Fiat lux, finalmente si rivede ! In via Doria, a Loano, di fronte al Palazzo Municipale, alla chiesa parrocchiale, al terzo piano di uno stabile anonimo, ha sede ‘La Luce’ (Leggi…e attendi apertura pagine) nell’ appartamento n. 7, privo di indicazioni E’, salvo errori ed omissioni, la 22 esima cooperativa sociale nella cittadina dei Vaccarezza, dei Gasco-Mastella, le famiglie big della politica. La vocazione- fascino al sociale di Loano ha una storia datata negli anni. L’ex assessore Gilberto Costanza aveva scritto un simpatico mini reportage. Mancava l’ultima nata. Non importa se il presidente è un alassino illustre, Gian Emanuele Fracchia, 38 anni, esperto in attività balneari nella Baia del Sole, figlio di un illuminato ricco di esperienza e finito alla corte di Angiolone, il presidentissimo dell’Amministrazione Provinciale, in volata per la Regione. A far parlare, in questa circostanza, è il Comune di Alassio, capeggiato dal sindaco imprenditore vaccarezziano / scajolano. Un Enzo Canepa che pare destinato a collezionare ‘brutte figure’ in chiave politico-amministrativa. Ultima ora leggi a fondo pagina.
Intanto merita di essere subito presentata la ‘consorella’ che va a far compagnia alle altre benemerite, attivissime cooperative sociali. La nuova linfa dell’economia cittadina ? Ovviamente dopo il ‘fratello mattone‘ che a Loano, grazie a Dio, non conosce vera crisi. Non importa se gli ‘artigiani’ che vanno per la maggiore dopo un paio di calabresi, siano soprattutto albanesi e rumeni. Diverso il discorso del sociale in cooperativa, con interessi ed obiettivi variegati. La ‘mensa‘ è ben distribuita e a quanto pare tira avanti indisturbata. Qui il tintinnio di manette è a prova di acustica. Non meritano, insomma, l’attenzione riservata ad altri comuni mortali da parte della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Entrate, degli organi di polizia giudiziaria nelle diverse componenti. Così braccia aperte per ‘La Luce‘ nello stabile in cui si trovano uffici vari, alcuni di professionisti (non manca il fratello massone di lunga data) ed anche due associazioni di categoria. Non sappiamo, per ora, chi sia il proprietario di maggioranza degli ex alloggi, tutti trasformati in uffici.
Sappiamo che la costituzione de La Luce è del 24 marzo 2012, inizio attività il 13 novembre, addetti dichiarati 1 (dicasi uno), 3 gli amministratori. Il primo bilancio depositato, da consultare, risale al 2012. Rigorosamente, riporta lo statuto, la cooperativa non ha scopo di lucro e si “propone di perseguire l’interesse generale della comunità”. Iddio benedica ! E forse non sono gli unici nel comprensorio ‘sociale’. L’oggetto dell’attività lo risparmiamo: tre pagine fitte, fitte. Presidente del consiglio di amministrazione Gian Emanuele Fracchia; vice presidente Pietro Sansalone, 36 anni il 14 agosto, domicilio ad Albenga; consigliere Francesco Serratore, 39 anni, Albenga. Nella voce trasferimenti d’azienda, fusioni, cessioni, subentri, in data 23 maggio 2012, cedente Società Bagni Costante Srl, di Bonavia Irma e C. sas, cessionario ‘ La Luce‘ cooperativa sociale. Il marchio può essere così riassunto: pulizie in genere (non specializzate).
Accade che il Comune di Alassio – abbiamo documentato in più occasioni, per pratiche di pubblica amministrazione, i limiti, le cantonate anche puerili della giunta Canepa e del suo vice sindaco Monica Zioni, femme prodige – vara due determinazioni dirigenziali, entrambe a firma del dirigente dr. Gabriella Gandino. La prima riguarda la manutenzione della Passeggiata Ciccione; da 5 anni, prima Trucioli Savonesi, ora Trucioli, hanno ripetutamente illustrato il decoro da terzo mondo, lo stato del verde e delle aiuole con foto parlanti.
