Ceriale: contenitori raccolta di abiti usati. Leggiamo: “Si prega di non depositare il materiale all’esterno, se il contenitore è pieno telefonare a 019 8068678 grazie per la collaborazione” (Centro Raccolta vestiti usati via Dei Partigiani, Savona). Da ultimo: “Piccoli gesti che trasformano il mondo. Si raccogliere qualsiasi capo di vestiario e biancheria. I capi in buono stato saranno riutilizzati”.
Ebbene il contenitore presente sul piccolo piazzale davanti a 4 attività commerciali che attraggono ogni giorno centinaia di persone, consumatori della spesa quotidiana, non solo è ‘pieno’. I cittadini arrivano con le borse piene di indumenti convinti di potersene disfare a fin di bene. Oltre a liberare gli armadi di casa di quanto non viene più utilizzato. Non abbiamo conto se nella dilagante povertà di tante famiglie, extracomunitari lasciati che vivono in strada e luoghi abbandonati, se frughino o meno disseminando il cumulo di indumenti. Non possiamo credere che in quella zona, quasi ai bordi dell’Aurelia, non transiti mai la Polizia urbana e qualche amministratore comunale. Lasciamo ai cittadini, ai turisti, giudicare non siamo di fronte ad un’eccezione. Certamente è un disservizio del Centro di Raccolta di Savona che a sua volta avanzerà della giustificazioni. Gli amministratori che hanno precisi doveri non vedono e tacciono ? Giudicate voi.









Nota di Trucioli.it – Nessuno può negare che la sistemazione della camminamento in legno della pineta abbia valorizzato un angolo prezioso per Ceriale sotto ogni punto di vista. La presenza di alberi è un valore aggiunto nella qualità della vita, nell’offerta turistica. Non a caso la pineta fa attrazione e relax, è un luogo di incontro e aria pulita per i nostri polmoni. Chi legge Trucioli.it, al suo 14° anno di vita forse non ricorderà l’apprezzamento che abbiamo riservato al camminamento in legno anziché solo ghiaia e piccoli ciottoli. Non abbiamo risparmiato critiche invece, ovviamente inascoltati o forse derisi, per la scelta dell’amministrazione comunale, del governo allora in carica (se non sbagliamo nella giunta del compianto sindaco Ennio Fazio) di assegnare quello spazio pubblico a esercenti di spettacoli viaggianti, attrazioni varie. Un mestiere che implica la gestione, l’installazione e la manutenzione di giostre, attrazioni e altre attività di intrattenimento itineranti ma anche mangerecci e dolciume. Sottraendolo di fatto alla sua destinazione naturale. Giordano ha giustamente citato, anziani, bambini e famiglie. E’ fuori dubbio che il Comune ha percepito la tassa di suolo pubblico e che nel corso degli anni e dell’estate era assai più esteso lo spazio riservato che quello di cui potevano usufruire i pedoni. Facevamo inoltre notare quanto fosse inopportuno che sedie e tavoli dei dehor occupassero, a loro volta, il camminamento ai lati estremi della pineta. Non era solo questione di decoro. La monetizzazione di un’area che quando era stata presentata, nessuno si era sognava che un giorno sarebbe stata ‘affittata’ a spettacoli viaggianti. Molto più grave quanto è avvenuto nel corso degli anni e fino alla scorsa estate. In pineta, sui camminamenti, arrivavano e sostavano pesanti strutture semoventi. Fino a scoprire che entrava anche un pesante automezzo (vedi immagine) e forse non l’unico per il trasporto delle varie strutture. Tra le voci ascoltate anche quella che in giunta c’era uno sponsor, lo stesso, si commentava, molto vicino a chi esercita a tempo indeterminato sulla passeggiata (suolo demaniale) verso ponente, occupando, con tempo, spazi sempre maggiori (vedi giostra e giochi vari) e senza tener conto del decoro urbano. Al di là delle amicizie, resta il fatto che il suolo in legno della pineta ha subito danni rilevanti e i lavori per la ‘messa in sicurezza’ sono a carico dei cittadini e non sono probabilmente sufficienti i proventi dell’occupazione di suolo pubblico. Sui media si era letto di malumore e proteste (fino il ricorso al Tar) quando il Comune, nella scorsa estate, ha limitato la presenza degli spazi per privati esercenti e il sindaco Fasano aveva annunciato che si sarebbe provveduto ad una più rigida regolamentazione. La pineta deve restare libera per i cerialesi e i turisti, non per attrazioni che possono anche godere dell’ombra e che nulla hanno a che spartire con la qualità della vita e la priorità dell’utilizzo di un bene pubblico.
Nelle prossime puntate che ormai rinviamo da mesi e mesi pubblicheremo altre immagini della pineta con strutture che coprono seppure in parte la pavimentazione in legno. Ma c’è stato altro da mostrare sulla cura e sul decoro dei luoghi pubblici, la cartolina di una città sia essa turistica o meno.

