Il pd savonese non molla la presa sulle poltrone che occupa da decenni. Prima la riconferma di CARLO RUGGERI all’IPS, uno degli enti piu’ inutili partecipati da comune, provincia, ecc., gentilmente condivisa con il loquace ex presidente VACCAREZZA. Oggi leggiamo le prodezze parlamentari di ANNA GIACOBBE, già segretario della CGIL ligure, sorella di un ex sindaco, ex vice presidente della provincia. Al grido di “giu’ le mani dal porto” cosa si inventa la nostra veterana per “salvare” l’ente portuale: addirittura che sarebbe d’accordo con una pianificazione di tutti gli scali del Tirreno, quindi sino a GIOIA TAURO.
Ma il problema di mantenere in vita una struttura che vede 8 dirigenti su un organico di 58 persone non la sfiora neppure da lontano. Che il presidente di questo piccolo carrozzone venga retribuito con uno stipendio annuale di quasi 300 mila euro e abbia in corso progetti come la spesa per una nuova sede dell’ente, che ammonta a decine di milioni non la tange per niente. Altre buste paga sono state pubblicate dal Secolo XIX e nessuno ha fiatato.
Allora è tempo di parlare a suocera perché nuora intenda: se il risparmio di centinaia di milioni è irrilevante per la nostra rappresentante, cominci lei a rinunciare alle ricche prebende connesse alla carica che ricopre! Sino a quando non riterrà di compiere questo piccolo gesto, lei che molto ha avuto in termini di distacchi dal lavoro quando faceva sindacato, sarà difficile per chiunque prendere sul serio la sua battaglia per l’autonomia savonese, avendo tutti il sospetto che piuttosto si i tenda a difendere i orticelli ormai anacronistici. Se si vuole riformare, dal centro alla periferia, un assetto burocratico destinato sicuro fallimento non esiste strada diversa!
COMUNICATO STAMPA DELLA LEGA COOP SUL PORTO DI SAVONA
“L’incontro di oggi con il presidente Burlando e le altre realtà economiche e istituzionali di Savona sul tema del riordino delle Autorità Portuali è stato per noi un buon incontro – ha commentato Mattia Rossi per Legacoop Liguria , nella foto-. L’impegno della Regione dà garanzie affinché il tema venga affrontato in modo corretto già a partire dai prossimi giorni.
Non vogliamo contestare l’esigenza di una riforma che ci deve essere. Ma occorre tenere conto dell’importanza e dell’efficienza del Porto di Savona e del ruolo che questo svolge per questa provincia e per tutta la regione.
Per noi è indispensabile che si tenga conto nella discussione della qualità e dell’organizzazione del lavoro svolto in Porto e nei retroporti. Settori in cui le nostre cooperative hanno saputo negli anni garantire alti livelli qualitativi di servizio che hanno permesso di supportare e sviluppare con successo le attività che hanno reso questo Porto competitivo”.