Ebbene la giunta mister Canepa aveva assegnato, a decorre dal luglio 2012, due operai alla manutenzione esclusiva delle aree verdi della passeggiata. Un dipendente, il 24 aprile, ha subito un infortunio fuori dell’orario di lavoro ed il rientro in servizio è previsto a lungo medio/termine. La determina sostiene che “il solo dipendente rimasto non è in grado di far fronte al fabbisogno” ed è impossibile ricorrere ad un altro per la ‘cronica carenza di personale’. Pertanto la soluzione ottimale è l’affidamento a ditta esterna, ‘avveniva nel recente passato, ora dando cosi la possibilità al capo giardiniere di riavere un rinforzo.
Si fa presente che siamo alle porte della stagione estiva (26 maggio), impossibile attendere i tempi lunghi delle procedure di gara, stimati in due mesi, mentre c’è urgente bisogno di cura quotidiana, Alla luce dell’indirizzo politico della giunta Canepa, e nelle more dell’espletamento di gara, si sceglie l’affidamento temporaneo (sic!). Come ? Ecco (leggi…) papale papale: ” Sentita in merito la Cooperativa Sociale La Luce, corrente in Loano, via Doria 58 / 7, già nota a questo ente per aver svolto nel passato servizi simili ed attualmente presente sul territorio comunale, la quale si dichiara disponibile ad iniziare immediatamente la manutenzione ordinaria della passeggiata Ciccione, al costo mensile di 5 mila euro, oltre gli oneri fiscali…impegnando la somma di 18.3000,00 €, importo risultante inferiore mensilmente ad un dodicesimo”. Linguaggio burocratese per tutte le stagioni.
Non è finita, per ora. La locuzione latina ‘Fiat lux‘, dalla Genesi (“Dio disse sia fatta luce e la luce fu”), si concretizza nella Città dei Baci di Alassio, di Miss Muretto, eccetera, con una seconda determina, più fresca: 6 maggio 2014, manutenzione ordinaria del parco urbano di Villa Fiske. Breve premessa. Il Comune di Alassio è proprietario dei giardini pubblici, già facenti parte il complesso immobiliare Villa Fiske di Regione Costa Lupara ed annessi locali, con convenzione edilizia del 29 aprile 2004 (notaio Elpidio Valentino) e rogito esecutivo del 15 marzo 2010. Nel 2012 con delibera di giunta (mese di aprile) per “Concessione del servizio di caffetteria nell’ambito del parco pubblico di Villa Fiske’ si decise di indire la gara per assegnare i locali, di proprietà comunale. Ma il 25 maggio 2102 fu proposto ricorso al Tar da parte del Condominio Villa Fiske che ha sede all’interno del parco. Il 26 giugno l’avvocato Giuseppe Inglese di Genova ha manifestato al Comune la disponibilità a contribuire alla cura del parco, compresa la sala espositiva e meeting. La giunta il 16 gennaio scorso ha approvato la bozza di convenzione per la manutenzione ordinaria e straordinaria del parco stesso e locali annessi. Tale bozza prevede, in particolare, la concessione al Comune di Alassio di un contributo di 20 mila euro per la manutenzione del parco e conseguente conclusione della vertenza al Tar.
Anche in questa emergenza è provvidenziale, per il tandem Canepa-Zioni, la presenza della “La Luce” per “aver recentemente operato proprio la sistemazione generale del parco con piena soddisfazione dei condominio” (sic!). La cooperativa ha subito presentato un preventivo nel rispetto del capitolato tecnico (29 aprile 2014) riportante una spesa mensile di 2.500 euro per un totale di 30 mila annui, più oneri fiscali. Nella determina (leggi…) si da atto che “pertanto il costo per il Comune è pari a 16 mila euro, ovvero l’importo eccedente il contributo condominiale di 20 mila euro”. Trattandosi di una spesa inferiore a 40 mila euro non è necessario rispettare le procedure ministeriali del Consip…pertanto si impegnano a bilancio 16.600 euro superiore mensilmente ad un dodicesimo’. Il geometra comunale che ha seguito la pratica è Luca Corciuolo.
