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Pietra Ligure. Domande senza risposte e promessa denuncia per calunnia


Il Sindaco preannuncia querele perché abbiamo contestato i numeri del bilancio per i quali le nostre domande non hanno avuto risposte.

di Mario Carrara

In breve, per non tediare e cercare di far capire di che cosa si tratti: 30 Giugno scorso, si è svolto a Pietra un consiglio comunale con due soli punti all’ordine del giorno: uno, che riguardava un argomento “contabile“, cioè l’accertamento della sussistenza degli equilibri di bilancio, in pratica accertare che il bilancio sia sempre “equilibrato in pareggio” (e come potrebbe non esserlo visto che con tutti i tributi comunali al massimo è in attivo da anni e quest’anno, visto il consuntivo del 2024, si è arrivati ad un “attivo” addirittura superiore ai 7 milioni di euro); e, l’altro punto: la determinazione delle tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti.

Quindi, due argomenti di pura: “ordinaria amministrazione“, che avrebbero potuto essere, poiché trattavano solo di numeri, anche “barbosi“. Ma è solo su argomenti come questi che, finora, il Sindaco ha fatto convocare, dall’inizio del suo mandato, il Consiglio stesso: solo su pratiche per le quali sussiste un “obbligo” od una scadenza di legge.

Orbene, durante la discussione del primo punto, quello sul bilancio, è venuto fuori che il Sindaco De Vincenzi ha citato proprio la precedente riunione nella quale era stato approvato il rendiconto del 2024, quello che aveva attestato l’esistenza del (super) attivo di €. 7.024.000 ! In questa occasione, viste le cifre in discussione, l’esame della pratica era stato ben approfondito. Qui, l’opposizione deve fare il proprio mestiere! Cioè, in primis, deve “controllare” (sennò che ci sta a fare: solo per alzare, o meno, la mano?). E nella fase dell’esame e del controllo dei numeri e dei dati forniti, sono arrivate le perplessità. Ma non di carattere “soggettivo” o “politico” bensì proprio di carattere “contabile“, che se ce ne siamo accorti noi, che pur non siamo né dottori commercialisti, né ragionieri, dovevano pur risultare evidenti. Cosa che, pure, potrà essere constatata da chi legge, vista l’evidenza della questione,

Ma andiamo con ordine: nell’esaminare i conti, ci accorgiamo che nel rendiconto del 2024 alla voce: “Sanzioni amministrative pecuniarie per violazione codice della strada” che nel rendiconto riportano l’anno in corso, il 2024, ed i due anni precedenti, 2023 e 2022, nella tabella riferita al 2023 esse sono indicate in : €.675.482,58; tuttavia, nel rendiconto precedente dell’anno precedente, il 2023 e nella tabella riferita allo stesso anno 2023, invece, sono chiaramente indicate in ben: €.1.843.845,91.

Quindi: tra le due cifre attestate entrambe come vere e reali, attribuite allo stesso anno 2023, €. 675.482,58 ed €. 1.843.845, 91 c’è una differenza di ben €.1.168.363,33. Una grossa cifra che in un modo o nell’altro può validare o falsare il risultato finale di un bilancio. O no?

A questo punto ci siamo posti la domanda: essendo dei dati ufficiali, attribuiti entrambi allo stesso anno: qual è la cifra vera, effettiva da considerare? È un errore? Ditecelo! Ci sono altre ragioni per le quali sono state scritte cifre diverse? Spiegatecele! Perché è

lì in Consiglio comunale la sede dove, di fronte a tutti, si possono porre delle domande, visto che si tratta di soldi dei cittadini (in quel caso specifico, pagati con le multe). Ma, nonostante avessimo ripetuto la domanda per avere dei chiarimenti in merito, NESSUNO HA MAI RISPOSTO.

Pag. 20 relazione revisore dei conti 2024
Pag.16 relazione revisore dei conti 2023

L’unica risposta che è stata data l’ha fornita il vicesindaco Rembado il quale, in soldoni, ha dichiarato che l’Amministrazione stava amministrando bene e che loro -la maggioranza- avevano piena fiducia negli uffici che avevano redatto la documentazione. Tuttavia, come detto, senza dare un cenno di risposta allo specifico quesito che era stato posto.

Perché la non risposta fu data da Rembado? Per la semplice ragione che, seppure si stava discutendo di bilancio e finanze. il Sindaco De Vincenzi che si è tenuto per sé le deleghe corrispondenti era assente, NON C’ERA alla riunione. Un po’ come se si stesse discutendo del programma delle manifestazioni turistiche e l’Assessore al turismo, competente, se ne fosse stato a casa.

E, tuttavia, il Sindaco De Vincenzi ci ha accusato di avere fatto delle dichiarazioni azzardate in quanto, ponendo noi la domanda su quale fosse la cifra vera da considerare o quale fosse stata la ragione della iscrizione di due cifre diverse, consistenti e contrastanti, attribuite allo stesso anno, abbiamo affermato che, se non ci fosse stata data una risposta esauriente e soddisfacente, dovevamo pensare che uno dei due bilanci consuntivi, o quello del 2023 oppure quello del 2024 fossero non veri, quindi falsi.

