La giunta comunale insiste nel ricorso contro il dragaggio della rada vadese. E’ una vera fortuna che Monica Giuliano, sindaco di Vado Ligure, sia stata nominata anche presidente della provincia. Questo doppio incarico,con le sopravvenute competenze ambientali, sarà un dato di peso all’atto dell’udienza pubblica del Consiglio di Stato prevista per il 2 dicembre 2014, dove il massimo consesso della giustizia amministrativa, si pronuncerà sul ricorso del Comune, già bocciato in sede di Tar Liguria.
Un breve passo indietro: la giunta precedente aveva impugnato la sentenza di primo grado, contestando la validità dell’autorizzazione concessa dal presidente Claudio Burlando. Il Consiglio di Stato, in data 20 maggio 2014, aveva sollecitato la nuova giunta comunale, a manifestare il suo interesse per la prosecuzione dell’appello, dopo le reiterate dichiarazioni della sindachessa Giuliano (apprezzata dirigente nel Comune di Bergeggi) di non volere più coltivare il contenzioso con la Maersk .
Incredibile ma vero, il Comune di Vado Ligure non ha ufficializzato di non avere interesse alla prosecuzione del giudizio. Quindi il massimo organo di giustizia amministrativa, in assenza di una dichiarazione di mancanza di interesse da parte dell’appellante, ha ritenuto necessario procedere ad un approfondimento che rispondesse ai quesiti ancora in sospeso. In sintesi si richiedono lumi sulla nocività degli scarichi, sulle relazioni tecniche della Regione Liguria in materia, sui rischi per la salute, sui campioni rilevati, sulle perizie notificate al Comune ed alla Provincia, sulla natura fisica e chimica dei sedimenti, sull’origine del materiale di riempimento. Una bella gatta da pelare, consegnata ad un collegio di 5 membri, nominati dal direttore del dipartimento di ingegneria dell’ Università di Genova, che avrebbe dovuto depositare una relazione tecnica al Consiglio di Stato entro il 20 ottobre 2014.
In sede di assemblee cittadine già convocate, una domanda su cosa sappia il sindaco Monica Giuliano del contenuto della perizia appare estremamente stuzzicante. Il 2 dicembre prossimo i cittadini vadesi sapranno se i 15 mila euro corrisposti a carico del Comune sono stati ben impiegati e nel frattempo possono leggersi il documento integrale, lettura forse foriera di ulteriori interrogativi sulla completezza dell’informazione giornalistica (cartacea e web) e sulla trasparenza dei pubblici poteri! Leggi…
