La Regione Piemonte ha annunciato un programma triennale di razionalizzazione e valorizzazione delle società partecipate. Per le Terme di Acqui la gestione sarà affidata a privati. Dismissione nell’Agenzia di Pollenza. Dubbi sull’aeroporto di Levaldigi, certa l’uscita dal mini scalo di Biella.
Il presidente della Regione Piemonte, il leghista Cota, va un’operazione da 90 milioni. Non solo dismissioni nelle società partecipate. Le linee guida le ha indicate Elena Maccanti, assessore piemontese agli Enti Locali e alle ‘partecipate’, nonchè vice segretario regionale Lega Nord. In giunta sarà presentato un piano che porterà nelle casse della Regione almeno una novantina di milioni di euro entro il 2014, con 25 milioni già da quest’anno per la riduzione dell’indebitamento.
L’obiettivo dichiarato è recuperare risorse per rilanciare il Piemonte e favorire lo sviluppo. Non ci saranno, si assicura, svendite. Tra le dismissioni sicure si indicano: parte delle quote della Sagat, società dell’aerorporto di Torino Caselle; di Eurofidi, di Fingranda, dell’Agenzia di Pollenza, nonchè quote nella discarica Smc e di Barricalla.
Poi ci sono gli interventi di razionalizzazione: caso liquidazione di Slala, del Retroporto di Alessandria, di Sace, di La Tuno. Valorizzazione dell’investimento per Villa Melano di Rivoli. Per Expo Piemonte si deciderà il prossimo anno se ridurre le quote o cederle.
Nel 2013 si parla di uscire dal Caat e dal Miac (i mercati generali di Torino e Cuneo). In dubbio la piccola partecipazione nell’aeroporto di Rivalta Scrivia, cosi come sul futuro di Cuneo Levaldigi, certa l’uscita, invece, da Biella (scalo).
Novità importanti per Acqui Terme (e le sue Terme). La gestione, secondo l’obiettivo-impegno della Regione, verrà affidata a privati in grado di valorizzare l’enorme patrimonio trasformando Acqui – accenna Il Sole 24 Ore – nel polo termale di maggior richiamo di tutto il Nord. Un’area assai vicina e di fatto interconnessa al territorio ligure, savonese e genovese in particolare.