Il bello è che non ci sono state risposte, né esaurienti, né sufficienti, ma le risposte non sono state proprio date! Se lui anziché stare a casa, fosse venuto al Consiglio, forse, chissà…, una risposta l’avrebbe data e, possibilmente noi non avremmo pensato male sulla genuinità del bilancio.

Tuttavia, per lanciare le sue accuse, nel dichiarare che le affermazioni da noi fatte avevano un contenuto calunnioso per il quale, dovendo tutelare l’onorabilità della sua Amministrazione e, soprattutto, quella dei funzionari preposti, si riservava di agire nelle sedi competenti, estrapolava dal loro contesto le singole dichiarazioni, facendo assumere loro un contenuto a sé stante, fuori dal contesto del discorso in cui erano state pronunciate, quasi fossero state così.., dette gratuitamente.

Ma le cose non stanno proprio così. Abbiamo preso anche noi i verbali stenodattilografati della seduta del consiglio, da cui si può ben vedere che “il falso” viene affermato in costanza ed in conseguenza di domande specifiche per le quali si chiede una risposta. Risposta che non viene mai data!

Allegati a parte, pubblichiamo gli estratti delle autentiche dichiarazioni che abbiamo reso, che risultano a verbale, e della “non
risposta” del vicesindaco.

Il bello è che una situazione analoga a quella finora evidenziata, si era già verificata due anni fa e l’avevamo già rilevata durante la discussione consiliare. Ma anche in quest’altro caso: nessuna risposta. Anche se i numeri riportati non erano omogenei, non si doveva dare nessuna risposta!

Pag.5 relazione revisore dei conti 2022.
Pag.5 relazione revisore dei conti 2023.

Qui si trattava del fatto che allo stesso anno 2021, circa la parte disponibile derivante dell’attivo del bilancio, nel rendiconto 2023 la relativa tabella riportava €. 282.564,07, mentre nel rendiconto dell’anno prima, la parte disponibile era dichiarata in €. 518.272,92.

Domanda: visto che erano due atti entrambi ufficiali, qual era la cifra vera…???

Il fatto lo abbiamo rilevato nella discussione in Consiglio tenuta il 6/4/24 ed anche lì abbiamo posto la domanda di chiarimento e spiegazioni. Ma anche in questo caso, non siamo stati degnati di risposta. Ed il sindaco era presente!

Ma, siccome siamo stati “toccati” nel vivo, siamo andati di nuovo a rivedere e ricontrollare le cifre scritte nel rendiconto 2024 ed abbiamo trovato altre sorprese!

Pag. 5 relazione revisiore dei conti 2024
Pag. 5 relazione revisore dei conti 2023

In pratica: nella rendiconto del 2024 è scritto nella relativa tabella che la parte “disponibile” dell’attivo di bilancio per l’anno. 2022 è stata pari ad €. 4.530.919,313. Invece, la stessa voce nella stessa tabella del rendiconto 2023, sempre per l’anno 2022, dice che è stata pari ad €. 302.442,70…!

Qual è la cifra vera?

Sono cifre in libertà? Lo sarebbero certamente se nessuno controllasse! Lo vorrebbero essere con il sistema che non dà risposte!

Perché abbiamo scritto tutto questo? Perché nell’ultimo consiglio comunale, il Sindaco ha parlato delle accuse e delle dichiarazioni da noi fatte che paventavano dati non veritieri, quindi “falsi”, preannunciando, in pratica, querele. Molti che hanno visto la seduta in streaming, ci hanno chiesto: ma cosa avete fatto? ma è vero? ma cosa è successo?

È successo che abbiamo fatto il nostro dovere di controllare gli atti, anche quelli che dovrebbero essere genuini, per loro natura. E le sorprese, come abbiamo dimostrato non sono mancate. Gli atti che pubblichiamo sono tutti pubblici e di dominio pubblico! A richiesta, possiamo fornire tutti i documenti che dovessero chiarire ad ognuno del tutto come stanno le cose.

Chi legge, voi, foste stati al nostro posto, essendovi accorti dell’esistenza di “criticità” o di dati “strani” o “sospetti”, non avreste fatto altrettanto?

Se De Vincenzi sposterà la discussione del bilancio dall’aula del Consiglio comunale ad altre aule, quelle giudiziarie, porteremo tutti i dati che abbiamo raccolto e stiamo raccogliendo. E come detto in Consiglio comunale, chi avrà più filo da tessere, farà più tela!

Noi siamo con la coscienza a posto di aver fatto il nostro dovere, controllando e facendo delle domande nella sede istituzionale preposta.

Chi doveva controllare prima gli atti e poi dare delle risposte adeguate alle domande, invece, non l’ha fatto. Alle domande non ha voluto mai rispondere.

Mario Carrara, consigliere comunale di opposizione

3 Luglio 2025

 


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