Torniamo brevemente a Loano, ore 13,30. Lo stabile di via Doria 58, in pieno centro, è deserto. Nessun campanello risponde. All’interno 7, dove opera da due anni la Cooperativa sociale La Luce, la targhetta è in bianco, inutile suonare. Mentre scendiamo le scale incontriamo una giovane signora. Chiediamo notizie dell’interno 7, della cooperativa. Risposta gentile: “Mai sentita, non so, provi a chiedere ad altri, sono qui da….”. A pochi passi, ecco un signore sulla quarantina. Vive in questo palazzo ? “No, ho l’ufficio.” La Cooperativa La Luce all’interno 7 ? Risposta: “Lei chi è ? Perchè cerca la cooperativa….mi sembra poco delicato dare informazioni e poi se lei fosse di Loano dovrebbe sapere….”. Dispiace averla disturbata, se conosce qualche ‘fratello massone’ ce lo saluti, non siamo della guardia di finanza. Lui rimbrotta girando le spalle: “Ma questo, cosa vuole !!! Si facesse i c. suoi “. Ha ragione, a Loano, meglio non impicciarsi, ci pensa Palazzo Doria. Ed ora sono scesi in campo anche i “Cittadini Attivi”, vogliono salvare i Mazzocchi. Purtroppo sono nati ieri, l’altro ieri a Loano non c’erano e chi c’era faceva ‘bau’ ? Non sono più i tempi del dr. Maurizio Strada (un archivio di 5.870 documenti della sua attività di consigliere comunale,sempre all’opposizione, con 23 pubblici amministratori indiziati di reato, a giudizio, in gran parte assolti. I compagni rossi, in minoranza anch’essi, hanno sempre sostenuto che la ‘buona politica’ non si fa col ricorso alla giustizia. Non avevamo dubbi. A Loano c’era un comunista vero e galantuomo, come se ne trovavano tanti; è per questo che la Federazione provinciale di Savona quando muoveva un fiume di denaro tra dipendenti, feste dell’Unità, sponsorizzazioni delle cooperative rosse, aveva scelto il loanese quale amministratore – cassiere e firmava i bilanci. Oggi i ‘Cittani Attivi’ combattono, peccato che sui giornali non ci mettano né nome, né la faccia. Saranno modesti e ce n’è bisogno. Buona fortuna.
Post scriptum: siamo stati contattati, questa mattina, venerdì 13 giugno, dai tre coprotagonisti della cooperativa sociale La Luce. Il più realista ed educato è stato Francesco Serratore. Ha spiegato che “dai primi mesi del 2014 nella cooperativa sociale siamo rimasti in due, io ed il collega Sansalone subentrato nella presidenza. Ha lasciato, invece, il presidente Fracchia”. Per quale ragione ? “E’ un lavoro che impegna, abbiamo 9 dipendenti, due sono invalidi, gli altri provengono dalla Fruttital (famiglia industriali Orsero di Pietra Ligure ndr)”. Chi vi segue come commercialista ? “Il centro servizi di Confcooperative…solo all’inizio ci siamo affidati ad un commercialista o consulente del lavoro di Loano, si chiama Delicato, è lui che in via Doria 7 ha lo studio e la nostra sede sociale “. Eppure al civico 7 non ci sono indicazioni di sorta, lo documentano le foto !? “Questo non lo so, comunque il nostro impegno resta sul fronte sociale, aiutare i senza lavoro”.
Nobilissima missione, peccato che i rapporti siano quasi sempre con enti pubblici. Accade anche con le due maggiori cooperative della zona, Arcadia di Ceriale ed il Cammino di Sanremo, E ancora, nel fascicolo del Comune di Alassio, dove risultano assegnati i lavori, non si è provveduto ad inserire copia aggiornata della visura camerale ? Serratore: “Questo non so spiegarmelo, non è certo dipeso da noi, so soltanto che facendo una nuova visura risultano i cambiamenti”. Gian Emanuele Fracchia, da parte sua, si sente un perseguitato da ‘trucioli’: “Mi tirate sempre in ballo e non c’è niente di vero”. E’ suo diritto rettificare, querelare…” Io sono una persona tranquilla, perbene, ho due bambini, una moglie che lavora; ho lasciato La Luce da qualche mese perché devo occuparmi di altre cose”. Può indicare la data del suo abbandono della cooperativa ? ” Esattamente non lo so, mi pare nei primi mesi del nuovo anno”. E la scelta di mettersi in società con due vigili urbani…? “Che c’è di male, si tratta di una vera cooperativa sociale….come lo sono l’Arcadia ed il Cammino”. Benissimo che ne pensa se ci scambiamo e pubblichiamo su trucioli.it la sua e la mia denuncia dei redditi, a seguire quelle degli altri dirigenti delle cooperative sociali del ponente ligure ? Questa sarebbe vera trasparenza per chi ha rapporti di lavoro e di denaro con enti pubblici. Fracchia: “Guardi, guardi…, non capisco questo accanimento…..io sono stato inquisito ma da tre anni attendo invano giustizia….finirà tutto in nulla, intanto i giornali, i blog mi hanno….e poi perché avete pubblicato il manifesto…cosa c’entro io con l’attività politica di mio padre….Tutte balle…, Bonsignore alle ultime europee è stato votato da oltre 50 mila elettori….noi siamo gente pulita….”. E’ infine la volta di Sansalone: “…Il mio nome per esteso non potete pubblicarlo…io querelo “. Chi l’ha autorizzata del Comune di Albenga, nel 2012, ad intraprendere l’attività nella cooperativa che voi stessi definite molto impegnativa ? Che ha rapporti economici con enti pubblici… Risposta: ” Che c’è di male….o cancellate tutto, anzi no, no, a questo punto si querela “. Finalmente, arrivederci in tribunale, speriamo sia di parola.
