Un’altra vicenda da ‘non fatelo sapere‘ ? Per quale motivo, non lo sappiamo. E’ certo, invece, che Marco Ballestra, blogger di Ventimiglia con record di processi penali e civili, almeno nel ponente ligure (battuto, in Liguria, da Christian Abbondanza della Casa della Legalità), deve difendersi, nel tribunale civile di Savona, dopo un atto di citazione ( art. 702 bis Codice di procedura) con richiesta danni, da parte di una giovane signora marocchina che, in passato, ha fatto l’interprete per la Procura della Repubblica di Savona ( o forse della polizia giudiziaria) ai tempi in cui era sostituto procuratore il dr. Alberto Landolfi, ora in servizio a Genova.
Nella veste di richiedente i danni morali e materiali, Houda Moufak, nata a Casablanca (Marocco), il 28 marzo 1980, coniugata. L’ultima sua residenza pare risulti a Vado Ligure, in precedenza ad Altare (indirizzo indicato nell’atto di citazione del ricorso), prima ancora a Cairo Montenotte. L’azione civile è affidata all’avvocato Andrea Argenta, civilista noto a Savona per le cause (almeno una sessantina) promesse contro banche in tema di presunti ‘prestiti usurai’. Un esperto, insomma, della materia che si è anche impegnato quale oratore in convegni ad hoc sulla controversa e diffusa pratica dei prestiti usurari in tutta Italia. Il legale ha presentato decine di denunce, esposti, querele a tutela di cittadini ‘vittime’.
Quando abbiamo chiesto se poteva metterci in contatto con la sua assistita, l’avvocato Argenta risponde: ” Lo farei volentieri, ma la signora Moufak si trova all’estero….”. Risulta all’avvocato Argenta se la sua assistita abbia svolto consulenze o attività di interprete, traduttrice, anche per conto dell’architetto Andrea Nucera, latitante a Dubai, con mandato di cattura internazionale richiesto dalla procura della Repubblica di Savona negli anni di Francantonio Granero procuratore capo? L’avvocato Argenta ha assistito in un processo penale un coimputato di Nucera, per un asserito fallimento di una società della galassia, Marcello Torterolo. Il legale: “ Mi spiace, ma la circostanza proprio non la ricordo, anzi non mi risulta e non mi riguarda….“.
Non chiediamo se gli risulta che Houda Moufak sia stata anni addietro, ai tempi del sostituto procuratore della Repubblica, Alberto Landolfi, tra gli interpreti o traduttori utilizzati dalla stessa autorità giudiziaria. In quali mansioni, se per interrogatori, traduzioni di documenti, missioni in Marocco o ascolto di intercettazioni – trascrizioni telefoniche, ambientali. Ruoli delicati, manco a dirlo, riservati ad incensurati e persone di specchiata fiducia. Non sappiamo dire quale sia il metodo di scelta e di reclutamento. Non risulta, comunque, abbia operato nell’ambito delle inchieste del dr. Landolfi.
Il blogger di Ventimiglia che ha il domicilio in un paesino dell’immediato entroterra, in territorio francese, non è giornalista; svolge l’attività principale di apicoltore, con dedizione e passione. Ha pubblicato servizi web (sul blog AlzalaTesta) in cui c’erano fotocronache promozionali delle serate estive alla Suerte di Laigueglia. Tra te tante immagine una ritrae Houda Moufak accanto al magistrato. Che c’è di male ? di svilaneggiante ? Può accadere a chiunque cittadino che frequenta locali o luoghi pubblici farsi fotografare accanto ad un conoscente, ad una conoscente. In effetti nelle sequenze di quella serata by night, nulla di scandaloso, ma un generale clima di allegria, di brindisi e perchè no con belle ragazze protagoniste. Mancherebbe altro che mettessero le bruttine! Non è questo il momento dissertare su quanto abbia scritto Ballestra e se, trattandosi di immagini scattate da organizzatori della serata, messe in circuito internet, sia lecito o meno la pubblicazione. Un magistrato, comunque sia, non è mai un cittadino qualunque, soprattutto nell’ambito del territorio dove esercita il suo incarico per conto dello Stato, delle istituzioni. Si può invocare la buona regola non scritta dell’opportunità ? Perchè il dr. Landolfi non avrebbe dovuto farsi fotografare con una collaboratrice della giustizia italiana ?
