Un pubblico amministratore (ad esempio il sindaco) o una persona che occupa una carica in una struttura pubblica (ad esempio il presidente della SAEL) dovrebbe, prima di tutto, avere un grande rispetto di coloro grazie ai quali occupa tale carica, e cioè i cittadini. E se un cittadino pone loro delle domande, dovrebbero, sempre in base al rispetto dovuto, rispondere. Il non rispondere, oltre ad essere un grave atto di maleducazione, potrebbe anche significare che non sanno cosa rispondere ovvero, cosa ancora più grave ma alla quale non voglio credere, sarebbe come dire : “Non rompete le scatole, perché io sono io e faccio quello che voglio”.
Nell’articolo intitolato “Vox populi…”, pubblicato il 27 marzo 2014 nel n. 30 di www.trucioli.it , si chiedevano al Presidente della SAEL, rag. Ottavio ROVERARO, alcune cose molto precise alle quali, però, non ha mai risposto. Tantomeno il sindaco Giovanni GANDOLFO (che unitamente alla sua maggioranza, in seno al Consiglio Comunale, controlla direttamente la SAEL) si è degnato di rispondere o fornire delucidazioni. E siccome gli argomenti trattati nell’articolo hanno suscitato molto interesse tra la popolazione voglio riformulare le stesse domande, nella speranza che questa volta qualche risposta sia data.
Egregio Sig. SINDACO – Egregio Presidente della SAEL:
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è vero che il C.d.A. della SAEL dalla data della sua elezione è sempre stato convocato tutte le settimane anziché una volta al mese?
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e se fosse vero, quanti “soldi pubblici” sono stati spesi in gettoni di presenza?
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se nel Consiglio Comunale del 28/11/2012 fu dato ampio mandato al Presidente della SAEL per il recupero degli emolumenti che erano stati impropriamente percepiti dai precedenti membri il C.d.A., per quale ragione, alla data odierna, non sono ancora stati recuperati?
Tutto il Pese ormai lo sa: intorno alla Farmacia Comunale c’è un gran fermento (troppo) da quando sono stati eletti i nuovi componenti del C.d.A. Pare che si voglia ridisegnare e ristrutturare l’Azienda, con interventi anche molto pesanti, mentre, forse, il Rag. Ottavio ROVERARO non ha ancora capito che la SAEL non è una struttura privata, ma un ente pubblico.
Il primo intervento, lo ripetiamo, è stato quello di intervenire pesantemente sulla nomina del Direttore che prima, nel vecchio Statuto, era assunto per pubblico concorso, mentre ora, con la modifica apportata dal Consiglio Comunale del 28/11/2012, è nominato direttamente dal C.d.A.
Il secondo intervento, fresco fresco (delibera di Giunta n. 62 del 23/04/2014), è quello di aggiungere all’oggetto sociale della farmacia comunale“…la gestione di servizi socio assistenziali ed
educativi, culturali ed alla persona” inserendo questa modifica nel nuovo Contratto di Servizio tra il Comune e la SAEL.
Per quanto riguarda il primo punto è evidente che l’Amministrazione Comunale e il Consiglio di Amministrazione della farmacia comunale hanno dovuto fare una bella marcia indietro, se nella proposta di modifica dell’art. 17, comma 3 dello Statuto della SAEL hanno dovuto correggere il metodo di nomina o licenziamento del Direttore, che ora dovrà essere assunto “nel rispetto delle disposizioni di
legge in materia” , cioè per concorso.
Forse qualche funzionario, che da anni percepisce impropriamente lo stipendio nel Comune di Borghetto S.S., si è svegliato dal letargo ed ha fatto capire al Sindaco, alla sua maggioranza, al Presidente della SAEL e al suo fido consigliere Valerio FAVI (1), che l’assunzione per nomina diretta, negli enti pubblici, non si può fare.
-Valerio FAVI sulla destra (e dove se no?) con Luigi BISIGNANI, notissimo custode dei segreti d’Italia che conta –
Ed è stato talmente convincente che si sono subito affrettati a mettere nero su bianco nella premessa al nuovo Contratto di Servizio: “…con conseguente rispetto del principio di imparzialità amministrativa dal quale discende, a titolo esemplificativo, l’indefettibilità del concorso pubblico in materia di accesso all’impiego…”.
Per quanto riguarda il secondo intervento esso concerne i locali situati alle spalle della farmacia e lasciati liberi, l’anno scorso, dagli ambulatori della A.S.L. n.2., attualmente inutilizzati. Si vorrebbero dare in subaffitto, vincolandoli “all’apertura di studi medici ed attività correlate anche paramediche”.
Andato male il primo tentativo di volerlo affittare a una società che ha tenuto sulla corda per molti mesi l’Amministrazione Comunale (di chi era quella società?), anche la proposta fatta a un gruppo di medici di base non è stata accettata. Ora vedremo, con le modifiche che approverà il Consiglio Comunale, cosa ne vorrà fare il Rag. Ottavio ROVEVARO, il suo fido consigliere Valerio FAVI e la maggioranza GANDOLFO.
Un’ultima “vox populi” racconta che il consigliere della SAEL eletto al posto della Sig. Silvia CONFALONIERI, cha ha lasciato il suo posto per entrare in Consiglio Comunale, sia letteralmente scappato e che anche la persona che ha ora occupato il suo posto, si sia data alla macchia. Come fa il C.d.A della SAEL a deliberare se è privo di un membro?
Insomma un’altra “ricetta alla borghettina” per gestire un ente che finora ha funzionato sempre molto bene, e che è una delle poche “eccellenze” del Comune di Borghetto S.S. Si rischia di mandare alle ortiche vent’anni di ottimo lavoro.
A questo punto anche un cieco si accorgerebbe che nel nuovo C.d.A. c’è qualcosa che non funziona e forse è per queste ragioni che i Consiglieri di minoranza, ANGELUCCI, MORENO e
VILLA hanno chiesto l’accesso a tutti gli atti del Consiglio di Amministrazione della farmacia comunale, per un doveroso controllo su ciò che è stato fatto finora. Vedremo cosa succederà.
Silvestro Pampolini
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Valerio FAVI: nel 2012 segretario del movimento di destra FUTURA, che alle elezioni comunali voleva presentare come candidato sindaco Antonio MUSURACA, poi confluito nella lista civica del sindaco GANDOLFO. Attualmente Valerio FAVI è Presidente e co-amministratore del Circolo Culturale IL GUFO di Albenga, dove si occupa della sezione Cattolicesimo, Vaticanismo (?) e Cristianesimo a livelli locali, nazionali, europei e mondiali.