di Luciano Corrado

“Se già i pensionamenti pongono sfide importanti, ancor più complesso è quando — non per ragioni anagrafiche — professionisti di valore scelgono di proseguire il loro percorso altrove.

Va aggiunto, a testimonianza della professionalità di Floccia, sindaco di Mendatica paese natale e funzionario, che forse non era mai accaduto prima d’ora che un geometra fosse chiamato ad un incarico di grande rilevanza per la Regione Liguria come la gestione dei bandi europei nel settore agricolo e che dipende dall’Assessorato all’Agricoltura, che si occupa di programmare e attuare le politiche regionali in materia, inclusa la gestione dei fondi europei destinati all’agricoltura.
Progettazione, contabilità e direzione opere pubbliche afferenti al settore. Seguirono due anni al Comune di Andora (sindaco Francesco Bruno Dc) quale Istruttore Tecnico Cat. C (ex Liv. VI), Ufficio Lavori Pubblici, Progettazione, contabilità e direzione opere pubbliche afferenti al settore. Da ultimo l’esordio nel Comune di Albenga (sindaco Angelo Viveri Pci): Istruttore Tecnico Cat. C (ex Liv. VI), Ufficio Lavori Pubblici, Progettazione, contabilità e direzione opere pubbliche afferenti al settore.
Cimiteri), Responsabile Ufficio Protezione Civile, Titolare Posizione Organizzativa. Ha svolto anche il ruolo di consulente del Comune di Ortovero, Membro della Commissione edilizia a Briga Alta (CN), Responsabile Area Tecnica Settore LL.PP. con Posizione Organizzativa del Comune di Casanova Lerrone su autorizzazione dell’Amministrazione Comunale di Albenga.
si fa uso di fiamme libere, rilasciato dal Comando Provinciale VV.FF. di Savona.

ALTRE ESPERIENZE: Dal 2000 volontario di Protezione Civile del gruppo Comunale “AIB ALBENGA”. Operatore Esperto per interventi di Elicoperazioni (Corso anno 2013). Collaborazione alla redazione del Piano Comunale di Protezione Civile del Comune di Albenga (2006). Responsabile del Procedimento della Revisione Generale del Piano di Protezione Civile del Comune di Albenga (2013). Responsabile del Procedimento della redazione del Piano Speditivo per il rischio sismico del Comune di Albenga (2013). Membro supplente per il Comune di Albenga del Comitato Tecnico Regionale VV.FF. per la verifica dei Rapporti di Sicurezza delle Aziende “Incidente Rischio Rilevante” D.lgs 334/99. Patente internazionale di Operatore Radio di classe A ai sensi D.lgs l.vo 259/2003.ALTRE ESPERIENZA AMMINISTRATIVE- Dal 2002 al 2005 Consigliere comunale presso il Comune di Briga Alta (CN), dal 2005 al 2009 Consigliere comunale presso il Comune di Mendatica. Consigliere presso la Comunità Montana Alta Valle Arroscia. Dal 2011 Consigliere comunale presso il Comune di Mendatica; dal 2017 ad oggi Assessore e Vice Sindaco sempre a Mendatica.
ATTESTATI ED ALTRE COMPETENZE PERSONALI- Nel 2008 Attestato di pubblica benemerenza rilasciato dal Capo del Dipartimento di Protezione Civile ai sensi del D.P.C.M. 19.12.2008 per le attività connesse ad eventi di Protezione Civile. Brevetto n° 14148/28570 III classe – 1^ Fascia. DAL 2015 Membro ASSOCIAZIONE NAZIONALE DISASTER MANAGER, associazione professionale che raccoglie i professionisti della protezione civile, noti come disaster manager, in Italia. Si occupa di promuovere la formazione professionale, svolgere attività di ricerca e sensibilizzazione sulla gestione dei disastri, e coordina professionisti con conoscenze, abilità e competenze nella prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze.

