Trucioli

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Noli paralizzata? Niccoli ‘padre’ dell’embrione e Repetto ha partorito il mostro


Forse questa volta il Sindaco di Noli ha ascoltato chi lo ha consigliato di leggere e rispondere all’articolo/intervista fatta all’ex Sindaco Niccoli apparso sul quotidiano  “La Stampa”  di domenica 17 febbraio scorso a firma di Marina Beltrame.  E’ ormai arcinoto che quando non gli conviene rispondere, non risponde (dichiara pure che non legge giornali e i blog), sia che si tratti di smentire notizie che interessano la conduzione amministrativa, ovvero palesi errori di incapacità gestionale descritti e documentati o, ancor peggio, qual’ora potessero essere ritenuti diffamanti.  

Analizzando la conseguente risposta di Repetto sempre su “La Stampa” dell’8 marzo titolata “QUANTA DEMAGOGIA SUI PARCHEGGI” rilasciata al giornalista Augusto Rembado, mi pare che l’attuale Sindaco non ha risposto in maniera completa ed esaustiva a Niccoli sulla realtà e soprattutto sul perchè la “CITTA’ PARALIZZATA PER GLI ERRORI FATTI SUL PIANO PARCHEGGI”.

Tale era il titolo a grossi caratteri del quotidiano il 17 febbraio, a cui faceva seguito la domanda iniziale posta dalla giornalista:  “Noli è bloccata (e in crisi)soprattutto per i due grandi autosilo iniziati da privati e mai completati.Due operazioni da milioni di euro arenate fra rischi e crolli, difficoltà finanziarie e cause civili. Come uscire da questo empasse?”

Niccoli, a questa prima domanda esprimeva le sue proposte, contestate oggi da Repetto. Condivisibili o meno, per lo meno le ha analizzate…. e per questa volta si è avvalso della “facoltà di rispondere”…  Niccoli non è mica un PM…!!!.  Bisognerebbe però, leggere attentamente e sino in fondo l’intervista, perchè all’ultima domanda della giornalista, quella così formulata: “A poco più di un anno da fine mandato, qual’è il vostro giudizio sulla amministrazione Repetto?” . Alla risposta di Niccoli che è stata: “L’Amministrazione in carica, alla luce dei due problemi trattati, si qualifica da sola, a prescindere da tutte le altre cose che non ha fatto…” Repetto non ha a sua volta risposto in maniera contestuale sul come e  perchè della “paralisi” decennale che castiga l’economia turistica locale.

Ci sono stati o no errori di valutazione, di conduzione, oppure si può tranquillamente asserire che i tre maggiori (ir)responsabili amministrativi dal 2004 al 2014, e che tutta Noli ormai conosce per bene (Rossello/Penner/Repetto) sono persone “iellate…”?   Per lo meno, dal 1980 al 2004 l’area ferroviaria adibita a parcheggio risultava, pur nei suoi limiti, funzionale; con l’avvento dei due mandati amministrativi di “Repetto&..Compagni” ecco i risultati.

Noli, la città del “museo diffuso” ormai da tempo ha assunto le caratteristiche del “vortice diffuso“; non è certo edificante ascoltare i commenti delle persone che si soffermano ad osservare le zone oggetto dei due interventi.

Carente d’informazioni e documentazioni, non mi sento di analizzare le vicende delle “sabbie mobili” di Via IV Novembre, cantiere fatto nascere prematuramente/contemporaneamente (pare) dalla volontà realizzativa imprenditorial/amministrativa dell’Assessore Penner a quello di Via Belvedere.

Di chi è la responsabilità politica amministrativa, dal 2004 ad oggi, per cui la Città di Noli è “paralizzata”, vive “in affanno”, riguardo alle risposte da dare ad una normale accoglienza al turista che  visita il paese attratto dalla “bandiera blu”? 

Da parte di  Repetto non è corretto imputare a Niccoli la responsabilità del “rispetto dei parametri vincolanti di un Accordo di Programma da lui stesso firmato”  come asserisce in un passaggio delle risposte. Lo può far credere a chi non è a conoscenza o si è dimenticato che è tra il 2007 ed il 2008 che l’amministrazione Repetto, a seguito dei sondaggi archeologici, è stata l’unica responsabile della conclusione della sciagurata, così formulata “variante” all’iniziale Accordo: il via libera alla licenza al disastro.

La concessione del terzo livello di garage, nei confronti dei due previsti da Niccoli, senza i dovuti accorgimenti  e cautele auspicate da documenti che parlano molto chiaro, sono l’indiscutibile causa della “paralisi” venutasi a creare in questa zona centrale della cittadina.  Permettere, come Amministrazione Comunale, di alienare una zona archeologica e non valutare la scelta di restituire parte del valore del terreno, costruire meno garage, anche con “il senno del poi” dimostrano che non si tratta di demagogia, ma di pura constatazione della realtà.

