Lanciare crociate contro la chiesa che apre ai gay. Un ottimo mezzo per raccattare un briciolo di visibilità? Chi è il giornalista scrittore che è partito lancia in resta?


CANCELLATI 1000 ARTICOLI DI CIONCI SU LIBERO

IL SECOLO XIX DEL 23 DICEMBRE 2025
IL CASO- Savona, incontro della diocesi sugli Lgbt. Una petizione: “Contrario alla Chiesa cattolica”
Una petizione con oltre 1.300 firmatari attacca il relatore, il gesuita Pino Piva, e il vescovo di Savona, Calogero Marino
Savona – Una polemica, alla vigilia di Natale, coinvolge la diocesi di Savona-Noli, che, venerdì 12 dicembre, ha organizzato nel Seminario vescovile, l’incontro “La preziosità degli affetti: una Chiesa in ascolto delle persone Lgbt”, tenuto dal gesuita Pino Piva, formatore e accompagnatore di persone e famiglie Lgbt, impegnato in una pastorale di inclusione.

La conferenza – la cui registrazione si può ascoltare sul canale YouTube della diocesi di Savona-Noli – fa parte di un ciclo di incontri nell’Ambito Formazione e annuncio dal titolo “Con i giovani: uno sguardo aperto su di sé e il mondo”, una testimonianza dell’apertura della diocesi savonese su un tema di grande attualità. Ma l’argomento, e soprattutto alcune dichiarazioni, non sono state gradite ad Andrea Cionci, giornalista, scrittore e cantante lirico, che ha promosso una petizione indirizzata ai vertici della Chiesa cattolica, in particolare al cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede, e a numerose altre autorità ecclesiastiche, tra cui papa Leone XIV e il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
La petizione
La petizione è stata pubblicata sul web, sulla piattaforma petizioni.com e, in pochi giorni, ha superato oltre 1.300 sottoscrizioni.
Nel documento i firmatari sostengono che la conferenza di padre Piva contenga affermazioni «totalmente contrarie alla dottrina della fede». Viene citato in particolare un passaggio in cui il gesuita fa riferimento al volume del cammino sinodale “Chiesa di Savona, prendi il largo confidando”, pubblicato nel 2024 dalla diocesi di Savona: «Per quanto riguarda la morale sessuale, e in particolar modo l’omosessualità, consideriamo ogni persona nella sua inalienabile dignità e interezza. Attratti da Dio verso un amore sempre più generoso, amando con il corpo, conosciamo ed esprimiamo la nostra identità che matura negli affetti. Impariamo a donarci sempre più profondamente agli altri con gesti che corrispondano all’intimità del rapporto. Il linguaggio della sessualità è tenero e gioioso quanto responsabile, libero da mortificazioni e demonizzazioni».
«Inoltre – si legge sempre nella petizione che si può trovare online – padre Piva tenta di far passare la pratica omosessuale come una semplice “irregolarità” al di fuori del “senso cristiano” dell’unione matrimoniale-procreativa». Viene citato ancora l’intervento del gesuita: «Sono situazioni irregolari anche le coppie divorziate in seconda unione, i conviventi, i matrimoni civili, le coppie legittimamente sposate in Chiesa che usano i contraccettivi. All’interno di questa prospettiva anche i rapporti delle persone dello stesso sesso, proprio perché non procreativi, sono visti in maniera non regolare… non è il meglio». «Si tratta di una mistificazione – viene commentato nella petizione – in quanto il rapporto omosessuale, per la dottrina cattolica, non è solo “irregolare” perché non procreativo, non solo “non è il meglio”, bensì costituisce un “grave disordine morale” perché contrario alla legge naturale».
Vengono quindi citati diversi articoli del Catechismo della Chiesa cattolica, seguiti dalle critiche di Andrea Cionci. «La diocesi di Savona, con il placet di monsignor Marino – si legge su Petizioni.com – ha dunque permesso a padre Piva di promanare contenuti gravemente contrari alla dottrina cattolica, che istigano i fedeli con orientamento omosessuale a vivere con entusiasmo l’omoerotismo. Ancor più grave, il fatto che tale discorso si rivolgesse ai giovani, come riporta il titolo dell’itinerario di formazione “Con i giovani: uno sguardo aperto su di sé e sul mondo”».
«Nonostante venga addotta come giustificazione la trattazione di tali temi a livello sinodale, in mancanza di qualsiasi recepimento pontificio di tali istanze, tale propaganda costituisce un deliberato affronto alla fede cattolica e una minaccia alla salute spirituale dei fedeli» si legge ancora.
La petizione si chiude con la richiesta di «severi e appropriati provvedimenti disciplinari sia per il vescovo monsignor Marino che per il reverendo padre Piva e la massima vigilanza su tali forme propagandistiche che mettono a rischio la salvezza delle anime».
La replica del vescovo- «Non so nulla di tutto ciò, pertanto non mi sento di commentare questo argomento, la petizione sull’incontro tenuto da padre Pino Piva». Il vescovo della diocesi di Savona-Noli, Calogero Marino, è impegnatissimo nelle sue attività pastorali a pochi giorni dal Natale. Impegni che si intensificheranno nelle prossime ore. Però, manifesta tristezza per la petizione online.
«Mi dispiace che il senso dell’iniziativa della diocesi sia stato frainteso – dichiara monsignor Marino -. Il senso dell’iniziativa non era quello di negare qualche aspetto dell’etica cristiana, ma solo di esprimere vicinanza e accoglienza alle persone Lgbt, come del resto emerge dal documento di sintesi dei cammini sinodali delle Chiese in Italia». Riguardo al promotore della petizione dichiara di non conoscere «il profilo il questa persona, pertanto non mi sento di commentare la sua iniziativa».
Come si legge nel profilo su wikipedia, Andrea Cionci, è un giornalista, scrittore e cantante lirico. Nativo di Roma, si è avvicinato al canto lirico in gioventù, diplomandosi al Conservatorio di Pescara: si è esibito in più di 30 teatri italiani, pubblicando ricerche su diversi interpreti della lirica, tra cui Evan Gorga: per queste sue attività, nel 2015, è stato nominato cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Ma Cionci si è fatto conoscere soprattutto per aver pubblicato nel 2022 “Codice Ratzinger”, saggio nel quale sostiene che, in virtù del diritto canonico, le dimissioni di papa Benedetto XVI fossero invalide e che pertanto l’elezione di Papa Francesco fosse invalida, rendendolo ipso facto antipapa. Questa posizione è stata ritenuta da alcuni nel solco del benevacantismo: il volume è comunque diventato un best seller secondo le classifiche di alcuni quotidiani.
STEFANIA MORDEGLIA
DAL SITO DELLA DIOCESI DI SAVONA -NOLI
Padre Piva: “Riconoscere gli LGBT come protagonisti nella Chiesa”

