A Spotorno il 2014 porta in dono un nuovo PUC da 100.000 mc. E’ accaduto martedì 11 novembre 2014 (Leggi….). l’Amministrazione Comunale ha adottato il nuovo piano urbanistico comunale dopo 19 anni. Obiettivo dichiarato la riqualificazione e il riordino a levante e a ponente senza stravolgimenti. In realtà, in contrasto con le reiterate unanimi intenzioni manifestate da tutte le componenti politiche, per l’arresto del processo di cementificazione e per soli progetti di riordino ambientale, nel prossimo decennio si potrà edificare una cospicua mole di costruzioni.
Ciò sarà possibile se non interverranno modifiche durante il previsto iter delle osservazioni dei cittadini e delle approvazioni regionali.
L’attenuante proposta dall’Amministrazione è che oltre la metà delle cubature risalgono al precedente Puc.
In sintesi 75.000 mc di edilizia residenziale e 25.000 mc di edilizia turistica, corrispondenti a 25.000 mq di abitazioni e 7000 mq di edilizia per il turismo, così distribuiti da levante a ponente.
Un monoblocco residenziale di circa la metà del previsto totale edificabile, con parco e parcheggi nell’area dei camper, è l’intervento più rilevante.
Tutto ciò in cambio dell’ampliamento della passeggiata ( un paio di metri ) conseguente allo spostamento a monte dell’Aurelia per tutto il rettilineo della Maremma. Da valutare attentamente il rapporto costi-benefici, in termini paesaggistici e ambientali, e soprattutto attuare una convenzione con i privati che obblighi prima le realizzazioni di interesse pubblico e solo dopo quelle dell’intervento privato collegato.
Ancora in zona Maremma, nell’operazione ex Hotel Pippo viene ridimensionato del 20% il volume turistico che resta di 20.000 mc ( con piscina, centro benessere e parcheggi ) a vantaggio del residenziale.
Nella zona centrale,per l’edilizia di sevizio pubblico, la ristrutturazione dell’Alga Blu prevede un edificio a due piani, con sala riunioni , ristorante e parcheggio per 15.000 mc ( 3000 mq ). Nella zona a valle del casello autostradale, è prevista una sala da ballo con relativi parcheggi, il secondo notevole intervento di interesse pubblico.
A monte ( Opera Siccardi ) a scomputo degli oneri di urbanizzazione di un intervento edilizio, sono previste 3 villette:
In località Magiarda e Lajolo, sono previsti due iniziative di Edilizia Residenziale Sociale di circa 15.000 mc, secondo il piano regionale.
Una serie di parcheggi pubblici e privati, sono previsti: 1- sotto e adiacenti alla variante Aurelia; 2- a corona tra il centro storico e la zona di via Lombardia ; 3- in località Serra e 4-sotto il campo sportivo.
Complessivamente si tratta di 350 posti auto privati e altrettanti pubblici a rotazione.Tutto ciò per ottemperare alla richiesta dell’Anas e della Regione, di eliminare quelli lungo l’Aurelia e la circonvallazione.
A ponente, la proposta di un approdo a secco di 1500 mq di bacino, per 200 barche, va nella direzione della soluzione del problema erosione della spiaggia e della neutralizzazione della discarica Serra.
Tuttavia è nota la contrarietà della Regione a qualunque tipo di porticciolo, stante anche la posizione di tutela della Comunità Europea rispetto alla prateria di posidonia. Del resto per la protezione del litorale sarebbe sufficiente il ripristino del molo ( pennello ) di massi, scriteriatamente demolito nel recente passato, la cui mancanza ha consentito l’erosione della spiaggia in misura notevole, 20 m a detta degli operatori del centro velico. Il costo dell’intervento è valutato inferiore a 100.000 €.
Inoltre è doveroso constatare che purtroppo, per il nuovo Municipio, il centro di talassoterapia e la discarica Serra, la situazione di stallo dei lavori pare destinata a persistere, a causa di convenzioni che non prevedevano la tutela dell’interesse pubblico prima di quello dei privati.
Per finire alcune considerazioni. Nello specifico, stupisce un rilevante investimento di 20.000 mc sul turistico, sebbene di qualità, in un momento di grave crisi strutturale del turismo come l’attuale.
Cui corrispondono circa 350 posti letto, mentre si fa fatica a riempire di turisti quelli già esistenti. Sempre che non si punti eventualmente alla solita via d’uscita della variante di destinazione d’uso verso il residenziale, ovunque praticata.
Da quanto proposto si deduce un incremento di popolazione di oltre 500 unità in grande prevalenza non residenti. Ne consegue l’ulteriore crescita dello scenario di seconde case, vuote per oltre metà dell’anno, senza considerare che stante la grave congiuntura, c’è il probabile rischio delle difficoltà di acquisto.
Dunque di fatto continua ormai da oltremezzo secolo, il processo di urbanizzazione intensivà della costa ligure, che ha portato ad uno squilibrio ambientale e paesaggistico, con effetti negativi sulle presenze dei turisti di qualità.
In conclusione per il futuro, vien da chiedersi chissà quanto lontano sarà ancora il tempo in cui una Amministrazione avrà la forza e l’intelligenza politica di adottare un PUC, senza rischiare di perdere le elezioni, coerente con l’obiettivo non più rinviabile del turismo di 12 mesi all’anno, basato su spazi servizi ed iniziative coordinate per attività culturali ed eventi sociali continuativi, accantonando finalmente la cementificazione dell’ultima preziosa parte di Liguria rimasta.
Giovanni Maina