Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Che sorpresa! Rete ferroviaria e stazioni a monte: un video pregevole, da non perdere e da guardare con attenzione. Informazione ‘senza bavaglio’


La traslazione del tracciato ferroviario nella nostra zona è un avvenimento epocale, che non ha avuto il necessario risalto. Il progetto non ha formato oggetto di una discussione pubblica approfondita, anche a livello di organi d’informazione.

di Filippo Maffeo

E’ passata la prospettazione di RFI, fatta propria, in buona sostanza, dai Consigli Comunali, con l’esclusione di quello di Pietra Ligure, che ha chiesto a RFI di spostare ulteriormente a monte il tracciato -perché andrebbe ad impattare, sconvolgendolo, su un sito di rilievo archeologico tutelato- e di non realizzare la prevista fermata -perché troppo lontana dal centro e sostanzialmente inutilizzabile.

Quel Consiglio preferirebbe, anche per garantire gli attuali flussi turistici, la conservazione della linea sul tracciato attuale, con la stazione ferroviaria quasi di fronte all’ingresso del Santa Corona, l’ospedale più grande della zona e tra i maggiori dell’intera Liguria.

Del resto non si capisce il motivo per il quale un cittadino di Pietra dovrebbe spostarsi (con mezzi propri o con improbabili servizi pubblici), quasi fino a Tovo S. Giacomo, per prendere i pochi treni che faranno tappa nella nuova “fermata” e non, invece, andare, più agevolmente nella Stazione di Finale, che si trova, più o meno,  alla stessa distanza dove fermeranno tutti i treni e che è molto meglio servita, in termini di trasporto pubblico, per andata e ritorno, e di parcheggi.

Lo stesso discorso vale anche per Loano e Borghetto: meglio andare a Finale o ad Albenga (pur con tutti i limiti per la stazione a Bastia) che raggiungere la futura fermata al confine con Toirano, in una zona deserta, isolata, dove lasciare la macchina o prendere il treno richiede una buona dose di coraggio e di spirito d’avventura. Nell’ipotizzato nuovo parcheggio la macchina, di fatto, resterà abbandonata al buon cuore degli altri. Il discorso si fa ancor più allarmante se si pensa all’incolumità personale dei viaggiatori, soprattutto in orario notturno: quella fermata sarà, a tutti gli effetti, terra di nessuno; se al viaggiatore capiterà qualcosa (molestie, furti, aggressioni) potrà urlare a squarciagola, a volontà, ma nessuno lo sentirà, perché, a differenza delle attuali stazioni, là non ci sono palazzi e neppure case.

Gli altri Consigli Comunali, invece, non hanno eccepito nulla, pur perdendo, sostanzialmente, il servizio ferroviario e si sono limitati a richiedere generiche compensazioni, tutte da determinare.

In questo contesto sorprende, in particolare, la posizione del Comune di Albenga, che contrasta con il comune sentire della popolazione; basta scambiare qualche chiacchera con le persone che incontri per strada o in un bar.

Il Comune ha accettato, quasi senza fiatare, lo spostamento della stazione a Bastia (693 abitanti), puntando tutto sulle compensazioni e non facendo valere il fatto che nella piana esiste già un tratto a doppio binario.

Perde l’attuale stazione bella, ampia e centrale e baricentrica a favore di un’altra, nuova ma in posizione assolutamente decentrata, a 4-5 km dal centro città. Il tragitto, in auto, richiede solitamente, dai 9 ai 14 minuti. Molti di più, ovviamente, con un pulmino, sempre che ce ne siano negli orari utili per andare a prendere il nostro treno e per tornare a casa, al rientro. In aggiunta è il solo Comune che deve accollarsi il deturpamento profondo ed esteso del territorio, la perdita di suolo agricolo, espropri diffusi e la compromissione dell’attività di molte imprese agricole.

Tutto ciò a fronte di un risparmio di tempo, con il nuovo tracciato rispetto al vecchio, di 10 minuti per i treni regionali e di 4 minuti (quattro) per gli intercity. Dati ufficiali.

Risparmio di tempo, si badi, su tutto il tracciato Finale – Andora. Una riduzione da tagliare, quindi, a metà per gli ingauni, posto che Albenga è quasi al centro della nuova tratta. Quindi cinque minuti e due minuti.

Per i regionali risparmi 5 e spendi 9-14; per gli intercity risparmi 2 e spendi 9-14.

Non è un affare.

E a questi pseudo vantaggi si deve aggiungere lo scempio della pianura, l’alterazione di paesaggi per la cementificazione diffusa mediante ponti e viadotti, la compromissione ambientale nell’area protetta del Torsero e, quanto a Borghetto e Ceriale, la perdita del servizio ferroviario, per spostarsi tra i due Comuni, molto utile nei casi in cui la viabilità sul Capo S. Spirito viene bloccata.

Infine, ma non ultimissimo, si deve scontare la contrazione del flusso viaggiatori, anche turistico, che si è verificata nell’estremo ponente, dove lo spostamento a monte del tracciato è già avvenuto. Riduzione che tutti affermano -con riferimento ad esempio a Diano Marina– e che RFI non smentisce.

Tutto ciò, sostiene RFI ed altri ripetono col copia-incolla, a favore di una nuova circolazione più veloce in treno, (una manciata di minuti), “sostenibile e dolce” sulla ciclabile.

