Solo attraverso il rispetto della persona e la solidarietà verso gli ultimi si può creare quella convivenza sociale che può garantire un futuro migliore per tutti i cittadini.
L’ANPI Provinciale di Savona esprime preoccupazione per le recenti manifestazioni d’intolleranza avvenute nel quartiere di Santa Rita, dove alcuni residenti, chiedendo maggiore “sicurezza” nei confronti degli utenti della mensa Caritas, ivi presente, hanno minacciato l’uso di ronde, spranghe e altri mezzi del genere per “ripulire” la zona. Senza sottovalutare il possibile disagio dei residenti, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) intende però far notare come la mancanza di sicurezza più grave sia quella di persone che non hanno la sicurezza di un pasto caldo o di un letto, non hanno la sicurezza di un lavoro, spesso non hanno la sicurezza di una famiglia vicina.
Quasi settant’anni fa i partigiani, impegnandosi nella Lotta di Liberazione, non si opposero soltanto all’occupazione militare dell’Italia da parte dell’esercito della Germania nazista, ma anche al regime fascista e alle sue logiche di esclusione e discriminazione. Per questo la Costituzione della Repubblica Italiana, l’esito politico più maturo della Resistenza, si incardina sull’art. 3, che afferma: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale”, condannando esplicitamente, tra le possibili cause di discriminazione, “le condizioni personali e sociali”.
Ma la Carta Costituzionale non si limita ad enunciare un principio, invita anche all’impegno: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese”. Con “Repubblica” non si intendono soltanto le istituzioni, ma tutti i cittadini: siamo tutti chiamati a impegnarci per rimuovere questi ostacoli, ciascuno secondo i propri mezzi e le proprie responsabilità, ma nessuno escluso.
Si cerchino dunque soluzioni condivise, che vadano nella direzione di risolvere i problemi riducendo, e non esasperando le differenze sociali, economiche e prima ancora umane tra tutte le persone che frequentano il quartiere.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
Comitato provinciale di Savona
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