Due inaugurazioni ufficiali, con due sindaci (Tabbò, Pd e Guarnieri, Lega Nord). Gran cassa di articoli stampa, web, Tg Rai 3 Regione, annunci via Ansa (agenzia di stampa nazionale). Le opere murarie del Fortino di Albenga ( lascito ‘disonorato’ all’ex ospedale di Loano nel 1953) risultano concluse nel 2010. Tre appalti, due per le opere murarie. A nessuno pare interessi: le mura interne presentano già vistose e poco decorose ‘scrostazioni’ dell’intonaco. All’esterno numerosi filoni di chiazze nere. Chissà se la casa di proprietà, costruita non decenni fa, di qualche pubblico amministratore, tecnico, responsabile dell’iter e della sorveglianza, la Sovrintendenza, o se volete un giornalista, si ritrovassero (tutti questi signori/e) nelle stesse condizioni come reagirebbero. Col silenziatore?
E’ quanto accade nel 2013 nella ‘Città di Albenga’, 23,568 abitanti, la più popolata da sportelli bancari, subito dopo Savona. Qui erano democristiani di ferro grazie agli agricoltori, poi sono diventati ammiratori e fans del ‘re rosso’ (Angelo Viveri) di altra pasta rispetto al papà del dopoguerra. Hanno avuto intervalli da primati nazionali: Pci e liberali insieme al governo. E’ stata quindi la volta del sindaco socialista finito nelle patrie galere per via dell’Iacp, descritto negli atti del processo Teardo come l’ente più corrotto della Provincia (Mauro Testa era direttore, ma non certo l’unico dirigente). E ancora, l”imprenditore più possidente della città che non correva per gli ‘avvisi di garanzia’ (Mauro Zunino). Le ‘mani pulite’, ma scarsi risultati strategici complessivi, dell’avvocato Antonello Tabbò. Ed ora, per la prima volta nella storia, un sangue siciliano verace, Rosy Guarnieri, qualche spanno di lontananza da personaggi come gli avvocati Gianni Isoleri e Filippo Basso, il meno fortunato nella vita Alessandro Marengo.
Accade che una domenica di novembre entrando per caso nel Fortino, unici clienti al ‘piano restaurant @ lounge bar” mentre si tiene un interessante corso di formazione per due giovani baristi ad opera di un barman professionista, venga spontaneo domandare, a parte il fatto dell’assenza di clienti in una giornata splendida e all’ora di pranzo: “Scusate. ma questi muri scrostati da fondo a cima, non è il massimo per un locale e soprattutto un gioiello storico….”. Risposta: “Siamo spiacenti, ci rendiamo conto, noi siamo in affitto dal Comune, è un problema di lavori fatti male…”. Un linguaggio semplice, ovviamente. Forse le foto danno più l’idea.
Non sappiamo se la colpa o la causa sia di ‘lavori non a regola d’arte’. Ci limitiamo a documentare, riferire, con nomi e cognomi. Non abbiamo idea delle presunte responsabilità nella catena amministrativa, burocratica e politica. In questa sede non ci interessa, ci sono gli organi competenti ed istituzionali, magistratura compresa.
Prima domanda: è normale che un’opera pubblica (sia anche privata) a tre anni dal ‘fine lavori’ si presenti in queste condizioni? Seconda domanda: è normale che finora nessuno di competenza sia intervenuto e se l’ho ha fatto quali iniziative siano state prese. Terza domanda: dato per scontato che tecnici ed imprese appaltanti abbiano avuto i requisiti (categoria C ), i risultati lasciano a dir poco desiderare.
Nella ‘babilonia Albenga’ – non ha forse ragione Romano Prodi quando sostiene che una nazionale, una regione, un provincia, un Comune si merita la classe politica che ha eletto ? – è accaduto che qualcuno voleva far un museo ed altri hanno optato per la soluzione mista, per renderlo più fruibile. In realtà gli spazi dell’esercizio pubblico potranno giudicarli i clienti, alla stregua della professionalità della gestione.
Ciò che invece non appare questione di lana caprina sono le condizioni complessive dell’immobile dopo i restauri e la valorizzazione, soprattutto proiettata negli anni a venire. Il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Maurizio Arnaldi, tecnico assai noto nel comprensorio, probabilmente un esperto di ‘edifici antichi’. Su interne, storici’. Si trova, ad esempio, quale progettista del Castello Conti Cepollina Alto e Caprauna della diocesi di Albenga. Non disdegna l’ingegneria moderna, vedi il progetto del polo scolastico religioso ingauno. Oppure lavori per il Comune di Arnasco. Infine descritto tra i clienti degli imprenditori Giallombardo, all’architetto viene attribuita questa dichiarazione: “I sottotetti messi in vendita e finiti sotto sequestro, era noto a tutti si trattava di vani abitabili”.
