Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure il sindaco bloccato nel traffico ordina ai vigili di far invertire il senso di marcia sul lungomare 2/Stupirsi? Nuova stazione (fermata) ai confini con Tovo. Il Comune ‘dimentica’(?)di inviare mozione consigliare alla Sovrintendeza


ULTIMA ORA- Testimoni oculari ci hanno raccontato che il primo cittadino, sceso dalla sua vettura, si sia recato nel vicino comando dei Vigili e, reclutati quanti ne avesse potuto, abbia dato l’ordine, vista la situazione d’emergenza, di consentire l’inversione di marcia delle auto che andavano in direzione Loano, bloccata, per tornare indietro verso levante e, da lì, imboccare la via Aurelia.

di Mario Carrara

Di certo, se non ci fosse stato lui presente, una cosa del genere non si sarebbe potuta attuare in quanto sul lungomare sono posizionate telecamere che, per chi avesse invertito il senso di marcia, avrebbero fatto automaticamente scattare pesanti sanzioni e taglio di punti dalla patente. Ma, tant’è: l’intervento del Sindaco, che era, miracolosamente presente, perché anche lui “in coda” ha potuto risolvere la situazione contingente.

Domanda: e se De Vincenzi non fosse stato in coda come tutti gli altri? O fosse stato da un altra parte? O se questa situazione si fosse prodotta fra poco tempo, in Autunno, quando i Vigili “smontano” dal servizio alle ore 19, e non c’è nessuno che possa prendere provvedimenti? Sì, perché, ora,  per invertire il senso di marcia sul lungomare in casi di emergenza, occorre l’intervento di diversi vigili: in primo luogo proprio presso il Maremola alla rotonda d’imbocco del lungomare per avvisare o fermare gli ignari automobilisti che  dal levante, sul lungomare, arrivano auto in senso contrario; e non solo lì: perché le strettoie artificialmente prodotte della carreggiata del lungomare, avendo riposizionato i parcheggi a “spina di pesce”, fanno sì che anche lì ci debbano essere dei vigili per regolare le manovre delle macchine, che vanno, che vengono, che vogliono manovrare per “invertire” il senso di marcia. Quindi, un caos cui si può solo cercare di limitarne gli effetti come si può.

Ma ripetiamo: con personale di polizia e con uno che emetta un’ordinanza che, sul momento, consenta il doppio senso di marcia. Tuttavia, il Sindaco non ha compiuto nessuna opera meritoria, perché è il primo responsabile se si è verificata una situazione del genere, non è tanto la macchina contro la sbarra del passaggio a livello di Loano, quanto lui stesso che, con ostinazione ha voluto imporre un senso unico di marcia “assurdo” su una strada che non ha alternative, se non la via Aurelia, e sempre sotto la costante possibilità di essere bloccata da un passaggio a livello. La sera del 13 Agosto si è verificato quanto da anni andiamo ripetendo che, prima o poi, sarebbe potuto accadere, cioè: che il passaggio a livello avrebbe potuto bloccare il lungomare e, conseguentemente, tutta la città.

Ma lui, nonostante svariate nostre mozioni consiliari che chiedevano di rivedere questo cervellotico provvedimento, se n’è infischiato, e ostinatamente l’ha continuato ad imporre alla città. Conseguenze? Sono tre: 1) Code ininterrotte sull’Aurelia; 2) Impoverimento del centro storico; 3) Pericolo per la circolazione pubblica se il passaggio a livello ferroviario si blocca, per poco o per tanto che sia. Lui dirà: tutte balle, esagerazioni, i pietresi mi hanno rivotato alla grande!

L’ipotesi del blocco, nei nostri interventi in consiglio comunale l’avevamo paventrata, più volte, come possibile. E alla fine si è verificata. Per fortuna senza danni e senza conseguenze gravi. Ma che dire se… bloccati in coda fossero pullman, camions, che non riuscissero per le dimensioni o le strettoie del lungomare ad invertire la marcia o, peggio, autoambulanze o mezzi di soccorso? Peggio ancora se si verificassero incendi o quant’altro? Non facciamo delle ipotesi da uccelli del malaugurio, ma semplicemente, vorremmo prevenire che succedessero fatti, che sarebbero difficilmente rimediabili, ma, tuttora, possibili.