LA SCUOLA DI MUSICA, LE DENUNCE QUERELA, L’EPILOGO INGLORIOSO – Il 2 maggio scorso è stato notificato all’Associazione Arte Musica Spettacolo , con sede legale in via Don Bosco 8, e sede operativa in via Robutti 8- 10, locali di proprietà comunale, che è stata avviata la procedura di revoca della concessione per l’utilizzo dei locali….poichè risulta versato solo un canone di 400 euro relativo al mese di ottobre 2013. Da qui il palese mancato rispetto dei patti contrattuali sottoscritti il 27 novembre 2013. La revoca della concessione sarà definitiva entro 60 giorni. Non ci è noto se nel frattempo è cambiato qualcosa. Si sia provveduto al saldo o sia nata una controversi.
La vicenda fece scalpore, ormai anche gli alassini hanno fatto l’abitudine a certe notizie. Trucioli aveva scritto due servizi con tanto di allegati e documenti. Riportiamo solo il titolo del Secolo XIX della vigilia di Natale 2013: ” Alassio, la città dei veleni. Scuola di musica, arrivano le denunce. La presidente Mantovani querela Galtieri, la Olivieri e i blog”. Noi di Trucioli.it eravamo esclusi, un mesetto prima avevamo inviato una e mail, chiedendo alla presidente dell’Associazione Mantovani alcuni chiarimenti al fine della completezza di informazione. Tra l’altro è la moglie di Stefano Franchi, collaboratore del Decimonono, ex consigliere delegato (leghista ?) del Comune di Laigueglia. La cortesia e buona educazione è finita nel cassetto ? Neppure un cenno di risposta. Angelo Galtieri, consigliere di opposizione e mancato sindaco replicò: “Bene la querela, almeno la Mantovani si pagherà l’avvocato personalmente e non si rivolgerà a quello del Comune”. Manco a dirlo è intervenuta anche la ‘principessa di palazzo civico’, Monica Zioni secondo la quale tutto rispettava rigorosamente criteri di legalità, trasparenza, nel superiore interesse della comunità e nel rispetto degli impegni politici. A proposito, non sappiamo se sia lei o un’altra amministratrice alassina che ha rinunciato a qualsiasi indennità a ‘favore dell’associazione detenuti d’Italia’. Una buona notizia, noi quei soldi li avremmo versati (chiunque sia il soggetto) agli anziani bisognosi alassini. O magari destinati al ‘grande volley’ che ha dovuto lasciare il PalaRavizza, centro per l’allenamento delle nazionali azzurre. Resta la consolazione dell’Open Dance.
Quando i comuni dell’entroterra, da tutti decantato a risorsa e da sempre abbandonato, vogliono imparare la ‘buona amministrazione’ si informino a dovere sulla gestione del denaro pubblico nella opulenta Riviera, Lassù le case non solo restano invendute e il degrado della fatiscenza avanza, in riva al mare i soldi si ‘possono buttare’ vedi l’ultima perla del Pontile Bestoso e per restare in tema, lo stato della nuova passeggiata di levante, fresca di un paio d’anni e già da ‘rifare’. L’elenco non è breve. Buona stagione balneare a tutti.
Luciano Corrado