Risalente al 2006 c’è una dichiarazione del vice sindaco, con delega ai lavori pubblici, Franco Vazio, avvocato, albenganese in parlamento (il secondo dopo l’agricoltore Bartolomeo Bolla, il quale secondo gli atti parlamentari dell’assemblea, un giorno di alzò in piedi per reclamare che faceva troppo caldo, unico intervento, ovviamente commissione agricoltura esclusa) il quale disse: “Lo studio Galli- Pallavicini sta studiando a ritomo serratao la parte progettuale; nella prima fase dei lavori sarò anche sarà ricostruita la torretta abbattuta nel decennio scorso…abbiamo le fotografie d’archivio delle tre torrette originarie….Il terrapieno sarà liberato dalla vegetazione ed è in programma di di effettuare un attento scavo archelogico all’interno del quadrilatero per riportare il fortino alla fase originaria del 1587, anno di costruzione…“.
I fondi per finanziare i lavori provengono gran parte dalla Regione Liguria che alla seconda inaugurazione era rappresentata dall’assessore al turismo e agricoltura, Angelo Berlangieri. Un politico-tecnico (albergatore) prima del centro-destra, poi del centro-sinistra. Una garanzia si direbbe.
L. Cor.
ALCUNE TAPPE DELLA FORTINO STORY
1) LE DICHIARAZIONI DI SCHNECK: “Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale. Questo fortino, nato come fortezza per difendersi dagli assalti dei Saraceni, oggi si apre verso il mare – ha dichiarato il Vice Sindaco Schneck – Ci troviamo a completare terza fase dell’opera di ristrutturazione e recupero del Fortino cinquecentesco di Albenga, iniziata con la Giunta Zunino e proseguita da chi ci ha preceduto e dalla nostra amministrazione. Si tratta di un museo dalle grandi potenzialità, che vanno senza dubbio sfruttate, a cominciare dalle torrette, con inoltre la possibilità di installare una webcam in diretto contatto con l’isola Gallinara. Attraverso la gestione da parte di personale specializzato, messo in sinergia con gli altri parchi regionali, avremo l’opportunità di potenziare e sviluppare il centro multimediale, a realizzazione del quarto step del progetto”.
2) LE MERAVIGLIE TECNOLOGICHE : “Al primo piano del fortino, recentemente restaurato, è stato presentato al pubblico l’allestimento con numerose attrezzature multimediali quali video wall, schermi olografici, touch screen e pavimento interattivo, interamente dedicati a storia, cultura, ambienti terrestre e marino dell’Isola Gallinara, Riserva Regionale sin dal 1989. Un’apparecchiatura all’avanguardia (costo 100 mila euro ndr), integrata dalla società Tecno World Group Srl, che nei prossimi mesi sarà ulteriormente potenziata e migliorata, al quale è affiancata una serie di pannelli tematici sulle principali emergenze dell’isola e dei suoi fondali, adeguatamente illuminati con luce radente e arricchiti di monitor a schermo piatto, che completano il percorso di visita”.
3) INAUGURAZIONE BIS:
L’inaugurazione-bis del centro multimediale dedicato alla Gallinara fa discutere maggioranza e opposizione di Albenga in un botta e risposta in cui la parola torna ora al segretario ingauno del Pd che, per rispondere al vice sindaco Nucera, allega in una nota anche il comunicato stampa del 16 giugno del 2011 in cui si annunciava l’evento tanto atteso, e che si è poi ripetuto qualche giorno fa, a distanza di due anni.
“Con meraviglia leggo le parole dell’attuale terzo Vice Sindaco di Albenga che dimostra di essere palesemente disinformato su quello che accadde il 16 giugno 2011 e quindi allego testo quasi integrale del comunicato stampa del Comune, dove si evidenzia che l’inaugurazione del museo e quindi l’auspicata apertura era datato a due anni fa – dice Alessandro Andreis – Se poi vuole evidenziare il mio tono polemico nei confronti della presenza di un assessore regionale, mi fa anche un buon servizio, dandomi la possibilità di chiarire”.
3) INAUGURAZIONE DELLA TERRAZZA –L’inaugurazione della terrazza sul Fortino, vera location da sogno, rappresenta una grande opportunità”, commenta il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri. “Essa, infatti, permette di avvicinare, in maniera moderna e piacevole, la storia e la cultura ai cittadini, a cominciare dai giovani del territorio. Si tratta di un esperimento già in corso, con parere favorevole dell’Amministrazione Comunale, nella Galleria d’Arte Moderna nella Torre Civica, che siamo certi potrà ripetersi, con risultati ugualmente positivi, sulla terrazza di Piazza Europa”.