D’altronde, se il passaggio a livello riuscì a “bloccare” il Principe ereditario in piena guerra mondiale ed a far “‘distogliere” dalle spese belliche, nel 1940, dei fondi per costruire l’attuale via Aurelia, in quanto il lungomare col passaggio a livello veniva considerato pericoloso, un motivo fondato ci sarà ben stato, no? Ma per De Vincenzi e il suo fedele ‘staff‘ che ci sia il passaggio a livello sul lungomare è solo un dettaglio. Lui, forse, pensa, il senso unico sul lungomare ce l’hanno anche Loano e Finale: ce lo dobbiamo avere anche noi! Sì, ma le altre città non hanno passaggi a livello che possano bloccare l’unica strada comunale esistente percorribile dalle automobili. Pietra, sì.

Così andiamo avanti… Fino a che non succederà qualcosa di grave ed irreparabile. Ma il responsabile, qui a Pietra, anche se le macchine sfondano le sbarre a Loano, è il Sindaco di Pietra che vuole il senso unico a tutti i costi: costi quello che costi..! E’ lui in Dio in terra!

Mario Carrara, consigliere comunale di opposizione

15/8/25

2/Il 16 Giugno 2025 il Consiglio Comunale approvava all’unanimità, quindi condividendone integralmente i contenuti, una Mozione consiliare della minoranza circa lo spostamento a monte della linea ferroviaria.


GRUPPO CONSILIARE INDIPENDENTE

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Spett. SINDACO del Comune di Pietra Ligure

Il 16 Giugno u.s., il Consiglio Comunale approvava all’unanimità, quindi condividendone integralmente i contenuti, una nostra Mozione consiliare riguardante lo spostamento a monte della linea ferroviaria.

In essa, tra le argomentazioni a supporto della proposta di modifica del tracciato della linea, da spostarsi ulteriormente più “a monte”, rispetto alla prospettata previsione di progetto, vi era il fatto della assai probabile esistenza di consistenti reperti storico archeologici risalenti all’epoca romana. Non solo, ma, oltre all’esistenza delle vestigia di una “mansio” romana, nell’ambito dello stesso luogo potrebbero addirittura trovarsi quelle dell’antica Pollupice, sempre cercata ma mai trovata, nel corso dei secoli, da parte degli storici.

Tutto questo patrimonio di storia e di archeologia potrebbe essere distrutto irreparabilmente dagli ingenti e poderosi lavori di edificazione della nuova stazione e dei viadotti della stessa nuova linea ferroviaria.

È per questo motivo che, durante il Consiglio comunale, molto si parlò di quest’aspetto: cioè della necessità assoluta della preservazione di tutto quanto il sottosuolo tuttora nasconde e conserva, affinché, a causa di questi lavori in argomento, non vada perso per sempre.

Prima della votazione, si concordò di inviare la delibera di approvazione, con allegato l’integrale testo della mozione medesima, agli enti sovraordinati, in particolare, alla Regione Liguria, alle Ferrovie, sia in sede regionale che nazionale, ed ad ogni altro Ente od istituzione competente.

Tra cui, lo riteniamo perché fu detto e risulta dal verbale della seduta, anche la Sovrintendenza ai monumenti della Liguria.

Tuttavia, constatiamo che dalla copia della stessa missiva agli enti sovraordinati, tra i soggetti in indirizzo, la Sovrintendenza ai monumenti della Liguria non compare; né compare il Ministero dei Beni culturali ed ambientali. La missiva viene inviata anche al Ministero dell’Ambiente, ma non, come detto, a quello dei Beni Culturali, che, in modo pregnante e decisivo potrebbe e dovrebbe esercitare le proprie prerogative per la tutela dei reperti archeologici nello stesso sito probabilmente esistenti.

