Ha dichiarato recentemente, a proposito delle elezioni regionali in Campania, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Mentre anche la Riviera Ligure vede salire sul ‘carro del vincitore (Forza Italia) chi l’aveva abbandonata e non solo.
Mastella: “Io in Campania i miei centomila voti li sposto… Centomila, capito? Mica bruscolini».

Ancora Mastella:”Ma i fedelissimi del presidente uscente Vincenzo De Luca lo stanno mollando. Annusano la fine d’un sistema di potere. E il rischio di una sconfitta.
S’è dimesso l’assessore regionale Nicola Caputo: e va con Forza Italia. Stessa destinazione di un altro casertano: il consigliere Giovanni Zannini, deluchiano d’acciaio, signore delle tessere, coinvolto in un’indagine su una presunta corruzione. Molti — questa è la voce forte di Mastella — saltano il fosso proprio perché sanno di non trovare, dall’altra parte, il «codice etico» imposto da Fico. Comunque, perfidie a parte, ci sono numeri eloquenti: accompagnati da Fulvio Martusciello (coordinatore di una formidabile campagna acquisti) anche un altro centinaio di amministratori (tra loro, 21 sindaci), che a De Luca hanno baciato la pantofola fino a un mese fa, stanno per entrare in Forza Italia, pronti a portare vagoni di voti al generale Edmondo Cirielli”.
Fuori dal racconto, piccola riflessione: “Avete idea di cosa significherebbe per Schlein e Conte perdere qui?”
2/ARTICOLO DEL SECOLO XIX DELL’APRILE SCORSO SENZA NESSUN CENNO ALLA SEPARAZIONE CONIUGALE CHE PER MASTELLA-GASCO NON E’ COSA DI POCO CONTO.
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