La pastora di Rezzo, Barbara Saltarini, non ha bisogno di presentazioni. E’ ormai un personaggio conosciutissimo anche oltre i confini del ponente ligure e internet testimonia fin dove è arrivata. Da pastorella con 15 caprette, a produttrice di formaggi e da qualche mese titolare di un accogliente agriturismo. E subito uno strepitoso successo di clienti e di apprezzamenti, elogi. Col tutto esaurito.
Il menù di agosto – come documentano le foto – indica 10 antipasti, due primi, due secondi con contorno, dolce, acqua, vino, caffè. Tutto compreso a 23 euro. Non a caso, il passaparola e la bontà della cucina, fanno si che fino a settembre tutte le domeniche siano già prenotate, a pranzo e cena.
Chi raggiunge l’azienda agricola può acquistare direttamente, si legge in un cartello esposto all’esterno, alcune specialità: tutta capra, ovvero ricotta primo sale, gongorzola magra, toma alle erbe, brusso, yogurt, salami di vitello a km 0.
Occorre raggiungere un angolo suggestivo della vallata, il Santuario di Rezzo. Il sogno di Barbara che il 4 settembre del 2011 ha visto l’inaugurazione ufficiale del piccolo caseificio- presente il presidente della Regione Burlando – , è la gioia di far arrivare quassù il turista che sa apprezzare la genuinità e i prodotti della montagna ligure.
L’agriturismo di Barbara è un’ulteriore attrattiva per paesi che da decenni subiscono impotenti lo spopolamento. E se i lupi rappresentano una minaccia per i pastori, la grande speranza è che la tenacia della pastora del Santuario (nel suo esordio era ospitata tra le mura della canonica) non rimanga un’iniziativa isolata.
I motivi di attrazione non mancano come dimostra la mini fotocronaca di una domenica di agosto in visita alla nuovo agriturismo. Con tanti visitatori e famiglie. Una trentina di posti al ristorante, in un posizione panoramica spettacolare. Un’escursione gastronimica ed ambientale da consigliare.