Ho approfondito le mie competenze come guida di Esercizi Spirituali Ignaziani a Guelph (Loyola House) – Ontario – Canada nel 2002-2003. Ho completato il dottorato in teologia nel 2008 a Napoli (PFTIM – S. Luigi).
Attualmente sono coordinatore nazionale dell’apostolato degli Esercizi Spirituali Ignaziani/Spiritualità Ignaziana. Vivo e lavoro a Galloro-Ariccia (Roma), nel nostro centro di spiritualità “Casa Sacro Cuore”.
Savona. Sul sito web e sul canale YouTube della Diocesi di Savona-Noli è online la registrazione dell’incontro con padre Pino Piva su “La preziosità degli affetti: una Chiesa in ascolto delle persone LGBT“, tenutosi ieri sera nel Seminario Vescovile. Si tratta del secondo incontro dell’itinerario di formazione “Con i giovani: uno sguardo aperto su di sé e sul mondo”, promosso dall’ambito pastorale diocesano Formazione e Annuncio.
Il gesuita bolognese si occupa dell’accompagnamento spirituale di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali e delle loro famiglie, offrendo loro percorsi di ascolto, discernimento e preghiera, e della formazione degli operatori pastorali. Oltre a lui hanno portato la loro testimonianza alcuni operatori del Servizio per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Chiavari.
“Non è semplicemente un ambito pastorale, sono persone che prima di tutto hanno bisogno di essere riconosciute come soggetti protagonisti all’interno della Chiesa, che è e vogliono che sia la loro casa, e quindi incluse e integrate – ha detto iniziando il suo intervento – È importante, come in una famiglia, che possano essere chiamate per nome a partire dalle loro identità e caratteristiche. Già questo è pastorale, ovvero essere riflesso della paternità di Dio, che vive la relazione con i suoi figli in prima persona, con ciascun figlio a modo suo.”
“Venendo a parlare qui nella diocesi di Savona-Noli mi rendo conto che è una realtà che ha già riflettuto molto su questo – ha proseguito – Avete fatto davvero un buon lavoro in diocesi! Il libro del vostro Sinodo ‘Prendi il largo, confidando’ introduce bene l’argomento di questa sera. L’amore non si presenta sotto sola una forma ma tante ed è importante riconoscerle, anche quelle meno tradizionali, anche quelle viste come imperfette ma che sono concrete e reali perché sono persone. La realtà è superiore all’idea.”
Il prossimo appuntamento sarà il 13 febbraio con il pedagogista bergamasco Ivo Lizzola sul tema “Di generazione in generazione: incontrarsi sulla soglia”. L’ingresso sarà libero. Dalle ore 19 alle 20:30 è previsto un buffet su prenotazione via e-mail all’indirizzo ambitoformazione@diocesisavona.it entro l’11 febbraio. A seguire e fino alle 22:30 si terrà l’incontro con il relatore.
“La preziosità degli affetti: una Chiesa in ascolto delle persone LGBT”
Clicca per ascoltare o scarica l’mp3
3/Sapienza cristiana –Dario Chioli

