Contro la nuova sanguinaria strategia del terrore, Albenga reagisce sulle note della Marsigliese.
La città delle torri si è svegliata al suono delle campane della cattedrale di San Michele Arcangelo e dell’inno nazionale francese. Alle stragi di Parigi il centro storico ingauno ha reagito all’insegna della solidarietà diffondendo per strade e vicoli le note della Marsigliese. Commozione mista a rabbia tra i passanti mentre non pochi additavano con fare minaccioso alcuni dei tanti magrebini che popolano la prima piana ligure. Solidarietà per la Francia e ai suoi caduti da una città che più di altre ha vissuto gli anni duri e difficili del periodo nazifascista con le 59 vittime trucidate alla foce del Centa dal boia Luciano Liberti e dai complici. Sono stati per primi i commercianti del centro storico ad applaudire all’iniziativa e non pochi passanti hanno intonato… ‘enfant de la Patrie, le jour de glorie est arrivé’. Con la voce, cuore, sentimenti, commozione.
Il saggio esempio dovrebbe coinvolgere altre cittadine, grandi e piccole, della provincia, dalla costa all’entroterra. La Liguria, l’Italia funestata dal lungo malgoverno dei sordi, con tanti eroi che ogni giorno si sacrificano in famiglia, sul lavoro. Il dramma di Parigi non può essere fonte di odio e razzismo, semmai ritorno alle origini, ai Padri della Patria, agli avi laboriosi, sapienti, retti. Per un mondo più giusto, senza strapotere dei privilegiati. Albenga, pur con le tante contraddizioni, ha abbracciato la Marsigliese per diffondere il messaggio di pace, speranza, buoni auspici ai residenti e alla folta comunità di immigrati e migranti. Che dire ? Grazie Albenga !