Se il compianto prof. Lorenzo Spotorno aveva fama di ‘mago dell’anca’. Ora, dal 12 febbraio, va in pensione il ‘principe’ della neuro radiologia del Santa Corona, Riccardo Padolecchia. Lascia un vuoto professionale che non sarà facile colmare anche se è molto fiducioso sull’equipe. 2/S. Corona esoscopio innovativo e altamente tecnologico in dotazione alla Neurochirurgia.
“Oggi mi spiace andare via” ha commentato nell’intervista a Luisa Barberis del Secolo XIX. Ha evitato domande sulla ardua gestione della Sanità ligure e dell’Asl 2. Il dr. Padolecchia racconta di soddisfazioni, evita le amarezze, le difficoltà della burocrazia ospedaliera, l’estenuante assillo delle ‘scartoffie’, riunioni, testimonianze. Spettatore impotente dell’ultra decennale invasione del potere partitico politico di turno delle Asl, basti pensare ai primariati.
Quali consigli sulla gestione del Santa Corona, nel presente e futura. Le opportunità perse, la fuga di tanti illustri colleghi. Insomma ha preferito non infierire sulle lacune che spesso arrivano dall’alto (vedi dirigenti, anche in Regione, non tutti manco a dirlo), ‘ferite’ e come eventualmente emarginarle facendo proprio tesoro della sua esperienza e ammirevole abnegazione nella missione professionale. Faceva persino la spola tra la casa a Marina di Massa e Pietra Ligure.
Il neo assessore alla Sanità Massimo Nicolò invece è stato esplicito.Ha preso le distanze dalla gestione di Toti senza mai citarlo, ma si è soffermato sul fatto che servono interventi strutturali e di sistema dopo un lungo periodo di progetti e proclami ma con pochi risultati per i liguri. Una presa di posizione netta da parte dell’ assessore nei confronti del modello di sanità degli ultimi nove anni. Si aggiungano i recenti rilievi della Corte dei Conti in particolare sui costi crescenti sostenuti dalla Regione per le prestazioni della Sanità privata in supporto delle Asl. Il ricorso a cooperative per servizi vari e coperture dei Pronto soccorso e nei reparti specualistici.
Il primario Padolecchia non ha affrontato il tema tutto italiano delle paghe più basse dei camici bianchi rispetto alla media europea e perchè tanti emigrano. Altri scelgono la Sanità privata. Anche da pensionati. E’ difficile, ad esempio, capire perchè un medico dell’Asl pur pensionato non potrebbe restare, non già da dipendente, nel servizio pubblico mettendo a frutto, tra l’altro, le sue capacità. Almeno nell’intramoenia che in buon numero esercitano già. Inutile nasconderlo, il dr. Padolecchia con mille e una probabilità sarà cercato ed accolto da una struttura privata. C’è chi prevede pure quale fortunata.
In Italia i medici ospedalieri, con un’anzianità da 0 a 10 anni, guadagnano mediamente 3.700 euro netti, se parametrati al potere di acquisto (in realtà lo stipendio assoluto è di 2300 euro più basso). L’Olanda è sui 5.500 euro, la Francia 4.300, come l’Austria e la Bulgaria (si proprio la Bulgaria!). In Germania si arriva a 4 mila euro. Anao, sindacato nazionale di medici, stima che lascino il sistema sanitario ogni anno 3 mila professionisti non pensionati. Le borse di studio di specializzazione non vengono tutte assegnate, i medici neo laureati scelgono altre strade, di solito quelle che assicurano una allettante attività privata. I ‘pronto soccorso‘, invece, finanziati da chi paga le tasse fino all’ultimo centesimo. (L.C.)
IL SECOLO XIX 2023 NEUROSCIENZA AL SANTA CORONA
DAL SITO FACEBOOK DEL SINDACO DE VINCENZI –
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4/Savona- “Un anno vissuto pericolosamente. La crisi del Servizio Sanitario in Liguria”. Relatore dott. LUCA CORTI Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Savona e Direttore del Distretto sanitario delle Bormide. Introduce RENATA BARBERIS. La crisi del Servizio Sanitario in Liguria è un problema crescente che sta influenzando la qualità delle cure offerte ai cittadini. Il sistema è messo a dura prova da una serie di fattori, tra cui la carenza di personale, l’invecchiamento della popolazione e una gestione delle risorse sempre più complicata. La sfida per la Liguria, quindi, è quella di riorganizzare e rafforzare il sistema sanitario, per garantire a tutti i cittadini una sanità equa e di qualità.
3/VIVIANA E FABRIZIO DA LOANO A PIETRA LIGURE- RISTORANTE ‘A CIAPPA’
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Con l’entusiasmo, la creatività e la voglia di fare di Viviana e Fabrizio, nei giorni scorsi, ha riaperto i battenti e inaugurato una nuova storia di qualità ed eccellenza il Ristornate “A Ciappa” di Via Nunzio Cesare Regina.