Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. Spirito / “Vox populi…”


Per il Paese circola una voce insistente : il Consigli di Amministrazione della SAEL (Azienda Speciale che gestisce la farmacia comunale) si riunisce tutte le settimane. Il lettore si chiederà: “Ma cosa cribbio c’entra?” . Centra, centra. Abbia solo un po’ di pazienza e poi capirà. E per capire bisogna fare un passo indietro.

L’art.6, comma 2 del DL n.78/2010, convertito nella Legge n. 122/2010, entrata in vigore il 31 maggio dello stesso anno, ha azzerato i compensi ai componenti gli organi collegiali delle Aziende Speciali, allo scopo di ridurre i costi degli apparati amministrativi. In luogo del compenso è riconosciuto un cosiddetto gettone di presenza di 30,00 € ogni riunione.

In linea a tale norma nello Statuto della SAEL, modificato nel Consiglio Comunale del 28/11/2012, il punto b) dell’Art. 15 recita:

“Viene, pertanto, fissato un gettone di presenza a seduta giornaliera nella misura massima prevista dalla legge (ad oggi € 30,00) per il Presidente e per gli altri Consiglieri in misura pari al 60% (€ 18,00 ndr) del gettone previsto per il presidente, fermo restando il rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente.”

Sempre nel nuovo statuto, al punto 1. dell’art. 10, leggiamo: ” Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente, di regola, una volta al mese…”

Quindi, facendo il conto della serva e prendendo, a caso, come esempio il Presidente, egli in un anno percepirebbe € 30,00 x 12 = € 360,00.

Ma se fosse vera la voce che circola per il Paese, e cioè che il C.d.A. della SAEL si riunisce una volta alla settimana, il conto della serva, sempre prendendo, a caso, come esempio il Presidente, cambierebbe in € 30,00 x 54 = € 1.620,00. Una bella differenza e qui si comprende in pieno la malizia della voce circolante.

Conoscendo il Presidente non lo crediamo capace di una simile, misera speculazione e per fugare ogni dubbio consigliamo a lui ed ai Consiglieri di pubblicare tutti i compensi percepiti da quando sono stati nominati ad oggi, in modo tale da chiarire, in modo definitivo, la loro posizione, anche perché, e questo bisogna sottolinearlo, si tratta sempre di “soldi pubblici” che noi cittadini abbiamo sborsato e ci piacerebbe sapere come sono spesi.

Saremmo ben lieti di accogliere su questo sito ogni loro dichiarazione.

C’è poi un’altra domanda alla quale la gente comune vorrebbe avere una risposta precisa, ed anche per questa bisogna fare un passo indietro.

Risulta che i membri del precedente C.d.A. dell’Azienda Speciale SAEL abbiano sempre percepito un compenso mensile che non si è mai convertito in “gettone di presenza” con l’entrata in vigore, il 31 maggio 2010, della Legge n. 122/2010. Pertanto da quella data fino alla decadenza, avvenuta il 20 giugno 2012, avrebbero continuato a percepire compensi che a loro non spettavano per un ammontare di circa 30.000,00 euro.

Su questo “affare” ci siamo espressi più di una volta ed abbiamo sempre ripetuto che la colpa dei compensi ricevuti non deve ricadere sui componenti il Consiglio di Amministrazione, bensì sui funzionari comunali che non hanno fatto applicare la legge ovvero su Amministratori distratti (ipotesi poco sostenibile).

Allo scopo di recuperare i compensi che non spettavano, nel Consiglio Comunale del 28/11/2012 fu dato ampio mandato al Rag. Ottavio ROVERARO, neo Presidente della SAEL, allo scopo di recuperare gli emolumenti percepiti contro legge.

A questo proposito la domanda è questa: a che punto siamo con il recupero degli emolumenti? Quali atti sono stati compiuti dal Presidente?

Anche qui la gente vuole sapere e bisogna sottolineare ancora una volta che si tratta sempre di “soldi pubblici”.

Inoltre la Giunta GANDOLFO non si lamenta sempre di essere senza palanche? Che non può fare questo o quest’altro perché non ci sono i fondi o la copertura finanziaria? E allora che faccia recuperare il maltolto facendo pagare chi ne è responsabile.

L’ultima “vox populi” che circola è la notizia che un dipendente della farmacia comunale ha terminato il periodo di lavoro a tempo determinato e non può più essergli rinnovato tale contratto. Si dice che avrebbe dovuto essere assunto a tempo indeterminato per chiamata diretta, perché tale era la volontà del C.d.A. della SAEL.

Bisogna sottolineare però che un aspirante dipendente della SAEL segue, per l’assunzione a tempo indeterminato, le stesse norme che segue un dipendente comunale e che, obbligatoriamente, deve essere assunto tramite pubblico concorso e non si comprende per quale ragione si dovrebbe seguire una strada diversa.

Comunque se si mette a confronto il vecchio Statuto della SAEL (approvato dal Consiglio Comunale del 13/02/2001 con delibera n. 46) e quello nuovo (approvato dal Consiglio Comunale del 28/11/2012, delibera n. 64) si notano delle sostanziali differenze che fanno pensare ad un progetto ben preciso.

La più evidente riguarda la nomina del Direttore, figura centrale nell’ambito dell’Azienda, che secondo il vecchio statuto era assunto “a mezzo di concorso pubblico” (Art.24), mentre nel nuovo statuto viene “nominato o licenziato dal Consiglio di Amministrazione” (Art. 17, comma 3).

Quali sono le ragioni di questa rivoluzionaria modifica? Non ne comprendiamo i motivi, ma sappiamo che nel concorso pubblico deve sempre vincere il concorrente che dimostra di possedere più capacità e competenza degli altri, mentre la nomina diretta fatta dal Consiglio di Amministrazione, escludendo questo rigoroso metodo di valutazione, potrebbe premiare concorrenti forse più conosciuti personalmente, ma meno competenti.

Chissà se il Presidente ci illuminerà anche su questa vicenda?

Come ultima lettura consigliamo l’art.9 dello Statuto che spiega come il Consiglio di Amministrazione eserciti la sua peculiare attività “nei limiti delle finalità e degli indirizzi formulati dal Consiglio Comunale”.

Ciò vuol dire che ogni suo atto avviene con il beneplacito dell’Amministrazione GANDOLFO.

E questa, lasciatevelo dire, è una garanzia.

Silvestro Pampolini


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S.Pampolini

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