D’ora innanzi la sua meta di lavoro sarà Genova, con nuove responsabilità. Senza dimenticare gli impegni del suo Comune del cuore, Mendatica, che per un intrecciarsi di cause più negative che positive (si pensi ai disastri causa dall’alluvione e macro frana di Monesi di Mendatica e dello stesso capoluogo, danni che si sono estesi alla centralina di produzione idroelettrica di Monesi (appena inaugurata), a quella valle sul torrente Arroscia che rappresentava una discreto introito per le casse comunali. Mendatica che nella storia del dopoguerra era la ‘culla’ di attività commerciali e ricettive, anche nella frazione San Bernardo e Valcona. E ora unico paese della valle Arroscia rimasto con un negozio di alimentari (da eroi del presidio montano) e persino privo di un bar. Nulla di nulla, in paese lo definiscono mortorio, se si esclude l’importanza, nella stagione estiva, del Parco Avventura con sei diversi percorsi.
Da decenni, ormai, si rincorrono da parte dei politici regionali, dei parlamentari imperiesi, frasi e promesse, iniezioni di fiducia come: rilancio, scommessa, ripartenza, ottimismo. Tra i più assidui e tenaci, presenti ogni qualvolta una circostanza lo richieda l’assessore Marco Scajola (“Sono affezionato al paese perchè veniva in villeggiatura con mia nonna”) e Alessandro Piana. Entrambi hanno gioito, esultato, applaudito l’investimento della Regione Liguria. Un comunicato ufficiale titolava: “Urbanistica, inaugurato oggi il nuovo punto sosta e ristoro di valcona soprana, assessore scajola: “opera fondamentale per lo sviluppo del turismo outdoor di tutto il comprensorio”.
Un intervento – proseguiva il comunicato- di 289mila euro cui 250mila finanziati dalla Regione Liguria attraverso il Programma di rigenerazione urbana, per ridare vita a un luogo storico alle porte del bosco delle Navette e al centro di percorsi turistici come la Monesi-Limone o l’asse Saccarello- Marguareis-Mongioie. Il rinnovato edificio diventerà sede di un posto sosta e ristoro baricentrico a supporto del turismo outdoor di tutto il comprensorio.
A tagliare il nastro per l’apertura ufficiale l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola insieme al sindaco di Mendatica Graziano Floccia e a diversi amministratori locali delle valli Arroscia, Impero e del vicino Piemonte.
“Un lavoro strategico che restituisce vitalità a un intero territorio e, al contempo, permette di valorizzarne lo straordinario patrimonio sentieristico apprezzato da centinaia di turisti e appassionati – dichiara l’assessore regionale Marco Scajola – Centrando pienamente un obiettivo primario delle politiche regionali di rigenerazione urbana abbiamo ricostruito un edificio da tempo inutilizzato, per renderlo una realtà viva e a disposizione della collettività senza nuovo consumo di suolo. Abbiamo investito 250mila euro in questo progetto, sul quale abbiamo lavorato in stretta sinergia con il Comune di Mendatica, convinti della sua efficacia. Valcona Soprana avrà una nuova struttura, moderna, energicamente efficiente e sostenibile, ma soprattutto centrale per un intero territorio che ne gioverà certamente. Attraverso la rigenerazione urbana stiamo cambiando il volto e dando nuove possibilità a decine di borghi liguri. Nel solo entroterra imperiese abbiamo investito oltre 6 milioni di euro con 30 opere finanziate”.
L’intervento ha consentito di demolire e ricostruire il fabbricato con soluzioni architettoniche di grande impatto. Il futuro punto di sosta e ristoro è accessibile alle persone con ridotte capacità motorie, gode di una sostanziale indipendenza energetica e sarà prossimamente affidato in gestione per costituire un importante riferimento a servizio della rete escursionistica del comprensorio montano. I lavori sono durati meno di 20 mesi, sono stati avviati nel settembre 2022, sospesi a novembre, riavviati ad aprile 2023 e terminati a giugno 2024.