Sta di fatto che, seppure a distanza di tempo, è arrivata la reazione di Houda Moufaka. Lamenta di aver subito un grave danno a seguito della diffusione della foto (o più di una una?) in cui è ritratta alla Suerte e dell’articolo a corredo. Non conosciamo quali siano le prove a conforto della tesi. Non si possono escludere a priori. I quesiti a cui dovrà rispondere il magistrato monocratico giudicante sono, come al solito, nel merito e in diritto. Marco Ballestra dovrà, a sua volta, costituirsi nel giudizio. Prendere posizione sui fatti esposti dalla ricorrente. Indicare, se lo ritiene, i mezzi di prova di cui intende avvalersi.
Balestra interpellato da trucioli.it risponde: ” Non ho nulla, per ora, da dire, da riferire, da commentare. Non so chi abbia avuto interesse a diffondere la notizia. Non so se mi giovi o meno”. Quello che Marco Ballestra, aveva da far conoscere, almeno nel recente passato, l’ha affidato ancora una volta al suo blog. Il 5 ottobre scorso – anche in questo caso nel silenzio della libera stampa imperiese, – ha scritto “Questa volta a Torino sono stato assolto perchè il fatto non costituisce reato”. Racconta e descrive che il suo difensore, Guglielmo Busatto di Torino, gli ha comunicato l’esito di uno dei processi. “La dr.sa Silvia Bersano, giudice presso il tribunale di Torino, oggi mi ha assolto con formula piena dalla denuncia mossami dal dottor Landolfi…. mi ha fatto processare con tutti i costi e lo stress che ciò comporta, per aver cercato in modo fraudolento, secondo lui, di non dargli gli euro, mi pare 7 mila, che la condanna di primo grado stabiliva e ciò malgrado questa fosse stata appellata….Il mio avvocato di Ventimiglia, dr.ssa Roberta Rosso infatti aveva proposto da subito una rateizzazione mensile per saldare il debito provvisorio, in attesa dell’appello e dell’eventuale terzo grado di giudizio. Il dr. Landolfi attraverso il suo legale di fiducia di Savona, avvocato Farrauto, aveva rifiutato questa possibilità mettendo all’asta una quota dell’appartamento di Ventimiglia dove vive mia madre ultraottantenne. Questa porzione di casa è già andata all’asta una volta. ne seguirà un’altra e poi forse un’altra ancora, accumulando spese su spese. Un’altra azione di Landolfi – scrive ancora Ballestra sul suo blog – che ha creato non pochi danni nell’equilibrio psichico di mia madre, Margherita Fenoglio, è stato il sequestro cautelare di tutti i nostri beni immobili che Landolfi ha chiesto ed ottenuto dal tribunale di Torino. Per mia madre anziana, un’autentica vergogna agli occhi della gente, dei carabinieri che notificavano gli atti. Il giudice, con la sentenza di oggi, ha tuttavia disposto la revoca immediata del sequestro e la restituzione a me dei beni sequestrati. Ha sentenziato che non c’è alcuna volontà di sottrarsi in modo truffaldino ai miei doveri nei confronti del dr. Landolfi…La richiesta della pubblica accusa e del legale di fiducia di Landolfi era di un mese di reclusione ed altri 5 mila euro di risarcimento, oltre le spese legali e processuali. La mia attività, passione di blogger, diventa devastante…. Dal dr. Landolfi ho ricevuto quattro denunce riunite a Torino in tre processi distinti. …..”.
Per la cronaca il dr. Landolfi non ha ‘colpito’ solo un blogger, in passato è toccato a giornalisti del Secolo XIX di Savona e Genova, di altri quotidiani e settimanali. Un magistrato che non perdona ? Certamente con lui non si scherza, attesta la sua brillante carriera, in Italia e all’estero. E’ stato uno dei primi Pm (se si esclude il periodo delle inchieste e dei processi a Teardo e C.) ad ottenere la scorta nella ‘sua’ Savona. Molti ricordano. Altri dimenticano.