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Ilan Pappé: Un progetto criminale. Ultimo capitolo di una strage umanitaria. Si smantelli il sionismo per la convivenza tra Ebrei israeliani e Arabi palestinesi 


Ilan Pappè è nato ad Haifa nel 1954 ed appartiene al gruppo dei ‘nuovi storici’, Avi Shlaim, Tom Segev, Benny Morris, che sulla base di documenti desecretati e ricerche, dagli anni 90, hanno cambiato la narrativa del conflitto israelo-palestinese.

di Ireo Bono*
Ilan Pappé è professore di Storia all’Istituto di studi arabi e islamici e direttore del Centro europeo per gli studi sulla Palestina presso l’Università di Exeter. E’ autore di una dozzina di libri tra cui il bestseller La pulizia etnica della Palestina (Fazi Editore, 2008), tradotto in quindici lingue. Fazi Editore ha inoltre pubblicato Palestina e Israele: che fare?, scritto insieme a Noam Chomsky (2015) e La prigione più grande del mondo. Storia dei Territori Occupati (2022). Si è laureato all’Università di Oxford (1984) e  all’ Università Ebraica di Gerusalemme (1979)

In questo video (1h 4m.), tratto  da ‘frontezero’ , Ilan Pappé spiega come l’ideologia sionista, nata con l’idea di proteggere gli Ebrei dall’antisemitismo europeo con la costruzione di uno Stato ebraico in Palestina, era sbagliata alla radice, perché là c’era già un popolo, gli Arabi palestinesi, con la sua storia e la sua cultura.

Era evidente fin dall’inizio che il progetto sionista si sarebbe potuto realizzare solo con la forza, con una violenza permanente, col l’apartheid e la pulizia etnica, fino al genocidio, se i Palestinesi, com’era naturale e come hanno fatto, avessero rifiutato di andarsene. La creazione dello Stato ebraico é avvenuta con l’aiuto dei governi occidentali e con un’educazione dei giovani ebrei israeliani fondata sulla paura, identificando gli arabi palestinesi con i nazisti, intenzionati ad attuare un nuovo Olocausto.
Arafat come Hitler. Il genocidio palestinese conferma la previsioni di Ilan Pappé che però è ottimista per il futuro e consiglia cosa si può fare per smantellare il sionismo e giungere ad una convivenza tra Ebrei israeliani e Arabi palestinesi  in un  Paese comune, democratico, con uguali diritti per tutti i cittadini.
Ireo Bono – medico oncologo

 


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