Cinque sezioni Anpi (Calice Ligure, Finale Ligure, Spotorno, Orco Feglino e Pietra Ligure), con il patrocinio dei comuni, compresi Rialto e Tovo S. Giacomo, a ricordo del 25 luglio 1943 e la caduta del regime fascista, hanno inserito nel programma del giornata, per cena, la ‘Pastasciutta antifascista‘. Non abbiamo l’onore di conoscere l’inventore. E’ discutibile umorismo ? Appropriato al tema? La pasta ha sfamato, era il primo e unico piatto nei durissimi anni di guerra. Il Duce ha affamato milioni di concittadini. Come dimenticare che nel Bel Paese esiste un eccesso di urlatori e dissacratori, populisti ed estremisti ? A destra a alla sinistra estrema. L’Anpi, e chi in loco la rappresenta, si sottragga a cimentarsi in questo sport di cinismo. Il fascismo e gli sponsor sono falliti miseramente tra lutti, guerre, sofferenze e ruberie. La pastasciutta facciamola con altro sugo, più consono al prestigio dell’Anpi stessa. O solo questione di gusti?