Un giovane e probo parroco francescano, padre Juan; un organizzatore di lungo corso e esperienza, Gianpaolo Fracchia; molti nomi benemeriti e popolari dell’Alassio antica dei pescatori e stella del turismo balneare, benedetta da madre natura e dal sole che sorride e bacia. Uno slogan quanto mai appropriato degli ideatori della festa di Borgo Coscia:”…Dove il mito diventa leggenda “. Alassio appunto.
Onori e testimonianza d’affetto, di gratitudine umana a Lina Picciolini la nonnina che impasta le frittelle; il sempre giovane elettricista Pino Airaldi che dà una mano al nuovo Lino Beltramo; Franco De Bona, idraulico, al secolo “Moviola” maestro del lento portamento; Gianni Selva artefice del buon profumo della rinomata panetteria; Isabella Braghin del Bar Vela; Nico Simoncini del Bar LA CAMBUSA. Lei se n’è andata e da lassù guarda, osserva, sprona, rimprovera, elogia: la mitica bagnina Nedda Oliva dei Bagni Marcella, mamma di Lucia e nonna materna di Rocco Invernizzi. Impossibile dimenticare la pettinatrice Antonella Beltramo e la caratura del presidente dell’Associazione Amici di Borgo Coscia, Domenico Bogliolo.