La stolta ingordigia di incassare comunque le contropartite in denaro per 1.640.000,00 €, sommate alle altre previste in costruzioni di pubblica utilità e parcheggi pubblici, ha dimostrato, ancora una volta, l’imperizia previsionale per un corretto/funzionale futuro turistico/culturale di Noli.

Inoltre è sempre bene ricordare e precisare che, essendo inizialmente la zona soggetta a vincolo archeologico, il previsto e doveroso  Accordo di Programma firmato da Niccoli non aveva più motivo di essere considerato vincolante una volta che, come si è constatato, la stessa zona  è risultata oggetto di interesse da parte della Sovrintendenza e, come tale, di necessario, obbligatorio cambiamento.

Sul fatto poi che la Ditta abbia finanziato per tre anni gli scavi, qualcuno avrà ben concordato sulle modalità, non certo scritte; oppure si è proceduto al buio…, ed è  per questo che esiste una lettera “intimidatoria” (già resa nota) da parte della stessa Ditta che inchioda l’amministrazione comunale, la ricatta legalmente.

Dunque, come scrivevo tempo addietro: Niccoli ha creato l’embrione, Repetto ha partorito il mostro. A nome e per conto della comunità nolese che sta massacrando ormai da quasi dieci anni, cosa è disposto il “trio” fallimentare a concedere, questa volta, alla nuova srl Levy per sanare ferite economiche a favore di chi ha concorso a sbagliare l’operazione per ora in concordato?  Forse la rinuncia alle contropartite previste nella “variante”come i locali in muratura ed all’area in superficie destinata a parcheggio pubblico, per permettere di costruire in altezza fuori terra nuovi box?. Non in aggiunta, ma in sostituzione di quelli sotterranei, a minore costo di costruzione?  E’ con questo tipo di indecente soluzione, se attuata, che l’attuale maggioranza avrà il coraggio di ripresentarsi al giudizio dei concittadini l’anno prossimo?  A cominciare da quelli residenti in Via Belvedere, uniti nella disgrazia dei disagi a quelli di Via IV Novembre.

WARNING: concittadini onesti e responsabili passano-parola, denunciano ed avvertono che per Noli si presentano, anche telefonicamente, personaggi che offrono contratti che si aggirano sugli 8.000€ anno per permettere l’installazione di antenne per la telefonia mobile, anche ben camuffate, sui tetti di loro pertinenza.  Sindaco, Carabinieri , Vigili Urbani sono al corrente di questa iniziativa?  Sono in grado di controllare e stroncare tale illegittima pericolosa subdola offerta, a salvaguardia della salute della comunità? Non sarebbe opportuno un’iniziativa da parte di tutto il Consiglio Comunale atta ad allertare da subito la popolazione in tal senso?

Il Sindaco, quale tutore responsabile della salute e della sicurezza dei cittadini, sia coerente ed agisca di conseguenza; ricordi quanto da lui stesso dichiarato solennemente, e per la prima volta udito in un recente Consiglio Comunale, quello cioè di voler assumere questa responsabilità istituzionale per giustificare l’ intervento prioritario…. per l’anno 2013, da attuarsi nell’alveo del Rio Buongiardino. (A seguito di questa iniziativa, qualche polemica… qualche sussurro…”adesso o mai più”… qualche allusione… “perchè strada a sinistra non a destra”… solo il futuro ne dimostrerà la veridicità).

Certo che se il Sindaco Repetto avesse seguito lo stesso criterio di responsabilità preventiva sull’area di Via Belvedere da subito, dall’inizio del 2009 con le prime avvisaglie di dissesto, tutti avrebbero potuto constatare e quindi apprezzare la serietà professionale/istituzionale indispensabile ad un  Primo Cittadino.

Fuori sacco: sono stato sollecitato a denunciare un fatto increscioso che capita nella gestione dei parcheggi a pagamento di Corso Italia. Turisti, villeggianti che momentaneamente parcheggiano in una delle due zone dove un parcometro risulta fuori uso e con appeso un cartello che indica di prelevare il biglietto in quello funzionante (nell’altra zona a oltre duecento metri) si trovano la solita multa di “benvenuto”. E’ l’accogliente cittadina turistica dai ” passi lunghi e ben distesi…”  Però,come si suol dire: “mal comune, mezzo gaudio”… Sono venuto a conoscenza che anche nella vicina Spotorno si verifica lo stesso disagio, aggravato dal fatto che la distanza da percorrere tra una zona e l’altra è di molto superiore, per cui…

Ps. Viene in mente il velenoso/gogliardico notiziario nolese di tanti anni fa “U BANANA“, quando  senti sussurrare un “cétu” comprensibile solo alla “gente” locale, quella che poi lo commenta sorridendo, ciascuno a suo modo: …hai saputo che nella “Zuacca” è scoppiata la fogna con fuoriuscita di materiale organico solido e che lo stesso ha trovato sfogo in un locale… temporaneamente, pare, sguarnito…?

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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