Savona, cartelle esattoriali per sanzioni stradali della Provincia. Fino a 700 euro. Uffici di Palazzo Nervi presi d’assalto. Recapiti telefonici che non rispondono. Ma chi ha ricevuto il verbale? Alcuni risalgono al 2019. Non riportano il Comune, strada e l’ora dove sono state rilevate e neppure il numero di targa. Sono centinaia gli automobilisti colpiti.
Si legge su SavonaNews – Cartelle di pagamento di sanzioni della Provincia che vanno da 200 a 700 euro scatenano il caos e qualcuno si rivolge anche alla polizia locale di Savona che ieri ha diffuso un annuncio.
“Da qualche giorno il centralino di Polizia Locale Savona – scrive la locale – riceve telefonate da parte di cittadini, per avere informazioni sull’emissione di alcune cartelle esattoriali, riguardanti il mancato (o parziale) pagamento di sanzioni amministrative. A rendere sospettose le persone, sarebbe in particolar modo il fatto che le raccomandate arrivino da fuori regione”.
Così la polizia municipale spiega le tante telefonate arrivate per quelle cartelle “sospette” che hanno fatto pensare ad una possibile truffa e che richiedevano pagamenti da centinaia din euro. In realtà si tratta di avviso di pagamento di sanzioni emesse dalla società incaricata dalla Provincia della riscossione.
“Si tratta di inviti di pagamento emessi dall’agenzia di riscossione della Provincia di Savona – spiega la polizia locale – per pregresse violazioni al Codice della strada. Il Comune di Savona non ha alcun titolo su questi avvisi e, pertanto, le informazioni dovranno essere acquisite direttamente presso l’Ente Provincia“.
Così numerose persone che hanno ricevuto le cartelle stanno affollando gli uffici della Provincia per richiedere chiarimenti; alcuni di loro dichiarano di non avere mai ricevuto nessuna notifica di sanzione. La Provincia ha dichiarato che oggi farà una comunicazione ufficiale.
Trucioli da giovedì mattina, 6 febbraio, ha cercato di contattare sia la Provincia, sia il numero telefonico della laBconsulenze Srl che ha sede in provincia di Cosenza, e sede legale a Roma (questo il numero indicato 0984 1780721). Abbiamo riprovato con ben 17 chiamate dalle 9 alle 11. Nessuna risposta e quasi subito il telefono indicava ‘cessata’.
Stesso tentativo in Provincia. Dapprima al centralino ha risposto: attenda passo l’ufficio, tutto inutile. Alle 10 il centralino della Provincia: ‘gli uffici sono chiusi… riaprono con i seguenti orari.. Tentativo vano anche all’interno del numero dell’ing: Luca Gilardoni, settore Gestione Viabilità, Edilizia, Ambiente, Servizi. Alle 11,45 ha risposto dallo stesso numero interno una gentilissima impiegata: “l’ingegnere Gilardoni è in riunione. Passo l’Ufficio stampa”. E qui il telefono squilla invano, una volta rispondono ma si sentono voci e si chiude.
In una delle tre pagine della notifica si legge: “Attraverso il presente atto è possibile proporre opposizione utilizzando esclusivamente il seguente indirizzo Pec….è possibile inoltre contattarci a questi orari dal lunedi al venerdì”. E abbiamo sopra descritto.
C’è un altro elemento da non credere, oltre che alle lamentata mancanza di prima notifica della sanzione. Non viene indicato dove è stata elevata la violazione al codice della strada, in quale comune, a quale ora. Oltre alla cifra, ad esempio 115.34, vanno aggiunti 91, 4 di ‘maggiorazione’, 15, 23 di ‘recupero spese’. Molte delle contravvenzioni risalgono all’anno 2019.