Ci mancano solo i nomi da incorniciare. Per ora sappiamo, come scrive RSVN.it, che il ‘regalo alla Città di Alassio’ è stato studiato, ristudiato e riadattato secondo le indicazioni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco berlusconiano – vaccarezziano Doc, Canepa, imprenditore quotato. Le colpe ? Ecco il giudizio di un giornalista alassino : “Quei lampioni, pur essendo innovativi, futuristici, forse (?) non si adattano alle caratteristiche del molo dei pescatori che si divertivano con la canna e la lenza, dove i ragazzi si tuffavano tra le onde, dove i piccoli battelli attraccavano per la gita all’Isola Gallinara e al Golfo della Baia del Sole”. Speriamo che il buon cuore ed il buon senso spingano progettisti ed avvallatori ad assumersi pubblicamente la ‘paternità’ o la gogna. Hanno speso i nostri soldi, quelli dei contribuenti onesti e disonesti. Fin che la barca va…LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO DI RSVN E lO SPILLO DEL FOTOREPOTER- TESTIMONE SILVIO FASANO. Ultima ora: una fonte del palazzo informa che c’è lo zampino del consigliere di maggioranza Bonavia; che in origine il progetto aveva la paternità della giunta di centro sinistra di Avogadro, con un passaggio progettuale complessivo all’ing Gaggero, poi il coinvolgimento dell’arch. Arnaldi , infine la scelta definitiva (vedremo i firmatari), con materiale di una ditta tedesca. Andremo a fondo come cerchiamo sempre di fare, tra mille difficoltà alle quali ci siamo purtroppo abituati; il nostro è un giornalismo povero, in disuso, senza pubblicità e obblighi di riconoscenza o di riverenza. L’obiettivo, non facile, è il rispetto della verità.