“La grande sinergia con la Regione Liguria, in particolare con l’assessorato all’Urbanistica, ha garantito la realizzazione di questo importante progetto per un valore complessivo di 289mila euro – dichiara il sindaco di Mendatica Graziano Floccia – Progetto già iniziato e seguito come vicesindaco con l’amministrazione di Piero Pelassa e di cui oggi sanciamo la conclusione e inaugurazione. La rigenerazione del “teccio” non solo sarà impulso e motore per la valorizzazione turistica del comprensorio montano di Monesi, poiché sarà sede di un posto sosta e ristoro per le reti escursionistiche, ma sarà anche una importante conferma per la tutela dell’ambiente. Il nuovo fabbricato rispetta tutte le norme di carattere antisismico, di efficientamento energetico e lo stesso è stato dotato anche di un impianto fotovoltaico per garantirne l’autosostenibilità. Con la conclusione del cantiere e il collaudo attiveremo tutte le procedure per l’affidamento della struttura a un gestore. Sono orgoglioso di avere oggi l’onore, da sindaco, di inaugurare questo importantissimo intervento di rigenerazione urbana”.
E’ trascorso un anno e 5 mesi. Era stato pubblicato il bando “MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L’AFFIDAMENTO IN
CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL PUNTO DI SOSTA/RISTORO A SERVIZIO DELLA RETE ESCURSIONISTICA
DEL COMPRENSORIO MONTANO DI MENDATICA Località Valcona Soprana – Comune di Mendatica…..vedi…...” Il bando è andato deserto, nessuna offerta, anche sei i tamburi annunciavano che c’era stato molto interesse e tutto lasciava prevedere il buon fine. Anche se il rampante e ormai politico di lungo corso Marco Scajola non aveva esitato, nel video della sua brillante campagna elettorale per le regionali, inserire uno breve spezzone in cui appariva, suadente ed accattivante, con il sindaco Floccia (unico tra i sindaci della provincia)
Non si è più saputo nulla, solo Trucioli.it ha dato conto della delusione e che in paese – l’unità non è purtroppo un punto di forza, anzi e se lo ammette il parroco di allora – sorgeva più che un dubbio sul fatto che ci sono carenze quanto a disponibilità della cucina e non è poco, inoltre occorreva un punto di forza maggiore perchè la struttura non è collocata sulla strada dove è più facile il passaggio e la frequentazione di potenziali clienti. Lo documenta, senza andare lontano, l’apertura nello stesso immobile che ospita il Municipio (fu realizzato come sede della Guardia di Finanza, all’epoca di frontiera) della Locanda La Briga.
Un ultimo aspetto, sull’arduo cammino del rilancio “di un posto sosta e ristoro baricentrico a supporto del turismo outdoor di tutto il comprensorio”, come prevedeva Marco Scajola, c’è il connubio con la ‘predicata’ in tutte le salse, ormai da anni, resurrezione di Monesi di Triora come ritorno al volano dell’intera valle, non solo Mendatica.
Un impegno solenne si è ascoltato anche dal sindaco presidente, ex ministro, politico di lungo corso, dalla Dc a Forza Italia, del big imperiese Claudio Scajola. L’obiettivo dichiarato, in primis, l’acquisizione dal privato dell’area-montagna dove è stata realizzata la nuova seggiovia (seppure monca rispetto alla precedente, perchè la Regione e Provincia non erano disposte ad un ulteriore finanziamento) e gli impianti sciistici. Finora l’operazione non ha rispettato le previsioni. Nulla di è più saputo sullo stallo delle trattative che a quanto pare hanno trovato un osso duro sull’ammontare della cifra richiesta. Il programma-progetto urbanistico del Comune di Triora è all’insegna di un nuovo volto della lontana frazione. L’augurio è che si faccia presto, che anche la burocrazia, incalzata dalla politica accorci i tempi.
Monesi si è rivelato un formidabile volano-locomotiva. La sua agonia ha spezzato molte speranze, ha deluso i sogni di generazioni. Da veterani cronisti e testimoni degli eventi, dei personaggi, delle losche esperienze di enti e Srl, non temiamo smentite argomentate nel ribadire quanto abbiamo scritto decine di volte con il nostro modesto mestiere. Monesi di Triora doveva rappresentare una priorità, non solo per l’Alta e bassa Valle Arroscia, in parte Alto Val Tanaro cuneese, della Regione Liguria e dell’Amministrazione provinciale, della partitocrazia del ponente ligure. Se la ‘crisi della neve’ può essere stato, solo in ipotesi, un freno, rimaneva la presenza ‘strategica’ della seggiovia e del fascino che madre natura regala.
Luciano Corrado
