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Decreto Provincia di Savona (primo e unico in Italia) e Comune di Boissano: autorizzazione sismica preventiva, cambiamenti rivoluzionari


Cambiamenti rivoluzionari sull’autorizzazione sismica preventiva in provincia di Savona e nel Comune di Boissano.

Il presidente della Provincia e sindaco di Calizzano avv. Pierangelo Olivieri

Dalla stretta collaborazione amministrativa tra il Comune di Boissano e la Provincia di Savona sono nate procedure assolutamente innovative nella gestione degli abusi edilizi in generale, e delle sopraelevazioni abusive in particolare che, nel caso fosse superato l’esame in corso da parte della V Commissione della Regione Liguria, porteranno a novità importantissime per tutti coloro che si apprestano a realizzare o magari hanno già realizzato una sopraelevazione con il titolo edilizio di recupero sottotetto e quindi senza autorizzazione sismica preventiva.
Di cosa stiamo parlando esattamente?
Si tratta del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SAVONA N.56 24/03/2023 (https://www.provincia.savona.it/trasparenza/provvedimenti/politici/atti-presidente-2023 vedi……) che primo e unico in Italia, rende possibile realizzare un adeguamento sismico postumo su una sopraelevazione abusiva priva di autorizzazione sismica preventiva , realizzata con un titolo edilizio per recupero sottotetto, e renderlo così un intervento sanabile per il tramite del Comune di Boissano con un accertamento di conformità privo della doppia conformità, consentendo così una bella strada alternativa realizzata in luogo della “tradizionale” demolizione!
Un’idea geniale! Mi chiedo: perchè qualcuno non ci ha mai pensato prima d’ora?
Perchè i Tribunali Regionali Amministrativi e le varie Sezioni della Corte di Cassazione si ostinano ad essere così rigidi nell’applicazione di quanto disposto dal DPR 380 e s.m. in materia di abusi edilizi e normativa antisismica quando si potrebbe risolvere un gran numero di casi pendenti con questa procedura ideata dalla Provincia di Savona, un adeguamento sismico postumo, a costruzione abusiva già eseguita ed ultimata, formalmente non una sanatoria sismica, opzione non prevista dall’attuale giurisprudenza, ma che di fatto ne produce gli stessi effetti in quanto,in conseguenza al citato decreto, il Comune di Boissano ha rilasciato un successivo accertamento di conformità ai sensi
dell’art.36 del DPR 380/01 in assenza del requisito di doppia conformità (edilizia e sismica).
Con grande discrezione i due Enti non hanno dato divulgazione della nuova importantissima procedura tanto che al momento mi risulta un unico cittadino in tutta la provincia di Savona, e addiritttura forse in tutta Italia, beneficiario di questa nuova procedura, ma ritengo che se ne fosse data la giusta visibilità, forse altre amministrazioni comunali e provinciali potrebbero attuarla.
Si è trattato di un lavoro di squadra esemplare, protrattosi negli anni, a cui hanno contribuito, oltrechè il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Boissano e il Presidente della Provincia di  Savona, il Sindaco del Comune di Boissano, Assessore del Comune con deleghe all’edilizia, Commissione Edilizia, Polizia Municipale, ufficio Cementi Armati della Provincia di Savona, Ufficio Controllo abusivismo e illegittimità edilizie della Provincia di Savona.
Gli aspetti innovativi che hanno portato al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SAVONA N.56 24/03/2023 sono davvero numerosi, segnalo di seguito quelli più rilevanti per la cittadinanza.
1. Novità nella procedura: IL CITTADINO QUANDO DENUNCIA UN ABUSO EDILIZIO E’ TENUTO A PRESENTARE UNA PERIZIA FIRMATA DA UN TECNICO DA ALLEGARE ALL’ ESPOSTO, DIVERSAMENTE ALLA SEGNALAZIONE NON VIENE DATO SEGUITO.
Mi sembra giusto! E’ ora di mettere un freno a tutte queste segnalazioni di abuso edilizio che fanno perdere prezioso tempo alle amministrazioni comunali e provinciali. Certo resta da capire cosa succede se poi l’abuso risulta reale , sarà previsto un rimborso per il cittadino che ha pagato la perizia da allegare preventivamente alla segnalazione dell’abuso?
2. L’AFFISSIONE DEL CARTELLO DI CANTIERE POTREBBE NON ESSERE PIÙ COSÌ RILEVANTE: NEL COMUNE DI BOISSANO È GIÀ REALTÀ. Per ottenere una verifica sulla segnalazione di irregolarità circa la mancata esposizione del cartello di cantiere i nuovi tempi tecnici si aggirano sui 12 mesi dalla prima segnalazione formale e sono necessari almeno altri due solleciti inviati via pec. L’applicazione della sanzione in caso di accertamento di irregolarità è discrezionale.
3. IN CASO DI INNALZAMENTO DI UN EDIFICIO LA QUOTA  in caso di sopralevazione possono presentare fino a 3 MISURE significativamente diverse tra loro, come in questo caso, agli atti del Comune di Boissano e agli atti della Provincia di Savona e nella perizia tecnica presentata dal cittadino segnalante.
Ma anche in questa fase della procedura si è seguito il filo conduttore dell’innovazione, ribaltando il detto ” la matematica non è un’opinione” e dimostrando che invece, in alcuni casi, come questo, può esserlo!
Sarà poi un problema dell’Agenzia delle Entrate stabilire la rendita catastale di una nuova costruzione (la sopraelevazione) con tre altezze diverse! Quale si prenderà la più bassa o la più alta o quella intermedia? Chissà come avranno risolto? Allora come cittadina del Comune di Boissano vorrei esortare in questa sede i pubblici funzionari e le cariche politiche, quali ideatori, antesignani di questa nuova prassi nella gestione degli abusi edilizi in materia antisismica a non essere timidi e modesti e quindi uscire allo scoperto per rivendicare il merito di tutto questo gran lavoro realizzato con tanta abilità, tenacia e professionalità, nonostante gli ostacoli trovati sul loro percorso.
E’ veramente rassicurante osservare le pubbliche amministrazioni operare con tanto rispetto e cura dei loro doveri istituzionali, addirittura apportando di propria iniziativa migliorie e innovazioni alla normativa vigente, nel pieno rispetto dei principi di correttezza, buon andamento, trasparenza.

Firmato

La cittadina del comune di Boissano che ha pagato la perizia di un tecnico da allegare all’esposto per ottenere l’intervento dell’amministrazione comunale e provinciale sull’abuso edilizio.

 


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