanda mai sull’esito finale. Scopriamo insieme ai lettori-navigatori qualche utile chicca di ciò che accade (nel bene e nel male) nella nostra amata, storica, fiera, ma martoriata cittadina.
TEMPISTICHE…RITARDATE
La settimana scorsa la viabilità sull’Aurelia, deviata a causa dei lavori di tombinatura, è stata riaperta con oltre un mese di ritardo sulle previsioni enunciate nel Consiglio comunale di Luglio, e cioè il 20 Agosto. Deo gratias. Errori di altri….scelti da chi? per una seconda tombinatura comunque pagata in euro e disagi da noi cittadini di Noli! Finito tutto? Ma per favore!
PILE…ESAUSTE
Nel frattempo, il raccoglitore di pile esauste di Corso Italia è stato finalmente svuotato. Ne erano a conoscenza i Vigili Urbani che hanno passato la comunicazione all’ufficio tecnico. Allorquando i Vigili constatano che un disservizio comunale come quello sopra descritto persiste, qual’è il loro dovere istituzionale? Ed ancora viene da chiedersi quale tipo di servizio i nostri amministratori, responsabili e retribuiti… attivano per controllare e risolvere le semplici segnalazioni di una dimenticanza o di un ritardo magari giustificato e comprensibile.
PICCOLE FRANE…GRANDI LAVORI
Liguria17; prime avvisaglie di un’ulteriore anomalia? Le foto parlano da sole… il piano di calpestio del passaggio pedonale tra le aiuole ed il muro che insiste sul torrente ha ceduto. Lungo tutto il percorso si notano fessurazioni. C’è da sperare che possa trattarsi di un normale assestamento. Per intanto quale iniziativa è stata intrapresa per certificare che non esiste pericolo?. Quanti cittadini nolesi sono a conoscenza che tutta l’area compresa tra le costruzioni del primo blocco di palazzine ed il torrente è di proprietà privata dei condomini? Così come che il Comune di Noli si è riservato il passaggio pubblico, ma la manutenzione dei giardini e delle aiuole è di competenza comunale: a nostre spese. A chi dobbiamo dire grazie per aver inteso difendere l’interesse pubblico nelle trattative con un privato, cioè Liguria17 ?. Al Sindaco Niccoli e la minoranza con Repetto (2000 – 2004) oppure al Sindaco Repetto e la minoranza Niccoli (2004 – 2009)?. Vorrei poter essere smentito se non fosse vero, lo farei molto volentieri.
Male lingue sussurrano che il Comune ultimamente abbia lui finanziato il passaggio pedonale tra la piazza e la torre che insiste sul torrente. Mi si conferma che non sia vero. Bene. Ma viene da chiedersi come la Provincia abbia potuto comunque concedere un accesso pedonale su un torrente, viste le disposizioni restrittive in materia di sicurezza – piani di bacino.
Sono sempre semplici domande che attendono risposte. A meno che, anche per la torre in questione, gli uffici tecnici provinciali non abbiano trovato, come per il secondo lotto di Liguria17, quello sotto la cava, per intenderci, una scandalosa soluzione a maggioranza. Atti faticosamente ottenuti e già denunciati dal sottoscritto in un recente passato. Ragion per cui tutti coloro che dovrebbero chiudere le aperture esistenti sul torrente San Antonio, come previsto dal piano per la sicurezza provinciale, hanno motivo di non temere più di tanto…la legge è uguale per tutti! Sempre e comunque salvo errori ed omissioni.
VIA BELVEDERE…PROTETTORE…SAN. MICHELE
Non sbagliavo quando, poco tempo addietro descrivevo come in giro per il mondo, nei porti principali, stazionano rimorchiatori d’alto mare sempre pronti per agganciare la preda in difficoltà. La nave “Noli che cambia” con il suo carico di errori ed omissioni (di interventi) su Via Belvedere, ormai senza governo per i ripetuti black out inziati da Aprile 2009, sia per l’incapacità di essere rimediati, o comunque irrisolti sino a Dicembre 2009, data in cui la nave è finita incagliata, è alla mercè di questo gancio. Il “gancio”, l’unica possibilità di sopravvivenza per essere rimorchiati in porto?, ma a quali condizioni? A quelle di chi il “gancio” lo lancia. Questo è certo. Il prossimo futuro ci mostrerà l’entità di queste condizioni che sostituiranno quelle previste, progettate, approvate dal Comune ed anche dalla Procura della Repubblica di Savona: la messa in sicurezza della collina con la costruzione dei 174 garages. Sempre per ” ottemperare ai parametri precedenti ” così ben difesi dall’Assessore ai Lavori Pubblici ed alla Salvaguardia del Territorio Geom. Piero Penner?
A questo punto viene, come sempre, spontanea una domanda: ” Chi sono i genitori di questa creatura che guarda caso nasce e si propone di adoperarsi per un’opera di salvataggio benefica? con il riconoscimento da parte di uno stato maggiore (n.b. esse e ti minuscoli anzichè maiuscoli) che ha portato la nave sulle secche? Credendo così di autoassolversi dall’accusa di aver procurato ingenti danni alla comunità, ancor più a singoli per incapacità gestionale e di controllo? Questo nuovo “rimorchiatore da salvataggio” che si chiama “LEVY S.r.l.” nasce il 07/11/2011 e viene battezzato al Registro delle Imprese di Savona il 14/11/2011, dice di vivere sino al 31/12/2050, con capitale deliberato e sottoscritto 100.000,00 €, versato 25.000,00; soci: BAGNASCO Edoardo S.R.L., CASTIGLIA Costruzioni S.R.L., EOS S.R.L., GROUND S.R.L., I.G.INGEGNERIA GEOTECNICA S.R.L., GRIFONE IMMOBILIARE S.R.L., TECNOELETTRA S.R.L., RIGHELLO Massimo, ZOPPI Guido, REBUFFO S.R.L. , Amministratore unico PRESTIPINO Marco.
Il riconoscimento lo analizzeremo prossimamente…
Carlo Gambetta