A Diano Marina le elezioni si avvicinano. Cambierà qualcosa o resterà tutto come prima? Parole, parole, parole… La campagna elettorale si sta scaldando. In prima linea vediamo Loredana Grita, impegnata in un feroce “esame critico” dell’Amministrazione uscente, mentre Michele Calcagno sembra tenere un profilo più moderato, pur non risparmiando critiche nemmeno lui. Decisamente defilati gli altri sfidanti. Ma la gente come la pensa? Ad alcuni dianesi va bene così?
Tennis chiuso, sala da ballo sparita, fontane interrate, zampillo spento, stagione teatrale annullata, niente Parata d’Agosto, fuochi artificiali in forma ridotta. Strade piene di buche, frazioni dimenticate, scuole con problemi di sicurezza, campo sportivo che è rimasto l’unico in provincia ancora in terra battuta. Per non parlare della nuova stazione ferroviaria, prossima all’inaugurazione ma difficilmente raggiungibile per mancanza di adeguati collegamenti viari…
Si chiude proprio una bella legislatura. Pensare che cinque anni fa, in campagna elettorale, Chiappori si vantava di poter chiamare mezzo governo per portare a Diano una barcata di soldi….
“Non avrò problemi a chiamare Burlando, Tremonti, Fitto e Maroni.… per fare tutte le opere e le cose di cui Diano ha bisogno”. Così aveva detto e scritto il candidato Sindaco Chiappori in campagna elettorale. Nei cinque anni in cui è stato Sindaco, però, le telefonate magari le ha fatte, ma la promessa “montagna di soldi” nessuno l’ha vista. Ha capito la lezione? Macché! Nell’attuale campagna elettorale ne ha sparata un’altra delle sue, sostenendo di avere pronti i progetti per 36 milioni di euro di opere pubbliche. Nessuno è riuscito a scoprire di quali opere si tratta, chi sono i progettisti e se sono stati pagati. Però questa volta ha messo le mani avanti: “Non riuscirò a realizzarle perché Stato e Regione a quanto pare non daranno i soldi”. Bel colpo davvero!
Ricordate l’altra promessa? “Sarò un Sindaco a costo zero. Destinerò l’indennità del Sindaco al sociale, alle associazioni, in accordo con la Giunta”. Anche questa non mantenuta, ma adesso sappiamo perché. La singolare giustificazione è stata resa pubblica recentemente nell’incontro con tutti i candidati organizzato da Sanremo News, quando Chiappori ha detto che fare il Sindaco “costa”…. Che strano, pur essendo stato Sindaco in precedenza ed anche Parlamentare, non lo sapeva?
Finisce qui? Macché. Cinque anni fa c’era puzza dai tombini in molte parti del lungomare? Un mese e il problema sarà risolto! Tuonò Chiappori. Peccato che cinque anni dopo la puzza si senta come e forse anche più di prima…
Insomma, per farla breve, basta leggere il programma elettorale di allora per rendersi conto che, di tutto quello che c’è scritto, è stato realizzato praticamente nulla. Senza tirare in ballo i tre processi che dovrà affrontare, la figura del Sindaco uscente ha perso parecchio dello smalto con cui si era circondata cinque anni fa…
Una vera montagna di soldi, però, il Comune di Diano l’ha spesa davvero. Si tratta di spese legali. Quelle relative agli ultimi due anni disponibili parlano chiaro. Nell’anno 2013 si sono registrati impegni di spesa – soltanto per gli avvocati – per 110 mila euro. Che sono lievitati quasi a 130 nell’anno successivo. Va da sé che le cause perse comportano ulteriori esborsi, sia legali, sia di risarcimento danni. Se tanto mi dà tanto, con il 2015 e con gli anni precedenti il 2013, si supera la bella cifra di mezzo milione di euro! In pratica, 80 euro a testa per ogni abitante…
Intanto la campagna elettorale si anima con una nuova querelle. Agli espositori che vogliono piazzare i loro banchi in occasione di alcune manifestazioni promosse da una associazione locale viene richiesto un contributo di 200 euro, mentre i commercianti che partecipano direttamente pagano la metà. Tutto regolarmente documentato con ricevuta. Il Comune però di solito esenta dal pagamento del suolo pubblico, quindi fioccano le lamentele perché la cifra viene ritenuta troppo alta.
E per finire una bella “reclame” per Diano Marina, il comune italiano di questa tornata elettorale che vanta il record dei candidati rinviati a giudizio…..
ULTIMA ORA – Che il Comune di Diano Marina non sia ben amministrato dall’attuale maggioranza è opinione di molti, ma adesso a dirlo è anche il Prefetto. Con due lettere inviate il 19 maggio, la rappresentante del Governo Silvana Tizzano ha diffidato il Consiglio comunale a deliberare sul “rendiconto di gestione dell’anno 2015″ e sul “bilancio di previsione del 2016″. Due incombenze che la legge impone di compiere in tempi certi, che a Diano Marina non sono stati rispettati. Il Prefetto invita il segretario comunale ad attivarsi comunicando la diffida al Sindaco Chiappori e a tutti i Consiglieri comunali. Se entro venti giorni non si provvederà, il Consiglio verrà sciolto e sarà nominato un commissario.
A parte la “stranezza” che consiste nel fatto che tra venti giorni ci saranno già state le elezioni, e quindi il Consiglio comunale inadempiente non esisterà più, e non si capisce bene che cosa possa essere commissariato. Resta il fatto che l’intervento del Prefetto stigmatizza un comportamento dell’Amministrazione Chiappori non conforme alle norme vigenti, e la richiama all’ordine. Il che, in piena campagna elettorale, suona come una pesante condanna ?
Franco Bianchi