Monesi di Triora, 60 anni di storia. Il ‘fondatore’ Ingo Galleani, il braccio destro Armando Lanteri. La stazione sciistica ed estiva poteva essere una pietra miliare del tessuto economico dell’Alta Valle Arroscia e Tanaro. Accompagnare il passaggio dalla pastorizia al turismo, ai servizi, al futuro dei giovani. La cattiva sorte, in particolare la mala politica targata Imperia, le sirene del falso sviluppo edilizio hanno provocato un inestricabile buco nero. Il fotoreporter Silvio Fasano, tra i collaboratori volontari di trucioli.it (blog senza pubblicità), dopo 24 anni è tornato a Monesi, ‘irriconoscibile’. La prima volta fu il 1964. Ad Alassio si organizzava una ‘ricca’ caccia al tesoro tra il gruppo del Gallo Nero e i Bagni Lido. Turisti e abituè, tra essi Paolo Occhipinti per anni direttore di Oggi e poi cantante al Festival di Sanremo. C’era ‘Ciccio’ per gli amici, diventerà vice presidente della Lombardia e altri vip dell’industria, dello spettacolo. Prima tappa il Golf di Garlenda e di seguito tutti a Monesi. (LEGGI A FONDO PAGINA ANCHE I RINGRAZIAMENTI UFFICIALI CON I NOMI DEI PRESENTI)
Quattro anni dopo Silvio Fasano, zio del cantautore, a lungo Promoter del + Bello d’Italia, era tornato a Monesi per un servizio sulla presenza di comitive inglesi attratte dalla seggiovia più lunga d’Italia. L’ultima volta, invece, negli anni ’80, in occasione della festa di alcune famiglie ‘In’ di Alassio.
Sabato 22 marzo 2014, alle 16,30, ha raggiunto Monesi per fotografare ‘i ragazzi della montagna 2014’ che hanno organizzato, capofila i Comuni di Triora e Mendatica, la ricorrenza dei 60 anni di vita. Un pomeriggio di pioggia, non molto affollato, molte assenze opportune, altre un po’ meno, all’insegna dei ricordi, applausi, commozione, lacrime, la torta, il brindisi, un leit motiv di speranza, fiducia nel futuro prossimo. Un piccolo torrente di parole, di buoni propositi. Sarà davvero la svolta buona? Un semplice cronista, nato su queste montagne ed umile figlio di pastori, ha scritto nel tempo una cinquantina di articoli, mai ossequiosi, sugli anni ruggenti e sul doloroso declino delle due Monesi.
Almeno in questa circostanza lasciamo da parte l’ubriacatura delle troppe promesse mancate (classe dirigente e politica imperiese, in primis), della fabbrica virtuale delle illusioni. Gli immancabili ciarlatani senza memoria. Si eviti di ignorare o glorificare perlomeno i ‘colpevoli’ ancora in vita; hanno avuto il buon gusto di non presenziare. Il loro pessimo esempio deve servire a non dimenticare, a non ripetere l’errore della fiducia mal riposta.
Non c’erano i sindaci di Triora e Mendatica che in passato avevano avallato e contribuito allo snaturamento di una stazione turistica (Monesi nuova) da una parte e dall’altra (Monesi vecchia) cancellando le peculiarità degli insediamenti pastorizi: due Monesi trasformate in un goffo, quanto deleterio, nel tempo, agglomerato di palazzi, palazzine, ristrutturazioni. Vecchie dimore di pastori rese irriconoscibili, mentre poteva essere un richiamo storico, un tesoro sul modello Svizzera (vedi le sue Alpi più famose). Monesi, scrisse un minacciato cronista a metà degli anni ’80, dove i topi ballano e l’incuria domina sovrana. Mala tempora currunt.
Sul prossimo numero di trucioli.it cercheremo di svelare, smascherare, i lacci che impediscono a Monesi di riprendere il cammino, la sua vocazione. Ostacoli decennali sia sul fronte politico-istituzionale, del credito, sia il nodo irrisolto dei rapporti con i fratelli Terenzio ed Enrico Toscano, proprietari del più esteso possedimento della Liguria a cavallo tra le province di Imperia e Cuneo, al confine con le Alpi francesi.
Nessuno, nella sacrosanta tutela di legittimi interessi, può vantare il diritto di negare, ostacolare, frenare la risurrezione di Monesi ed un’intera vallata, Alta Val Tanaro inclusa. Purtroppo è pure mancato un movimento popolare, la rivolta democratica, l’indignazione.
Grazie a Silvio Fasano per questo contributo da album dei ricordi, destinato anche a quella maggioranza silenziosa che ha le sue origini su queste incantevoli e silenziosissime montagne, dono della natura e ricche di storia vera, di inenarrabili sacrifici di intere generazioni. (l.c.)
GRANDE SUCCESSO ALLA FESTA DEI 60 ANNI DI MONESI: I RINGRAZIAMENTI UFFICIALI
Il Comune di Triora e il Comune di Mendatica, le Pro Loco di Piaggia e Mendatica, gli esercenti di Monesi e tutti coloroche hanno collaborato all’organizzazione dell’evento “Monesi: una giovane sessantenne” in occasione dei 60
anni della stazione sciistica, ringraziano tutti coloro che hanno partecipato (numerosissimi) nonostante il maltempo.
Le Amministrazioni ringraziano altresì le istituzioni che sono intervenute: in particolar modo la Regione Liguria con l’Assessore all’Urbanistica e Pianificazione territoriale Avv. Gabriele Cascino, l’Amministrazione Provinciale di Imperia con l’Assessore alla Viabilità e Monesi dott. Paolo Ceppi, i Sindaci dei Comuni confinanti di Briga Alta (Mario Zintilini), e di Ormea (dott. Gianfranco Benzo), l’Amministrazione Comunale di Imperiarappresentata dai Consiglieri Susanna Palma e Alessandro Casano, oltre al Delegato Regionale FISI ed all’Arma dei Carabinieri rappresentata dal Comandante della Stazione di Nava Maresciallo Allerino.
Per il Comune di Triora era presente il geom. Cristian Alberti, Consigliere Comunale delegato, e per il Comune di Mendatica il Sindaco Piero Pelassa. Un ringraziamento va anche ai giornalisti ed alle emittenti televisive presenti.
La manifestazione è riuscita nonostante il maltempo: a partire dalle 16:30 presso l’Albergo “La Vecchia
Partenza” la dott.ssa Laura Amoretti ha letto le testimonianze di molti di coloro che vissuto e frequentato Monesi negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta: ben quattro generazioni di fruitori ed amanti della stazione sciistica erano presenti all’evento, proprio a dimostrare che vi è ancora grande passione, partecipazione ed attenzione verso il futuro.
Il pomeriggio è poi proseguito con la consegna alla stazione sciistica ed alla comunità locale, da parte del dott. Marco Piana Presidente della Pro Loco di Piaggia, di un defibrillatore donato proprio dall’associazione stessa.
Una magnifica torta decorata con 60 candeline, un’esposizione di foto storiche e una serata con apericena e discoteca hanno infine concluso la manifestazione. A causa del maltempo la fiaccolata, con gli sci, è stata pertanto rinviata a sabato 29 marzo.
(A cura di Daniela Girardengo, ufficio stampa Parco Alpi Liguri e Iat di Mendatica)