Certo, c’è anche la possibilità di far transitare più treni sulla nuova linea, ma su quella esistente, rispetto al passato, il numero dei treni in circolazione è diminuito negli anni, seguendo una curva discendente e non ci sono elementi per ritenere che il trend possa invertirsi.

E all’inversione non contribuirà certo la possibile riduzione di 4 minuti 4 su un viaggio di più ore per la percorrenza extra regionale su intercity e di 10 minuti su un viaggio con treno regionale.

Si badi che la metà ed oltre di questo risparmio di tempo si otterrebbe semplicemente attraverso la riduzione del numero delle stazioni, pur restando sul vecchio tracciato. Elimini ora le fermate a Borgio, Borghetto e Ceriale (come si farà con il nuovo progetto) e, per questo solo fatto, ottieni il taglio di circa 5-6 minuti. Un risparmio di tempo che non deriva, quindi, dal nuovo tracciato ma dalla semplice prevista ed improvvida  eliminazione di tre stazioni.

Sono argomenti che Trucioli.it ha già trattato, diffusamente, ma non è inutile ripeterli, pur consapevoli che è una battaglia perduta.

Servirà a futura memoria, quando il danno cagionato sarà evidente per tutti e scompariranno, in un amen, tutti i ferventi sostenitori del “nuovo che avanzae va in bicicletta.

Trucioli.it, via via nel tempo, ha descritto analiticamente tutti gli aspetti critici dello spostamento e dato conto delle opposizioni al progetto. Non ha mai descritto, in un solo articolo, tutti i vantaggi e gli inconvenienti legati allo spostamento.

Milano. L’autore del video-appello: ‘fermiamo il raddoppio tra Finale e Andora’

Navigando nel mare magno di Internet ho scoperto, con sorpresa, che, autonomamente,  l’ha fatta TrasportaMilano. E in modo davvero pregevole. Che cos’è TrasportaMilano? La domanda è legittima e ben comprensibile; non è, infatti, un canale noto ai più, specie nella nostra zona. E’ necessaria, pertanto, una risposta chiarificatrice.

TrasportaMilano è un canale YouTube di Milano, dedicato a stimolare discussione e interesse attorno allo sviluppo del trasporto pubblico in Lombardia e Liguria.

È un canale privato, non collegato a centri di potere, gestito da un appassionato di trasporti con vari contenuti: analisi, divulgazione, confronti, modelli, proiezioni, descrizione ed analisi di infrastrutture e delle politiche di mobilità.

Ha pubblicato vari servizi come:

  • Analisi di progetti (SkyMetro in Val Bisagno, prolungamenti metro)
  • Approfondimenti su cantieri ferroviari e infrastrutture liguri e lombarde
  • Commenti su politiche di mobilità, ciclabili, rete ATM

E’ un canale davvero interessante:

Perché è uno dei pochi canali italiani che:

  • tratta il trasporto pubblico con rigore e spirito critico,
  • confronta Milano con altre città europee,
  • discute scelte politiche e tecniche con un taglio divulgativo ma non superficiale.

Non è un canale tecnico in senso stretto. È un po’ come un “mini think tank”, un mini “pensatoio” su YouTube, dedicato alla mobilità in genere, di libero e gratuito accesso. Insomma non è la Bibbia dei trasporti, ma lavora in modo serio, approfondendo, argomentando, spiegando.

Il sale della discussione è l’informazione, quella che sinora è mancata sul trasferimento a monte della tratta.

Alcuni amministratori comunali, in camera caritatis, mi hanno confidato che pure per loro le spiegazioni, anche quando richieste espressamente, sono state generiche e fumose.

Un servizio video, quello di TrasportaMilano sulla nostra tratta, che tutti dovrebbero vedere, almeno per un motivo: constatare che i giovani ci guardano, hanno un loro pensiero e sanno illustralo in modo pregevole.

Parlano, i giovani, in modo schietto, documentato e chiaro.

A differenza di tanti politici, che parlano per slogan o ripetendo testi e nenie altrui, acriticamente.

A differenza di tanti politici marpioni, che, accortamente, restano ora appartati ed in silenzio, per non perdere i voti di chi resterà deluso per aver perso la Stazione e, con essa, anche il treno.

A differenza di altri politici navigati, che abilmente divagano e spostano l’attenzione sulle fulgide e mirabolanti sorti della “ciclovia del Tirreno”. In una Regione, la nostra, che conta la più alta percentuale, in Italia, di anziani, che tutto faranno tranne che spostarsi in bici sulla nuova ciclabili. E per i giovani ed i meno anziani vale lo stesso argomento: è una struttura per lo svago nel tempo libero e non per la circolazione, feriale o festiva che sia. Altro che nuovo modo di circolare, alternativo, sostenibile e “dolce”. Al più la ciclabile sarà usata durante la bella stagione e nei giorni festivi per sgonfiare la pancetta.

E le stazioni, spostate lontano dai centri abitati, determineranno, inevitabilmente, un aumento del traffico su gomma (auto, moto, taxi, pulmini).

Se avete avuto la cortesia e la pazienza di seguirmi sino a questo punto, fate uno sforzo ulteriore e guardate il video che segue: è davvero piacevole ed interessante, a dir poco.

Non è tempo perso. E’ informazione pura, per una cittadinanza attiva e consapevole. Nell’interesse, soprattutto, dei nostri figli e nipoti.

Cliccate qui e guardate. Non ve ne pentirete. (Vedi e ascolta il video……)

Filippo Maffeo

(magistrato)


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F. Maffeo

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