Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il ‘Pasticcio alla Borghettina’ numero 4
Chi tace ?


Borghetto Santo Spirito: niente di nuovo sul fronte occidentale. La Giunta GANDOLFO e la sua maggioranza si stanno sgretolando.

Hanno già perso per strada nella loro breve, ma elettrizzante carriera:

  • un Consigliere, passato al gruppo misto;
  • una Segretaria Comunale, rifugiatasi nella vicina e più accogliente città di Pietra Ligure;
  • un Geometra automobilitatosi e autocatapultatosi nella vicina Ceriale;
  • un ramo d’azienda (raccolta rifiuti), svenduto per logica di partito;

Ora vogliono smontare l’Azienda speciale che gestisce la farmacia comunale, la SAEL, con la scusa che si ridurrebbero i costi se la gestione fosse eseguita direttamente dal Comune e gli attuali dipendenti passassero nella pianta organica. A tale proposito circola la voce che il C.d.A., presieduto dal Rag. Ottavio ROVERARO, abbia dato le dimissioni (o gliele abbiano fatte dare) mentre sulla cronaca locale (Il Secolo XIX 12/2/15) il Palazzo non si risparmia: “…grazie….al grande lavoro del consiglio di amministrazione…”. Classica frase da trombatura.

Insomma un altro “Pasticcio alla Borghettina“, ma se la notizia delle dimissioni fosse vera, il Rag. Ottavio ROVERARO e il suo fido consigliere Valerio FAVI dovrebbero lasciare la farmacia comunale che avevano occupato con orgogliosa sicurezza.

Purtroppo lo sgretolarsi della Giunta Gandolfo e della sua maggioranza ha come diretta conseguenza anche lo sgretolamento del Comune di Borghetto, con danni e conseguenze tragiche che sono sotto gli occhi di tutta la popolazione.

Troppe domande pesano sulla Maggioranza che governa il nostro paese, alle quali non hanno mai voluto o saputo rispondere (l’ex Oleificio Roveraro, l’allaccio del territorio ingauno al nostro depuratore, il P.U.C. ecc.ecc.ecc.), mentre continuano imperterriti a compiere scelte importanti e strutturali senza consultare la gente, come invece avevano promesso in campagna elettorale. Ne è un classico esempio la raccolta rifiuti affidata all’ATA SpA.

Lo smantellamento della farmacia comunale, da parte della Giunta Gandolfo è iniziato quasi subito dopo il suo insediamento, grazie anche alla lunga mano del C.d.A. presieduto dal Rag. Ottavio ROVERARO e se è vero che l’attuale normativa prevede che le farmacie comunali non possano che svolgere il loro compito specifico senza aggiunta di altri servizi, a nostro avviso ciò non giustificherebbe questa scelta. Apparentemente ci sarebbe un risparmio di 30/40.000,00 €, ma verrebbe a mancare una parte di utile che ogni anno l’Azienda produce grazie alla sua oculata gestione e alla sua alta qualità del servizio. Certo più la “macchina” è complessa e più il suo funzionamento ha un costo, ma i risultati economici sono sempre stati positivi.

E poi chi garantisce che una volta passata direttamente sotto la gestione comunale, la farmacia mantenga lo stesso livello di professionalità e redditività? Non solo, ma quanto costerebbe liquidare l’Azienda?

Non si può paragonare una struttura così articolata alla stregua della raccolta rifiuti o all’acquedotto (con tutto il rispetto per questi due servizi). Questi sono risparmi del piffero.

Chiudere l’Azienda speciale sarebbe profondamente sbagliato perché così facendo si potrebbe innescare un processo degenerativo che porterebbe all’antieconomicità della farmacia e, di conseguenza, il passo successivo sarebbe la “svendita”. Ben sapendo quanta gente, nota e meno nota, non aspetta altro che questo momento.

In questo preoccupante scenario stupisce il silenzio dei Consiglieri di Minoranza i quali, finora, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione su quanto sta accadendo. Non si sa se sono d’accordo o sono contrari, però pensiamo che una loro presa di posizione sia opportuna e doverosa. Dicano ai cittadini cosa ne pensano sul progetto di smantellare la farmacia comunale; chiedano alla Maggioranza se è vero che il C.d.A. ha dato le dimissioni. Anche loro, si presume, avranno delle idee in merito e non dimentichino che sono loro gli unici rimasti a difendere i diritti dei cittadini. Questo dovere istituzionale hanno l’obbligo di esercitarlo fino in fondo, anche attraverso interrogazioni su questo specifico progetto.

L’inconsistenza politico/amministrativa della Giunta Gandolfo si evidenzia anche in questo suo ultimo atto e ad essa devono chiedere per quale ragione, se pensano di risparmiare liquidando la SAEL, hanno affidato all’ATA SpA la raccolta rifiuti che comporta , per gli utenti, un aumento previsto del costo pari al 70% solo per il primo anno. Perché la Giunta GANDOLFO vuole risparmiare 30/40.000,00 € sul servizio della farmacia e nello stesso tempo fa spendere, per un altro servizio molto, molto di più?

A queste domande la Giunta GANDOLFO dovrà rispondere per rispetto verso i Cittadini di Borghetto. Oppure, ancora una volta, farà finta di niente?

Signori Amministratori, la misura è colma e la pazienza è finita.

 “…più pensate di vincere e più state perdendo, state scavando un solco talmente alto tra le istituzioni e i cittadini che vi seppellirà”

(Onorevole Roberto FICO, Movimento 5 Stelle- Discussione alla Camera sulle riforme costituzionali – 13/2/2015)

Silvestro Pampolini


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S.Pampolini

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