Ancora: se il Consiglio comunale che ha assunto quest’importante deliberazione si è svolto il 16 Giugno 2025, perché, come constatiamo, la missiva agli enti sovraordinati è stata redatta soltanto il 4 Agosto u.s., avendo fatto passare inutilmente ben un mese e mezzo, che è andato perduto per niente?

Tutto ciò scritto, tenendo conto delle recenti notizie di questi ultimi giorni, durante i quali gli organi d’informazione hanno pubblicato un intervento del viceministro alle infrastrutture, Riccardo Rixi, che ha reso nota la convocazione della Conferenza dei Servizi, la quale, in via conclusiva dell’iter progettuale, approverà definitivamente lo spostamento “a monte” della linea ferroviaria, secondo il piano che le verrà sottoposto. È pressoché certo che a tale conferenza interverrà la Sovrintendenza ai Monumenti ed il Ministero dei Beni culturali.

Quindi, perché a loro non si è voluto inviare la deliberazione consiliare del 16 Giugno scorso, che, per il suo contenuto, li chiama direttamente in causa? Si è trattato di una involontaria dimenticanza o di semplice “dabbenaggine“?

Anche perché se questi Enti non vengono investiti ufficialmente della questione, deliberata formalmente dall’organo “istituzionale” del Consiglio comunale, ben difficilmente si faranno “parte in causa” per esercitare i loro poteri e far sentire, nel merito, il peso dell’istituzione che rappresentano.

Per tutto quanto sopra scritto, questo Capogruppo consiliare, a nome del gruppo che rappresenta, chiede formalmente che, senza indugio, con un’ulteriore missiva, integrativa della precedente, sia la Sovrintendenza ai Beni culturali ed Ambientali della Liguria che lo stesso Ministero dei Beni Culturali, siano investiti della questione, rendendoli “parte in causa”, nel rappresentare loro tutte le preoccupazioni espresse ed emerse in Consiglio comunale, qualora lo spostamento “a monte” della linea FS venisse realizzato nel luogo ipotizzato, secondo il progetto in corso.

Con i saluti più cordiali,

Mario Carrara, capogruppo consiliare “Lista Indipendente

12 Agosto 2025

2/RICEVIAMO dal Partito Democratico Pietra Ligure

Giovanni Liscio consigliere delegato a Sanità e rapporti con Ospedale Santa Corona che ancora una volta ha fallito un impegno

Valmaremola in alla chiusura del corso di laurea per fisioterapisti attivo presso l’ospedale Santa Corona.  “Nella nostra bella Regione, ‘tutti i giorni nascon funghi’ reciterebbe un antico adagio popolare per dire che ogni giorno ce n’è una nuova. Si  perché nella nostra sanità purtroppo, i funghi sono sempre tossici o velenosi alla chiusura del corso di laurea per fisioterapisti attivo presso l’ospedale Santa Corona.

Dopo il punto nascite (solo e ‘orgogliosamente’ sulla carta e ormai caduto praticamente in prescrzione), dopo l’idea balzana (e malsana) di ridurre da cinque a una unica per tutta la regione, le centrali operative di emergenza del 118, è arrivata la pietra tombale sul corso di laurea per fisioterapisti, con sede a Santa Corona, nonostante le rassicurazioni di Pinocchio, Lucignolo e del gatto e la volpe.

Verrebbe voglia di gettare la spugna ma noi, piccolo circolo dilettantistico di provincia, l’idea di arrenderci non ci sfiora minimamente e a quei politici locali eletti in Regione (non facciamo nomi per non urtare la loro sensibilità), soprattutto coloro che si vantano di aver sempre difeso Santa Corona, rivolgiamo la nostra supplica: per favore, non difendetela più, perché se questo è il risultato. Buon ferragosto a tutti… E in salute naturalmente”.


M.Carrara

M.Carrara

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